domenica 3 luglio 2011

La rabbia in agosto

del Disagiato

Devo fare il giro largo per dirvi una cosa. Qualche anno fa io e un compagno di classe del liceo eravamo appoggiati a una ringhiera sopra Barcellona, davanti a un panorama straordinario. Lui a un certo punto chiuse gli occhi e mi disse: “Devi fare così per capire il vento. Devi chiudere gli occhi”. Ecco, quella cosa che in questo istante risulta un pochino patetica durò solo qualche secondo e il compagno, ai quei tempi, mi stava pure antipatico, ma da allora imparai il vento, se mi passate l’espressione. Lo imparai così bene che di fronte al vento gli occhi ora non li chiudo mai. Lo ha già fatto il mio compagno per me, quella volta, sopra Barcellona, attaccati a una ringhiera arrugginita.

C’è un film, Quando passi da queste parti..., in cui Peter Falk incontra Jill Clayburgh. Sono entrambi soli e gravemente ammalati. Dovranno morire, ma intanto s’innamorano e si divertono senza raccontarsi delle rispettive malattie e dei prossimi tragici destini. Guardai questo film del 1976, una quindicina di anni fa, in un caldissimo pomeriggio d’ agosto, quel caldo lo ricordo benissimo, e allora mi sembrava di guardare Love Story. Mi sembrava, dico. Perché Peter Falk in realtà era un personaggio più caricaturale, goffo, sentimentale, allegro e, insomma, un uomo che mi fece scordare la calura e che mi fece sorridere. C’è una scena in cui lui dentro un’aula universitaria fa un po’ lo scemo, biascica parole all’orecchio di lei disturbando studenti, suore e professore e che, tanto per risultare simpatico, si infila matite nelle orecchie e nel naso. Una scenetta buffa, niente di più, ma che mi fece venir voglia di essere così anch’io e di essere innamorato e di essere per qualche ora soltanto Peter Falk che guarda Jill Clayrburgh. 



Però poi nel film succede una cosa strana e cioè che quando lei muore lui esce dall’ospedale (se ricordo bene era l’ospedale) e se la prende con delle macchine che stanno sul marciapiede, prendendole a calci e a pugni. Invece delle lacrime i pugni. Invece del dolore blindato e interiore la rabbia. E Peter Falk, quel pomeriggio, mi insegnò così bene la rabbia dolorosa che non mi è venuto mai in mente di prendere a calci e pugni cose o persone. Lo ha già fatto lui per me, come quella volta che il mio compagno di classe chiuse gli occhi al vento dicendomi: “Devi fare così”.

4 commenti:

  1. TIMELESS LOVE - AMORE SENZA TEMPO

    Caro disagiato,

    grazie per il tuo pensiero: è vero che l’esperienza vissuta una volta si ricorda anche nel futuro, presente nella mente e nel cuore.

    L’esempio da te proposto è indicativo e semplice, mi ha fatto ricordare un film che per me ha avuto una valenza similissima alla tua.

    Il mio film si chiama “Ovunque nel tempo” (Somewhere in Time nel suo titolo originale in inglese) è del 1980 con Christophere Reeve e Jane Seymour.

    Per me un film indimenticabile, un sempreverde dei miei preferiti. L’ho scoperto per “caso”, era il film di accompagnamento che precedeva il titolone della serata di “Massenzio Estate” di circa venti anni fa qui a Roma, cinema agostano all’aperto con megaschermo e venticello “ponentino” romanesco incluso nel servizio.

    Ebbene, a sorpresa il film mi ha trasmesso la vera forte invasività del sentimento dell’amore in quanto amore, lo stesso amore puro che i protagonisti del film trasmettevano agli spettatori attenti.

    E’ sicuro che una volta ascoltata la voce “dell’amore in quanto amore” non si avrà altra possibilità che riconoscerlo nuovamente alla prima occasione.

    Marco

    P.S.
    Esiste una vasta comunità di "entusiasti" del film Somewhere in Time, un network numeroso di "sensibili al sentimento trasmesso dallo schermo vivo":
    http://www.somewhereintime.tv/insite.htm

    http://www.youtube.com/watch?v=upkHzM_9cHA&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=4E7XHOotTX0&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=LrFuEysoaP8

    .

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  2. Il film non lo conosco, quindi grazie per la segnalazione.

    A me invece continua a sorprendermi che il film con Peter Falk nacque come progetto televisivo e non cinematografico. Mi sorprende perché nonostante il movente è un film bellissimo.

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  3. Caro Disagiato,

    vedrò di trovare il film con Peter Falk per poterne godere la bellezza. Spero che tu possa fare altrettanto con Ovunque nel Tempo.

    E dopo ci confronteremo nuovamente. :-)

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  4. Per chi fosse interessato v'è la possibilità di guardare online il film con Peter Falk e Jill Clayburgh, diviso in sette parti, tutte le parti su youtube.com a partire dal seguente web-link con il primo episodio:

    http://www.youtube.com/watch?v=d-eqebMck8E

    Buona visione.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)