La società Blue Energy, nel Cda dell'ospedale San Raffaele fino al dicembre 2009, è quella società che venne costituita da don Verzè e da Giuseppe Grossi e che si mise in testa di fornire energia elettrica allo stesso San Raffaele a costi contenuti. I costi contenuti, però, non ci furono mai. All’ospedale, infatti, ha fatto lievitare i costi da 11 milioni a 41 milioni di euro. Questa è uno delle cause del grave indebitamento che oggi conosciamo. Indebitamento e poi risanamento a cui Formigoni cercherà, anche per venerazione, di partecipare con un aiuto morale e materiale e cioè con i soldi della Regione Lombardia (cioè i nostri soldi).
Per chi non lo sapesse, Giuseppe Grossi è un imprenditore che nel 2007 si occupò della bonifica dell’area Montecity, a sud di Milano, per costruirci il quartiere Santa Giulia e giurando di non voler ricevere un soldo dalla Cosa Pubblica. Siccome le cose si spingono fino al 2009 e siccome i lavori vanno a rilento e siccome la Commissione Europea minaccia multe salate, ecco che Formigoni deve, o vuole, intervenire con i soldi della Regione (cioè i nostri soldi). Mette i soldi che erano stati stabiliti all’inizio dei lavori? Figuriamoci. Nel frattempo Grossi fa lievitare i costi e quindi da una trentina si passa a una quarantina di milioni di euri.
Sempre nel 2009 Grossi vienne arrestato per associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, all’appropiazione indebita, alla truffa e alla corruzione. Cose assai complicate da vedere nel dettaglio ma che però sappiamo essere partite da una segnalazione della procura tedesca di Kaiserslautern. Secondo gli inquirenti tedeschi, sei affaristi locali avrebbero accettato compensi gonfiati per smaltire i rifiuti in arrivo dalle bonifiche di Santa Giulia e di Pioltello. Tramite giri societari, Grossi sarebbe stato così in grado di accumulare 22-23 milioni di euro in fondi neri. Insomma, Grossi, quello che stava con la Blue Energy nel Cda del San Raffaele gestito da don Verzè, era assai bravo a gonfiare le spese e a ricevere soldi da Formigoni.
Presto Formigoni, dopo averci detto come dobbiamo comportarci, coprirà i buchi creati da Grossi, che per ben due volte ci ha fatto fessi. I soldi che usciranno per colmare queste voraggini finanziare e riassestare i bilanci dell'ospedale meneghino saranno (anche) quelli della Regione Lombardia. Cioè i nostri.
Scusa se guardo il dito che indica la luna, ma sono sorpreso. Sei tu che scrivi?
RispondiEliminaeuro 2 [èu-ro] s.m. (pl. inv., meno com. -i)
Unità monetaria dell'Unione europea; la moneta che la rappresenta, ora in corso in quasi tutti i paesi dell'UE
voragine [vo-rà-gi-ne] s.f.
Profonda apertura o spaccatura del terreno
;-)
Lo so Marco che la forma corretta è euro. Però ogni tanto per caricare la dose nel discorso che sto facendo, mi piace dire "euri". Tutto qui.
RispondiEliminaEuri non è assolutamente sbagliato. E' solo la forma meno comune.
RispondiEliminaDelle due forme a me piace molto di più euri.
Euripide
Pure a me piace euri. Nella mia combriccola di nullafacenti usavamo anche il termine eurini (= monetine da 50 cent in giù, generalmente destinati alla macchinetta del caffè).
RispondiEliminaPoi domanda(abbondantemente retorica): ma il Sanraffaele non doveva salvarselo il Vaticano? e perché non glielo lasciamo fare?
Infatti anche lo IOR parteciperà alla rinascita dell'ospedale.
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