C’è soltanto che non ho più il tempo di fare molte cose, amore mio. Ci penso e mi sento male, davvero; e allora non dormo, mi alzo, fumo di nascosto, di notte, sul terrazzo. Non ho più il tempo di diventare un grande poeta, per esempio: a vent’anni avevo tempo, a vent’anni pensavo che sì, sarei diventato un grande poeta. Ora so che no, tutto qui. E non ho nemmeno il tempo per fare, in sostituzione, il calciatore o l’astronauta o il cardiologo o il veterinario, o tutti quei mestieri che dicevo quando ero piccolo e mi chiedevano cosa volevo fare da grande… e ora non ho più il tempo, perché sono già grande.
E così, un giorno dietro l’altro, un anno dietro l’altro, adesso che sono parecchio grande, non ho più il tempo di fare tante cose e il non poter più farle mi spaventa e mi tiene sveglio e mi fa fumare questa notte una sigaretta di più, che mi accorcia il tempo.
E so che non andrò più, per esempio, in vacanza con i miei amici studenti universitari, con la tenda nello zaino e lo zaino sulle spalle: perché mi sentirei male dopo poche ore, sicuramente, perché non sono più studente universitario e non posseggo nemmeno una tenda, perché i miei amici non sono affatto studenti universitari e non ci verrebbero mica, in vacanza con lo zaino e la tenda.
E forse non avrò mai più tempo nemmeno per rileggere da capo tutta la Recherche di Proust: l’ho fatto una volta, si dice che possa bastare. E senz’altro non avrò più tempo per leggere la Commedia di Dante per la prima volta (quella prima volta) ed emozionarmi e rimanere di pietra di fronte alla bellezza, non succederà più. Non avrò più il tempo di fare il primo giro in macchina da solo, dopo aver preso la patente; e nemmeno quello di entrare in una casa in affitto, sapendo che quella è la mia prima casa; e non avrò più il tempo di dare il primo bacio alla mia prima ragazza, che oggi ha più di quarant’anni, e due figli quasi diciottenni e fa la farmacista.
Così come non avrò più il tempo per entrare in una classe, appena laureato, e cominciare a spiegare la letteratura per la prima volta, dopo aver studiato tanto. E non ci saranno più i primi temi da correggere, fogli protocollo scritti da sedicenni e maneggiati da me con le dita che tremano, come se fossero il tesoro prezioso che è sacrilego sprecare. E mi manca il tempo per cambiare strada, ormai, per aprire porte che invece sono inevitabilmente chiuse, per rivedere amici che non potrò più rivedere, per uscire un’ultima volta con loro, a passeggiare in riva al mare. E forse mi manca anche il tempo per tornare a vivere al mare, non lo so.
E c’è che ogni tanto ci penso, amore mio, a questo mio non avere tempo ed è un terrore strano, una vertigine, un tuffo in qualcosa che mi lascia senza respiro.
Poi riemergo; poi riemergo lentamente e ti vedo qui vicino a me, da diversi anni ormai. E mi rendo conto, e lo sapevo già prima, che mi resta il tempo, tutto il tempo, per amare te. E che se qualcuno dovesse chiedermelo io non cambierei questo tempo che ho, di amare te, con nessun altro tempo per fare nessun’altra cosa. Né per rileggere Proust né per riprendere la patente né per partire in tenda, che poi magari piove.
Mi resta adesso questo tempo, amore mio, il tempo di guardarti e amarti e di passare il tempo con te, mentre parli, mentre ridi, o anche solo mentre dormi, come stanotte, che io non dormo e fumo, perché ho stupidamente paura del tempo che mi è passato. Mi sdraio nel letto, sento che respiri, mi allungo un po’. E so che non c’è altro, oltre a questo. So che qualunque altra cosa è stupida e idiota, a parte questo. E mi addormento spaventato e felice, che domani sarà tutto tempo per stare con te, di nuovo, chissà per quanto, che fortuna, tutto questo tempo, di amare te.
* * *
(Eccola, la dichiarazione d’amore che voi pensavate fosse quell’altra e vi sbagliavate. Eccola, invece: era questa. Messa qui oggi, che sono lontano, che la faccio pubblicare dall’insostituibile amico Disagiato, mentre la mia ragazza è lontana con me, e non la leggerà. Che non è mica detto che sia peggio. Ciao: non vi penso.)
OH MIO DIO. Basta, ho deciso: nella prossima vita faccio la fidanzata dello Scorfano. Altro che Neruda!!!
RispondiElimina;)
..Bella, davvero.
Più che un post d'amore all'inizio sembra, e in effetti è, un post di malinconia (mi stava venendo il magone!). Si vede che ti mancano tutte quelle cose, tutte "le prime volte"! Ma è normale, ed è anche bello così: altrimenti non si chiamerebbero prime volte! :)
RispondiEliminaPer fortuna che esiste l'Amore (con la maiuscola) che ci aiuta, ci fa andare avanti, ci fa vivere e a volte anche soffrire e morire, ma che vita sarebbe senza Amore?
Molto bello questo post. L'inizio mi ricordava "Time" dei Pink Floyd. Poi qualcos'altro, di molto più personale. Di felice.
RispondiEliminanon mi periterò di segnalare alla sua fidanSata codesto post.
RispondiEliminaTEMPO E PRIME VOLTE
RispondiEliminaCaro prof,
è la pura verità che le cose belle nella vita siano quelle che ci accadono "la prima volta"; perchè se poi uno cerca il bis ritornando sul luogo del "fatto" ecco che se ne ricaverà quasi sempre bel altra inferiore impressione.
La bellezza delle prime volte in effetti è che di prime volte ce ne sono solo le prime. Le altre arrivano soltanto come copia sbiadite dell'originale, ben altra cosa.
Il tempo scorre, non ritornerà indietro. Mi viene in mente un ritornello di un brano musicale di Franco Battiato, la "stagione dell'amore":
""i desideri non invecchiano quasi mai con l'età. Se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più. ""
Se invece si parla di occasioni mancate (la lettura integrale della Divina Commedia?) allora una consolazione (magra?) potrebbe essere quella che ci fa sperare in una prossima prima volta a puntate, tipo una pagina alla volta. Non disperiamo.
Dai prof, dagli studi di letteratura e di arte hai ricevuto il dono della capacità di espressione e di condivisione, un dono speciale.
Almeno in questo sei campione e number one: nello scrivere degli stati d'animo umani e del loro riflesso sociale.
I miei complimenti.
Buona vacanza!
Marco
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http://www.youtube.com/watch?v=dkDfSjnJnPQ
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Condivido il pensiero di Tinni, lo Scorfano colpisce al cuore.
RispondiEliminaThe time is gone, the song is over, thought I'd something more to say
RispondiEliminaE tu, quella cosa in più da dire, ce l'hai sempre.
Comunque non è vero che non ci pensi: non avresti chiesto al Disagiato di farci questo favore ;).
Buone vacanze.
Che donna fortunata! Evidentemente, merita un amore così
RispondiElimina(Madonna, che bello)
RispondiElimina"Se non ami, la tua vita passerà in un lampo" (T.M.)
RispondiEliminaPoeta non si è solo per acclamazione accademica...
(E comunque, bellissimo che una donna possa trovare scritto qualcosa così)
(io che non ci pensi non ci credo)
RispondiEliminaCredo che questa sia la più bella dichiarazione d'amore che abbia mai letto.
RispondiEliminaPerò, perché c'è un però, secondo me il tempo che ti resta per amare lei non sostituisce né rimpiazza il tempo che non hai più per fare le cose che non hai fatto.
E aggiungo che le cose che non hai fatto ti avrebbero dato di più di quello che ti dà l'amore che stai vivendo.
Marco
...ma non mi dire pure stavolta che faccio tutto di testa mia.
RispondiEliminaE questa è la Viola d'Inverno, no?
(però, dài retta, fagliela leggere, ché solo quelli che non ne capiscono dell'amore dicono che è bella la gratuità: tu che ne capisci, sai che è bella la gratitudine)
Alla fine l'ha letta?
RispondiEliminaSì, l'ha letta...
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