domenica 8 maggio 2011

le belle donne della destra

di lo Scorfano

In un esilarante editoriale marchetta sul Giornale di famiglia («Letizia guida le donne che sanno governare»), Giuliano Ferrara tesse oggi le lodi del sindaco Letizia Moratti, sottolineando i successi che la signora ha saputo cogliere a Milano e in tutti gli incarichi che ha avuto modo di collezionare. Tra cui, naturalmente, il ministero dell’Istruzione (che non fu più pubblica, quando venne a lei affidato):
Introduce nella scuola italiana il principio di competizione, perché sa che l’ozio è il padre dei vizi e il monopolio burocratico è differente dall’obiettivo primato del pubblico nell’educazione statale.
Ma d’altronde ciò non vale solo per la perfetta Letizia: tutte le donne di destra, secondo l’illustre editorialista, sono una «generosa filiera» (??) che comprende, ça va sans dire, madama Gelmini e miss Carfagna e donna Stefania Prestigiacomo, le quali meritano sempre e solo lodi, senza contare che sono pure belle (questo lui non lo dice, ma è fonte ministeriale). Mentre le altre sono brutte e incapaci.

Naturalmente, immagino sia  del tutto inutile chiedere all’illustre editorialista quali siano i fatti specifici a cui la sua frase sulla signora ministro Moratti genericamente allude (con popolarissimo detto sull’ozio a far da colonna argomentativa portante).     
          Immagino che sia inutile perché la propaganda si nutre di fumo senza che di arrosto ci possa esser traccia: e infatti non ce n’è traccia, giacché la Moratti non fece proprio nulla per l’Istruzione (pubblica); e la Gelmini, che le prese il posto, fece per lo più danni.

Ma l’illustre nostro, da tempo impegnato a combattere contro «l’ipocrisia della menzogna» (cit.), non si può certo curare di questi dettagli: meno male invece che queste belle donne della destra hanno tenuto saldamente dritto il timone dell’Istruzione (pubblica) negli ultimi anni, altrimenti chissà che fine avremmo fatto. Che magari saremo qui con classi sempre più affollate, con tagli feroci al personale, senza speranze per il futuro, con gli edifici che vanno a pezzi e i dirigenti scolastici che, anche quando casualmente ci siano, non possono pagare né supplenti né lavagne multimediali. Poteva anche capitare questo, sappiatelo, senza le belle donne della destra.

9 commenti:

  1. attento che adesso arriva un'interrogazione. parlamentare. :-))

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  2. ma se lo zio è il padre dei vizi, i vizi sono nostri cugini? ;)

    [non far caso a me, quando ho fame sragiono (e sono spesso affamata)]

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  3. Via, ragazze, non portatemi male... ;)

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  4. Privatizzazione, tagli al personale e alle strutture, ritocco ai sussidiario più equi,... son tutte quisquiglie contagiate dal cancro delle Sinistra che domina da decenni. Diamine.
    L'Italia è una Repubblica fondata sul Lifting.

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  5. L'Italia è una Repubblica affondata...

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  6. Concluderei con il definitivo infondata.

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  7. Considererei anche la Repubblica Sfondata...

    FR

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  8. tira più un pelo di un ministro dell'istruzione che un carro di buoi

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)