Sasaki Fujika, È un MI, picio: Niente, è che Allevi s'è trovato a rilasciare un'intervista e dal nulla, anziché rispondere alla domanda, decide di dire che quel rintocco di campana, quello lì che sta sotto le loro parole in quell'istante di fronte alle telecamere, è un fa, dice così: "questo è un Fa”, lo dice due volte. Ma è un Mi.
Totentanz, L'assenza del dolore: Io e mia nonna da soli. In quasi ogni ricordo che ho di lei, eravamo io e lei da soli. Mi parlava molto, mi parlava come a un adulto, usando parole napoletane antiche che non ho sentito mai più da nessun altro, e che ho conservato in un patrimonio personale che è fatto di queste cose qui, di parole.
Lo SciacquaLingua, Ma che lingua è: Ma il meglio si trova nell’articolo, a firma di Maria Luisa Agnese. Questa signora fa pensare a un cieco che dia lezioni di pittura. Infatti gli errori sono tanti che è necessario riportarli sinteticamente.
Piovono rane, Il Giornale, vent''anni fa: Le disillusioni arrivarono presto, anche se oggi non si deve dire, lo so, Montanelli è diventato un mezzo idolo per noi di sinistra dopo la ribellione al Cavaliere, La Voce e il resto. Ma qui sto parlando di diversi anni prima, l’editore e il direttore non avevano ancora litigato, anzi mi accorsi presto che sul Giornale c’era stata di fatto una spartizione, un tacito – suppongo – accordo.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)