Non tanto tempo fa, durante una partita di calcio tra amici, di quelle che assomigliano a scapoli contro ammogliati, è successo che un mio compagno di squadra si è diretto verso la fascia per effettuare una rimessa laterale. Quando l’avversario gli ha passato la palla che era andata oltre la riga, questo mio compagno di squadra gli ha detto: “Grazie e arrivederci”. Ecco, questa cosa, detta con il sudore in faccia, è stato una frasetta istintiva, un ringraziamento che il mio compagno fa mille volte al giorno durante il suo lavoro di commesso in un negozio di vestiti. Io mi sono messo a ridere e lui, guardandomi affranto, mi ha detto: “Cavolo, sono proprio commesso dentro”.
Racconto questa cosa perché ieri, parlando della sua professione, un conoscente ingegnere ha voluto sostenere che è difficile che un commesso sia commesso anche nella vita. Gli ingegneri, invece, lo sono con la loro precisione e magari lo sono gli avvocati e magari lo sono anche quelle persone che, ha detto lui con una terribile espressione, “si sono sposati con il proprio lavoro”. Allora gli ho raccontato questo aneddoto non so quanto convincente.
Non sai quante volte capita anche a me! A volte rispondo al cellulare "nomedelnegozio buon giorno". Commessi dentro, senza dubbio.( anche quando mi scambiano per la commessa, in altri negozi..)
RispondiEliminaMmm forse i commessi rispondono d'istinto, ma gli ingegneri ragionano pure in maniera metodica.
RispondiEliminaPer fare un esempio, l'altro giorno dicevo che in una relazione amorosa N si cerca quello che mancava nella relazione N-1.
@SpeakerMuto
RispondiEliminaGrazie, mi hai strappato una risata ;)
oppure, al telefono, chiamo e quando mi rispondono dico: "sono tizio della ditta X".
RispondiEliminaEsatto, capita anche questo e sovente. Più o meno quello che dice Ste. Vita triste.
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