sabato 16 luglio 2011

La cultura riempie

del Disagiato

Quando la ragazza mi chiede se abbiamo una Divina Commedia “perché mi serve per una libreria”, io non mi stupisco più di tanto. Non mi stupisco perché tale richiesta non dico che sia all’ordine del giorno, però è capitato tante di quelle volte che due mani non bastano. Il cliente entra in negozio, prende una pila di libri, appoggia i libri sul bancone della cassa ed estratto un metro si mette a prendere le misure. Il cliente, capiamo noi commessi, ha acquistato una libreria gigantesca e ora vuole riempirla, togliere spazi e buchi. “Che una libreria vuota”, mi disse un giorno uno di questi clienti, “mette tristezza”. Mentre un essere umano che compra libri al metro invece no.

Insomma, la ragazza mi chiede tutte le edizioni della Divina Commedia e poi le valuta. Solo che si mette a valutare l’interno, i caratteri delle parole, il colore dell’inchiostro e l’impaginazione. Valutando le varie edizioni vedo che fa delle smorfiette, si porta una mano al mento e poi mi guarda. “Non ne hai altre?”, mi chiede. “No, ho solo queste tre edizioni”, le rispondo. E io, che diversamente da voi sono un fesso, impiego molto tempo prima di capire quello che dovrei capire. Anzi, per capirlo devo chiederle perché mai le interessi l’interno di un libro quando un libro serve solo a riempire la libreria. E allora lei mi risponde che la libreria vuole proprio “tappezzarla con le pagine della Divina Commedia”. “Oppure”, mi domanda ancora, “non avete un bel libro illustrato di cantanti e attori?”. E io allora le faccio vedere libri con cantanti e attori e lei li guarda e fa smorfiette e si porta una mano al mento.

10 commenti:

  1. e non si creda che son cose che succedon solo oggidì.
    agli inizi degli anni 70 ho lavorato un paio d'anni in una grande (allora) libreria della mia città, e spesso arrivavan clienti con le misure delle librerie da riempire, e spesso optavan per collane intere di libri rilegati nel colore che secondo loro avrebbe donato di più al salotto.
    all'epoca (non so se ancor oggi) le case editrici mandavan, come manteriale promozionale per grandi (anche di dimensioni) opere, fac-simili di polistirolo da esporre in vetrina.
    più volte ci fu chiesto di poterle comprare.
    il direttore di allora (pace all'anima sua, ché non è più fra noi) opponeva per fortuna secchi rifiuti.
    era anche il tempo in cui i negozi di arredamento vendevan salotti con incorporate coste di libri, quasi sempre enciclopedie, che ad un esame ravvcinato si rivelavan essere sportelli di armadietti, solitamente per riporvi bottiglie di liquori.

    nick the old

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  2. Per il momento, da me, di libri di polistirolo non se ne vedono.

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  3. Sono stato in un grande negozio di mobili e ho notato che sugli scaffali dei vari armadietti, librerie ecc. ci sono libri-fake, ovvero oggetti che sembrano volumi rilegati ma sono solo pezzi di cartone o di legno compresso dipinti a mo' di cover (con il nome dell'autore, il titolo, l'immagine e tutto). Siccome abito ora in un nuovo appartamento e mi tocca arredarlo, chiedo a voi, che siete esperti del settore: dove posso trovare anch'io quelle abili riproduzioni?

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  4. Non ne ho la più pallida idea, scusami.

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  5. 1) L'idea di tappezzare casa con la divina commedia mi intriga, devo dire.

    2) @nick the old. Gia' seneca deprecava l'abitudine d comprare moltitudini di libri per sola ostentazione...

    3) Alcuni dei piu' preziosi codici di Virgilio ancora esistenti, splendidi, vergati con inchiostri rossi, disegni, scrittura elegante, ecc., sono tali (cioe' esistenti) perche' nessuno si e' mai sognato di usarli bensi' solo di esporne il lusso, senza quindi consumarli...ironico...

    uqbal

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  6. belle storie ci proponi
    variabile

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  7. Ah, qui si racconta l'umanità tutta intera che non ne manca nemmeno un pezzo. Mica pizza e fichi.

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  8. Libri a metro no, ma che dire dei libri a peso? certe bancarelle lo fanno ancora.

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  9. Beh, forse il giorno che spolverando la libreria gli casca il Purgatorio sul piede, magari lo apre e lo leggiucchia pure un pochino.
    Sara

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  10. Guarda qui: http://www.andreamastrovito.com/img/bigg/72559__R3M4404.jpg, un artista che ha fotocopiato una libreria per farne una tappezzeria. Potrebbe essere il livello successivo e puoi tenerti pronto.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)