venerdì 20 maggio 2011

Gli scandali

del Disagiato

Magari l’avete notato anche voi ma in questi giorni si sta parlando molto del direttore del Fondo Monetario Internazionale senza parlare del Fondo Monetario Internazionale. Ad esempio, in questo momento (cioè ieri sera rispetto a voi che leggete) ho dato una letta a una decina di quotidiani e tutti parlano di Berlusconi che propone come successore a Strauss-Kahn la signora Lagarde. Oppure scrivono delle dimissioni del direttore, della lettera di dimissioni, del braccialetto elettronico, della cauzione, delle accuse e dei paesi emergenti che rivendicano un ruolo di primo piano all’interno dell’organizzazione. Cose da raccontare, ci mancherebbe, però si dimenticano di dire, per fare un esempio, che i responsabili dei paesi emergenti che chiedono di guidare il FMI non sono paesi emergenti. La Cina è una di quelle nazioni che in questi anni non ha seguito le direttive della Banca Mondiale e, appunto, del FMI. Anche la Turchia, per dirne un’altra e la Polonia. Paesi che hanno un livello di democrazia magari più basso del nostro ma che si stanno arricchendo. Mentre l’Europa, detto terra terra, sta scivolando verso la povertà. Queste nazioni chiedono di non dare le redini dell’organizzazione agli americani e agli europei, per paura di altri fallimenti.

Fallimenti nei paesi ex sovietici e africani. Soldi dati per rimborsare industriali e politici occidentali e prestiti attuati per privatizzare ciò che dovrebbe essere, in un paese democratico, cosa del cittadino. Queste sono notizie lette non di certo in opuscoli clandestini, ma in qualche pagina di Wikipedia o in qualche libro di Stiglitz. Così, tanto per sapere di cosa si parla quando si parla di Fondo Monetario Internazionale. Tanto per capire che, prima dello scandalo sessuale di questi giorni, di scandali ce ne sono stati altri. E quelli che i nostri giornali chiamano “paesi emergenti” se n’erano già accorti, di questi scandali. A differenza di molti di noi.

2 commenti:

  1. Senza contare che il FMI è spesso uno strumento per ricattare le economie più povere. "Non vuoi far entrare i miei investitori nel tuo Paese, per sottrarne le ricchezze, inquinare le sorgenti d'acqua e i terreni? E io ti blocco i fondi."

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)