Il cuore
però ci furono quelli
che ebbero per casa soltanto il cuore
sospeso tra abissi e buio - di una vita
tutta nell'invisibile - il cuore
che lentamente si crepava e null'altro.
Nella notte è morto Giovanni Giudici, uno dei più grandi poeti del secondo Novecento, autore di liriche splendide, tra cui il breve testo che avete appena letto. Aveva 86 anni, era nato a La Spezia ed è stato una delle figure intellettuali di più grande rilievo della sua generazione. Schiacciata tra le pagine di una sua indimenticabile raccolta di versi, io conservo da vent’anni una delle più belle lettere d’amore che abbia mai ricevuto: me la scrisse un mio amico, dopo un litigio, sul retro di una ricevuta di un grande albergo, regalandomi quel libro. Anche di questo debbo essere grato a Giovanni Giudici. Rip.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)