domenica 31 luglio 2011

Discolparsi con la colpa

del Disagiato

Idee che l'europarlamentare continua a difendere come «legittime». Intervistato dal Tg3, prima che arrivasse la sospensione a tempo decisa dal vertice della Lega, Borghezio nega che proprio quelle idee si possano liquidare come «aberranti»: «No - spiega - se sono considerate sulla base dei testi come quelli della Fallaci, per esempio, un esempio di critica dura e forte al fondamentalismo».
C’è una cosa che mi andrebbe di sottolineare e cioè che le esternazioni di Borghezio non sono esternazioni contro il fondamentalismo religioso o di altro tipo. “Fondamentalismo”, quando usata dalle persone non colte come Borghezio, è una parola farlocca, assimettrica, un accumulo di lettere che non fanno realmente il loro dovere. Il libro “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci non è un esempio di critica dura e forte al fondamentalismo, ma un esempio di critica dura e forte agli esseri umani in generale. Questa la linea intellettuale, se così si può chiamare, di Borghezio e di Oriana Fallaci. Utilizzare come scudo “La rabbia e l’orgoglio” significa discolparsi con la colpa. “Se lo ha scritto la signora Fallaci, grande giornalista e bla bla bla, allora posso dire che le mie parole sono una riflessione, non un’ingiuria”, ci sta dicendo Borghezio. Ecco, io allora mi ci metto d’impegno ad offendermi ulteriormente. 

O si vuole bene agli esseri umani, anche se criminali, o li si detesta. O ci si intenerisce o ci si arrabbia. Ecco, Borghezio non è una persona che ama gli esseri umani e così la Fallaci della rabbia e l’orgoglio non è una donna che ama gli esseri umani. E se la parola "amare" vi pare ruffiana (lo è, in effetti), trovatene una migliore voi. Non si può essere un po’ l’uno e un po’ l’altro. O gli islamici fondamentalisti impari a comprenderli o gli islamici fondamentalisti li prendi a calci in culo. O ti sta cuore, come sta a cuore alla Fallaci, “il piazzale degli Uffizi, ai piedi della torre di Giotto, dinanzi alla Loggia dell’Orcagna, intorno alle Logge del Porcellino, di fronte alla Biblioteca Nazionale, all’entrata dei musei, sul Ponte Vecchio” o ti stanno a cuore i destini naufragati degli immigrati che sul piazzale degli Uffizi si prendono a coltellate; o sei sensibile al sagrato della Chiesa di San Lorenzo o sei sensibile agli stranieri che su quel sagrato si ubriacano col vino e la birra e i liquori e dicono oscenità alle donne. 

Mi dispiace ma la mia mamma e il mio papà mi hanno fatto strano e a me dei sagrati e delle chiese non me ne importa nulla. A me dispiace per chi si accoltella, per chi si ubriaca e per chi è ridotto a dire oscenità alle donne. Non riesco ad essere diverso e, soprattutto, non voglio essere diverso. Vi chiedo un favore, concedetemi questa espressione: mondo migliore. Ecco, penso che un mondo migliore (non la dirò mai più questa cosa, giuro) passi attraverso gli uomini e non i sagrati. Penso che Primo Levi, per fare un nome tra tanti, abbia scritto sia per raccontare quello che gli è successo, sia per ricordarmi che siamo uomini messi al mondo per capire altri uomini.

“Gli italiani non fanno più bambini, brutti scemi. Loro (gli islamici), invece non fanno che figliare. Moltiplicarsi”, scrisse un'arrabbiata e orgogliosa Oriana Fallaci dopo l'undici settembre. Che cosa ne dite? Una frase del genere può dare un alone intellettuale alle parole di Borghezio?

6 commenti:

  1. No, ti prego, continua a dirla, a ridirla, a ripeterla all'infinito "questa cosa". Anzi, grazie per averla scritta tu questa mattina.

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  2. mi sembra in tema: linko un pezzo di Allam

    http://www.ilgiornale.it/esteri/la_strage_norvegia_il_razzismo_e_laltra_faccia_del_multiculturalismo/24-07-2011/articolo-id=536636-page=0-comments=1

    variabile

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  3. @Luca Massaro
    Questa cosa sulla Fallaci mi girava in testa da un po'.

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  4. @Variabile
    Grazie per il link. Quando però si è saputo che l'attentatore non era un islamico, io non sono andato in panico, non ho minato le mie certezze.

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  5. ROME WAS NOT BUILT IN A DAY

    Caro Disagiato,

    che ne pensi di "fiducia" come parola alternativa all'"amare" riguardo gli esseri umani?

    Fiducia nel considerare gli esseri umani costituzionalmente "buoni", alla ricerca del bello e del vero e del buono e non criminali o clandestini della vita.

    Vero è che tale traguardo non si raggiunge presto o subito e non tutti insieme.

    Come anche diceva giustamente Oliver Hardy (Ollio nella versione italiana) con la sua battuta geniale: "Roma non è stata fatta in un giorno"!

    Marco

    http://www.youtube.com/watch?v=7FmognvrztU

    .

    http://www.youtube.com/watch?v=_SvuNcPx2dg&feature=related

    .

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  6. Fiducia è buon termine, non c'è che dire.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)