sabato 7 maggio 2011

il clima che si respira

di lo Scorfano

Ho letto questo articolo di cronaca locale (ma non tanto locale), che mette sotto accusa un insegnante di Trento, che tiene un blog in cui ha criticato il ministro Gelmini. L’ho letto bene, soprattutto per capire quale fosse davvero l’oggetto dell’interrogazione parlamentare sollevata dal deputato PdL in questione. Poi, dopo averlo letto, non ancora pago, sono andato a consultare direttamente l’interrogazione, la quale suona così:
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
ciascun cittadino è libero di esprimere le proprie valutazioni ed opinioni politiche in ciascun ambito della propria vita di relazione;
per alcune categorie di dipendenti pubblici tale diritto dovrebbe contemperarsi con la delicatezza di particolari funzioni svolte, ad esempio magistrati e insegnanti;
l'interrogante ha preso visione del blog di un insegnante di Trento, Gianluca T., in servizio presso il liceo Galilei di Trento che usa lo pseudonimo di Gattomur;
si ritiene che i contenuti siano altamente offensivi al punto da richiedere un approfondimento della questione, posto che gli studenti che certamente visioneranno il blog non avranno un'immagine positiva del Ministro, delle istituzioni, della politica, del linguaggio da tenere in un confronto d'idee -:
se e quali iniziative di competenza il Ministro intenda adottare nei confronti di questo insegnante per un comportamento ad avviso dell'interrogante così scorretto e diseducativo.
Allora, visto che avevo ancora un po’ di tempo, sono pure in andato sul blog oggetto della lamentela, perché volevo proprio leggere e capire:    
          e ci ho trovato un post che parla di ciò che è accaduto e di cui sto scrivendo io adesso; una bellissima poesia di Franco Fortini, che amo molto e che faccio sempre leggere ai miei studenti di quinta (ahi! sarà diseducativa?); un post sull’onorevole Paniz, critico ma a mio parere totalmente privo di insulti diffamatori; un’idea su quel tale Lassini dei manifesti milanesi che è la medesima che ho io; qualche post polemico su recenti iniziative parlamentari degli esponenti del centrodestra, ma nulla di «altamente offensivo»; un post che ricorda la tragedia dei gulag (sì, quelli sovietici); e poi, rabbrividisco a scriverlo (ahi ahi!), un post che dice le stesse identiche medesime cose, usando gli stessi identici numeri (e citando la stessa identica fonte: ognuno ha fatto il suo, insomma) che ho detto e usato io, nello stesso giorno di marzo (anzi, io un gorno dopo, a essere del tutto sinceri), a proposito della stessa medesima intervista televisiva (è diseducativo usare i numeri giusti?).

Tutto qui? Sì, tutto qui. E quindi? E quindi anch’io sarò presto oggetto di un’interrogazione parlamentare? (Con nome e cognome ben visibili nell’articolo del quotidiano? Con questo tono vagamente intimidatorio?) Cioè, mi state giusto dando qualche giorno di tempo? Mi state dicendo che siamo davvero arrivati a questo punto? Che non si possono più citare i numeri giusti, in questo paese? Che, se per caso insegni in una scuola (pubblica: di tutti), non puoi esprimere le tue idee nemmeno il pomeriggio? Che bisogna tacere e non disturbare e chinare la testa quando parla il ministro, qualunque cosa dica? E anche obbedire e combattere magari?

Io non lo so, forse esagero. Però ci sono stati casi di "sputtanamento" quasi analoghi (ma senza interrogazioni in Parlamento), anche di recente, anche da quotidiani di sinistra. Ed è un clima che proprio non mi piace, questo che sta ultimamente circondando gli insegnanti di questo paese, in tante forme e secondo tante e autorevolissime dichiarazioni. E spero di sbagliarmi e che sia soltanto una mia giornata storta: ma, lo devo confessare, non era affatto una giornata storta, questa, prima che venissi a sapere di quell’interrogazione parlamentare.

18 commenti:

  1. Non sono i tempi moderni. È sempre stata così in Italia: i politici, anche quelli di infimo rango, considerano i cittadini delle specie di lacché che devono inchinarsi chiamandoli "onorevoli" e toccando terra con la punta della lingua.

    In Italia poi c'è questa idea che se qualcuno ti paga per fare un lavoro, tu sei diventato proprietà sua, senza diritto di parlare se non per scandire elogi a voce alta.

    Io non so chi sia questo professore, né ho letto il suo blog, né sicuramente lo ha letto il parlamentare che ha promosso l'interrogazione.

    Ma siccome in Italia se non sei un servo sciocco e leccaculo devi essere punito, ingolfano il già inutilissimo lavoro dei parlamentari di queste beghe da comari di provincia.

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  2. A me è sembrata più una forma di intimidazione che una bega, ti dico la verità. Ma ho appositamente scritto che forse esagero, proprio perché mi sento personalmente coinvolto.

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  3. Molto confortante, a mio parere, la solidarietà dei suoi alunni sul quotidiano locale. Bravi.
    http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=106534

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  4. No certo, è una intimidazione bella e buona: che un parlamentare si accanisca contro un insegnante per il semplice fatto che l'insegnante non dice quello che va bene al parlamentare è un'intimidazione. Gli sta dicendo "guarda che tu sei un servo e dovresti solo parlar bene dei tuoi padroni".

    Però che l'organo più importante della Repubblica venga utilizzato per andare a vedere cosa un povero insegnante di provincia ha scritto sul suo blog personale di per sé è una bega da comare: lui ha parlato male di me gnè gnè, insegnanti comunisti gnè gnè

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  5. In questo senso sì, lo è. E' anche uno squallido uso del proprio potere.

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  6. Per questo ci sarebbe da scioperare ad oltranza.

    FR

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  7. urca! quasi quasi mi fa venire la voglia di scrivere quel post che ho sulla punta della tastiera da un po'...

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  8. Epperò, quanti mesi sono che ci annunci questo post? ;)

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  9. "quotidiani di sinistra" te lo contesto, però.

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  10. C'è che non riesco proprio a liberarmi del passato. Un vecchio nostalgico.

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  11. argh, io l'altro giorno ho trovato diversi accessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. che Silvio mi controlli???

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  12. Consolati, non sei l'unica. In tanti che tengono un blog si trovano accessi di provenienza governativa, diciamo così.

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  13. di ritorno dal viaggio di pellegrinaggio ai campi di sterminio, scopro che nel mio paese non ci si fa mancare niente. e mi inquieto, mi inquieto sempre di più. GattoMur siamo tutti noi.

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  14. Nuova interrogazione sulle dichiarazioni di un insegnante. Con alcune invarianti...
    http://gattomur.wordpress.com/2011/08/02/holzmann-fa-scuola/

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)