domenica 13 febbraio 2011

Dentro e fuori

di Sempre un po' a disagio

L’altro giorno ho portato la mia macchina a far lavare. So che l’espressione “a far lavare” è orrenda, ma non sono stato capace di pensarne altre. Insomma, parcheggio vicino all’enorme gabbia con le giganti spazzole colorate (che avrà pure un nome), scendo dalla macchina e mi viene incontro una signorina dall’aspetto mica tanto gentile che senza neppure degnarmi di uno sguardo mi chiede: dentro e fuori? Vi confido che ero già in tensione per il semplice fatto che a lavarmi la macchina sarebbe stata una donna. Perché mai? Non lo so, mi dispiaceva punto è basta. Non mi piace la vista di una donna che mi lava la macchina, che fatica per me e avrei voluto dirle “se non ora quando?” ma so già, visto il tipo, che mi avrebbe mandato affanculo. 

Rispondo sì, dentro e fuori. Allora salta in macchina e con un paio di manovre decise si ferma a un paio di metri dall’enorme gabbia con le spazzole colorate. Scende e comincia con faccia contrariata a spruzzare del liquido. Allora ho pensato che quel liquido fosse liquido sgrassante e che se metteva dello sgrassante significava che la mia macchina era davvero troppo sporca e che se era davvero troppo sporca avrebbe rovinato le spazzole rotanti e che la situazione poi si sarebbe complicata per tutti i dipendenti ma soprattutto, vi giuro, per lei, che in quel momento aveva un faccia accartocciata che non vi dico. Sta di fatto che le sono andato vicino e le ho detto: scusami, lo so che la macchina è troppo sporca.    


Lei allora mi ha guardato come se al posto delle orecchie avessi dei piedi e al posto del naso un gatto e mi ha detto: scusa, ma tu non vai al bar mentre io ti lavo la macchina? Le ho detto che no, che preferivo fumarmi una sigaretta e aspettare lì fuori. Ma era un balla. Semplicemente, credetemi, non riuscivo a farmi i fatti miei mentre lei era impegnata con uno straccio in mano. Non sono capace di leggere la "Gazzetta" mentre una donna mi lava la macchina. Sì, ma la paghi quindici euro. A parte che i quindici euro vanno in tasca al padrone, io non sono capace di farmi i fatti miei mentre un donna mi lava la macchina. Sta di fatto che quando lei capisce l’andazzo io mi allontano. 

Allora lei continua a fare il suo mestiere, lava fuori e comincia a pulire dentro. Impreca quando lo sporco la fa dannare, tossisce quando gli aloni sul vetro non vogliono sparire, saluta quando un tir sulla strada provinciale spara colpi di clacson e allora vorrei dirle che non fa nulla, che la macchina è già graziosa così e che posso pure andarmene. Ma sto zitto e stringo i denti. Intanto la guardo, grigia in volto, insistere a grattare sul cruscotto perché, mi dice arrabbiatissima, qualche coglione deve aver messo il lucido senza spalmarlo. Chiaramente per lei il coglione dovevo essere io (invece è il suo collega, qualche mese prima). Io vorrei solo chiederle scusa per averla messa in quella condizione. Vorrei tanto non essere un uomo che paga una donna perché gli lavi una macchina. Vorrei non sentirmi a disagio, colpevole, inopportuno e maschilistica. Non stai esagerando tanto per scrivere il post della domenica? No, non sto esagerando. Sono fatto così e vorrei essere diverso, giuro.

Vorrei tanto essere come quell’uomo che, poco prima che io me andassi, ha parcheggiato il suo grosso BMW vicino alla mia macchina e andando verso il bar le ha detto dentro e fuori, fai presto che ho da fare e lei gli ha sorriso con un urlato don't worry. Ecco, vorrei essere come lui.

11 commenti:

  1. Sei capitato bene!
    Ma sei sicuro che il motivo per cui non volevi che fosse una donna, a lavarti la macchina, e' che NON TI FIDAVI!!!
    Ma sei sicuro che fosse una donna?

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  2. Non so se mi fai più tenerezza o nervoso...

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  3. Dve farti tenerezza, secondo me. Perchè è sempre un po' a disagio, per qualunque cosa. Anche quando va a lavare la macchina, anche quando la tiene sporca.

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  4. Ecco, ha ragione lo Scorfano: tenerezza infinita. Sarebbe bello se ci fossero più uomini a disagio... ;)

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  5. @Ste
    Mi conosci bene e lo sai che io non mi fido di nessuno, che siano maschi o che siano femmine.

    @tutti quanti
    Vi consiglio di provare pena. Funziona un sacco con la gente.

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  6. Questa volta non capisco il tuo disagio. Non sai forse che non tutti possono fare dei lavori "puliti"? Ti sembra strano che li facciano anche le donne?
    Forse hai delle donne una visione un po' troppo idealizzata
    (prima che ci sia una serie di commenti indignati, io sono una donna)

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  7. Lo sapevo che qualcuno avrebbe parlato della parità dei sessi, ci avrei scommesso. Comunque non c'è nulla di strano che una donna lavori da un benzinaio, ci mancherebbe. Ripeto, però, che in me scatta qualcosa quando vedo una donna che ansima e suda per pulire una macchina. E il mio disagio dovrebbe spiegarmelo uno psicanalista. O, per il momento, voi, che oggi siete andate in piazza a dire delle cose sulla dignità.

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  8. scorfano ha ragione, sei sempre un po' a disagio.
    (però gliel'avrei detto che era stato il collega e non tu a mettere il lucido :-) )

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  9. Non ne sono stato capace. Era già troppo arrabbiata.

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  10. Ma a te non piace lavarti la macchina da solo? E' una cosa che dicono piaccia a tutti gli uomini :-)

    Io mi sento a disagio al ristorante. L'idea di stare lì e qualcuno che mi riempie il piatto...

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  11. Per il momento non riesco neanche a pensarlo di lavarmi la macchina.
    Quando al ristorante c'è un cameriere troppo pressante e bravo allora sì, anch'io mi sento a disagio.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)