A me, l'altro giorno, è dispiaciuto tantissimo dire alla signora circondata da due bambini musoni che noi, in quanto libreria tal dei tali, non accettiamo i Buoni Dote Scuola. Mi dispiace tutte le volte che devo dire “noi non aderiamo” e tutte le volte che la persona che ha fatto la sua richiesta mi vorrebbe non dico sputare in faccia, ma quasi. NOI, in realtà, sono loro; NOI, in realtà, non siamo noi che lavoriamo dentro questa maledetta libreria (a forza di parlarne sta diventando anche patetica) ma loro che in questo momento, probabilmente, sono a godersi il gruzzolo guadagnato con i nostri “ci dispiace signora, ma noi non accettiamo il suo Buono”.
“Dove posso spenderlo?”, mi chiedono le mamme o i papà e io tutte le volte dico: "Provi in città, dove ci stanno le altre librerie". “No, anche in città mi hanno dato la sua risposta”, ribattono e allora, a questo punto, dico seccamente che di più non so che fare e che sarebbe cosa saggia informarsi presso un ufficio del Comune o il sito della Regione. Così, imprecando a bassissima voce, se ne vanno.
Ieri sera sono stato alla Coop vicino a casa mia,
ho preso quel poco che mi serviva (cibo per i gatti), mi sono diretto verso la cassa e ho sentito prima la cassiera dire “qui non si ritirano i Buoni Dote Scuola”, poi la cliente ribattere con qualche parola smorzata e infine la cassiera chiudere con un “l’hanno scritto anche fuori”.
È vero, l'hanno scritto anche fuori, con un foglio attaccato alla porta. Però questa conversazione fatta con due scatolette in mano mi ha messo un po’ di tristezza, un po’ per la faccia stanca e sconsolata della cliente e un po’ per quel NOI non detto dalla cassiera. Mi ha fatto sentire un fesso. Alla Coop non dicono Noi e sempre alla Coop hanno imparato a non assumersi responsabilità: “Qui non si ritirano”, contro il nostro “Noi, signora, non ritiriamo i Buoni, ci dispiace”. Vorrei tanto essere anch’io come quella cassiera della Coop: neutra, distante, professionale e convincente. Sentite che bella frase: “L’hanno scritto anche fuori”. Chi l’ha scritto? Loro, non noi.
Ma perche' 'sti buoni non se li piglia nessuno??
RispondiEliminauqbal
Perchè non tuttii negozi sono autorizzati (il perchè non lo so) e perché non tutti i negozi vogliono impeganarsi con i Buoni (per questionio economiche, penso).
RispondiEliminaMi meraviglio di te: non hai ancora imparato che la prima regola sul posto di lavoro è scaricare le responsabilità?
RispondiEliminaIo sono arrivato al punto che se scrivo (per dire) un foglio di istruzioni e qualcuno mi chiede qualcosa, io dico che la tal cosa sta scritta sul foglio e che io non ci posso far niente, perché sta scritto sul foglio (che ho scritto io).
Ovviamente quando dico io, intendo qualunque imbecille sopra di me nella scala gerarchica...
No, nessuno me l'ha insegnato. Poi lo so che se dico LORO, di notte soffro di sensi di colpa. Sono fatto così.
RispondiEliminaStessa storia con la "Carta dello studente", una delle cose più inutili che io abbia mai ricevuto a scuola. Di agevolazioni neppure l'ombra!
RispondiEliminaSe lo Stato pagasse senza ritardi credo che i buoni scuola verrebbero ritirati anche dai non autorizzati. Sempre e solo questione di soldi. Sempre.
Comunque tutti 'sti buoni, 'ste card, non mi fanno pensare ad un momento particolarmente felice..
RispondiEliminavariabile
No,nepppure tutti questi sconti che ci ritroviamo in negozio.
RispondiEliminasarebbe piu semplice, forse, scaricare un elenco di punti in cui li accettano i buonidotescuola, e non vedere piu facce sconsolate o pronte a sputazzare.
RispondiEliminaQuesto elenco ci deve essere, in effetti.
RispondiEliminaForse è questo?
RispondiEliminahttp://www.edenred.it/SiteCollectionDocuments/Dote%20Scuola.pdf