sabato 7 maggio 2011

Eros ha una maschera

del Disagiato

 Ha provato ad interpretare
il brano di Marco Vozza.

La cliente mi ha chiesto “un libro sull’amore” come si potrebbe chiedere un libro sui cavalli, sui tatuaggi o sulle pipe. Allora l’ho portata in uno di quei settori che se proprio non si parla d’amore quasi quasi ci si avvicina. Di cosa parliamo quando parliamo d’amore? Io non lo so e adesso non lo voglio sapere. So solo che dopo aver dato una sbirciatina ai libri di Osho e di Coelho lei si è decisa ad acquistare Le maschere di Eros, di Marco Vozza (insegna Estetica a Torino, Parigi e Barcellona e scrive anche per La Stampa) e so anche che in copertina, a introdurre e a presentare il libro, c’è un brano a me (sottolineo a me) incomprensibile, strano, contorto e che, insomma, chissà, mi sono chiesto guardandola uscire dal negozio, che sabato e domenica passerà la cliente e chissà invece Marco Vozza che sabati e domeniche ha passato, sta passando e passerà.

Ecco cosa c'è scritto sulla copertina:

L’intera tradizione occidentale, senza particolari eccezioni, si avvale di uno schema esplicativo, in base al quale l’esperienza amorosa va pensata in termini di una logica (o di una grammatica) del desiderio a carattere proiettivo-fantasmatico piuttosto che in termini di relazione tra persone aventi pari diritti e reciproci scenari del piacere. 

8 commenti:

  1. Diciamocelo chiaro: è un problema di strategismi sentimentali...

    FR

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  2. In realtà lui voleva dire: "che ore sono?"

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  3. E' che voi non capite il carattere proiettivo-fantasmatico di niente, ecco cosa...

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  4. farsi le pippe mentali è parlare d'amore?

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  5. anche io sarei indeciso però tra la logica e la grammatica del desiderio, ancora prima di accendere il proiettore per i vedere i fantasmi

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  6. Strano lavoro, quello del libraio. Da piccolo è sempre stato uno dei miei sogni: poter stare in pace tutto il giorno a legger quello che ti pare, iniziare un libro e abbandonarlo dopo poche pagine senza preoccuparsi di quanto lo hai pagato (ancora di più mi sarebbe piaciuto fare l'edicolante e poter aprire tutti i pacchetti delle figurine fino a trovare quelle che mancavano per completare l'album! ...impagabile...).  Poi ho cominciato a frequentarle le librerie, e dovendo far quadrare i conti tra budget disponibile e desideri, ci trascorrevo parecchio tempo tra attente valutazioni e luuuunghe sbirciate. E spesso mi capitava di sentire le più incredibili richieste dell'avventore di turno all'impassibile libraio: "mi consiglia un libro per un ragazzo di vent'anni?". Ecco, tutta questa premessa era solo per arrivare ad una domanda che dopo aver letto il post non riesco a trattenere: come si risponde ad una richiesta del genere, talmente generica da poter essere soddisfatta da un romanzo erotico come da una guida turistica? Si cerca di capire con un'occhiata il tipo che ti sta di fronte o semplicemente si va a casaccio?

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  7. L'hai detto tu e bene. Riconosci la persona dagli aspetti più superficiali e cioè da come è vestita, da come parla, da come si muove e via dicendo. Da questi aspetti capisci cosa intende una persona per amore. Anzi, già il fatto che una persona così fa una richiesta del genere, i libri sull'amore in questo caso, mi fa capire molte cose. Solitamente sono lettrici o lettori di romanzi intimisti, come quelli di Coelho. Nel caso che ho appena raccontato si è fatta fregare dalla parola "Eros" o da chissà cosa e ha preso un libro di filosofia assai difficile. Insomma, riconosco il tipo di cliente.

    Spero di essere stato chiaro e in caso contrario perdonami. Sono apppena tornato dalla libreria :)

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  8. Significa solo che nella maggior parte delle storie l'amore non è rappresentato come uno scambio dialogico di pari spessore e aspirazioni che si confronta su possibili esperibilità comuni, ma converge piuttosto in un sincretismo di aspirazioni individualistiche che trovano espressione, sfogo e riconoscimento nella loro reificazione tangibile (proiezione) che è il rapporto con l'altro.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)