venerdì 16 settembre 2011

"meno di servizio pubblico rispetto a"

del Disagiato

Ormai dire “Isola dei famosi” significa dire qualcosa che noi sappiamo essere brutto e sgradevole e, ormai, questo lo diciamo con il massimo della lucidità e non certo per orientamento intellettuale. Se si ha un minimo di buon gusto (cosa non così scontata) basta poco per giudicare l’Isola dei famosi come un programma trash, culturalmente basso, privo di decenza e dove gli istinti, gli istinti più bassi, dominano togliendo spazio all’intelligenza e alla grazia. Anzi, è per questi caratteri che il programma fa ascolti e dà successo, se pur breve e labile, ai suoi protagonisti. Stesso discorso vale per il Grande fratello: gli istinti, il nudo, i litigi, l’intimità violata e via dicendo. L’Isola dei famosi è un programma televisivo di bassissima qualità, Parla con me, invece, di alta qualità, dove si fanno interviste semiserie, si ascoltano canzoni semiserie e dove la conduttrice è semiseria. Un programma che è un’immensa strizzatina d’occhio a me, che sono di sinistra e che capisco benissimo l’andazzo divertente e cordiale della trasmissione. Siccome, ripeto, io sono un cittadino di sinistra, quando ho letto che una parte del Cda Rai ha preferito l’Isola dei famosi al programma della Dandini, ho pensato quello che ha pensato il presidente Rai Paolo Garimberti e cioè: “Assurdo, l’Isola dei famosi sì e la Dandini no. Via libera a un programma che è certamente meno di servizio pubblico rispetto a quello della Dandini”. Questo è esattamente ciò che ha dichiarato Garimberti. 


Però… Però cosa significa esattamente “meno di servizio pubblico”? Cosa ci sta dentro questa espressione? Non sarà che, come me, Garimberti ha parlato in nome di una sua ideologia o di un suo modo di stare al mondo? Non sarà che Garimberti pensa che la trasmissione della Dandini è, diciamo, intelligente mentre l’Isola dei famosi no? Perché io, se devo essere sincero, l’Isola dei famosi non lo guardo mai per il semplice motivo che è un programma dichiaratamente orrendo. Oppure mi capita di guardarlo appunto perché dichiaratamente orrendo. Mi abbuffo, mi lascio affascinare volutamente dall’orrendo, dall’intimità, dai nudi, dal cattivo parlare dei protagonisti. So che quello è un programma che non fa informazione, che non vuole essere intelligente e che non ha assolutamente la pretesa di esserlo (e, forse, do una sbirciatina anche perché ho degli strumenti di difesa. Forse). 

E la trasmissione della Dandini, Parla con me, è davvero una trasmissione intelligente? Quanto si può dire di “servizio pubblico”? Le risate della Dandini, di Elio, di Vergassola uniti alla statura di certi personaggi che vengono invitati, ecco, questa unione, questo mescolamento, quanto funziona? Si può essere spiritosi anche mentre si ha a che fare con l’intelligenza? Si può essere intelligenti anche mentre si ha a che fare con la comicità. Oppure questa unione di stili e di toni vanifica, appunto, l’espressione “servizio pubblico”? Certo, stiamo parlando di comicità intelligente (a molti di voi piace tantissimo questa espressione, lo so) e di sinistra, però, insomma, possiamo permetterci di dire “Assurdo, l’Isola dei Famosi sì, la trasmissione della Dandini no”? Così, solo per capire, senza nessuna polemica.



9 commenti:

  1. Di certo l'isola dei famosi raccoglie più pubblicità, credo, quindi la scelta è comprensibile da un punto di vista aziendale, se per un attimo mettiamo da parte lo spessore dei programmi. Ma, come ho già detto di là, sono anche stufo di ridere e di gente che farmi pensare cerca di farmi ridere. Basta.

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  2. Non vedo la tv italiana da un po', però all'epoca non guardavo né l'Isola né la Dandini. Per lo stesso motivo: noia :-)

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  3. Non so quanto possa valere l'opinione di una di sinistra come me, ma credo che continuino a celare la politica televisiva del panem et circenses dietro la giustificazione delle esigenze dell'azienda... Per me è assurdo, sì, in un paese civile lo è... Nel nostro sta diventando la normalità. E questo è più assurdo ancora...
    Era il 23 novembre 2003 quando ci si mobilitò in tanti contro la censura con la trasmissione di Raiot in teatro... se qualcosa è cambiato, lo ha fatto in peggio... noi compresi, evidentemente.
    ohana

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  4. vabbè! tanto le interviste erano quasi sempre marchette (pure se è difficile trovar qualcosa di meglio anche su molti quotidiani ormai). Lasciamo questi rimpianti a Bersani che va a Ballarò per ridere con Crozza.
    A casa i comici e il loro principale ispiratore!

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  5. Uh uh! Scusa, ti leggo da poco, ma visto che non vedo la tv da italiana da un po' (Expat) mi sembrava proprio l'argomento giusto su cui intervenire... Vedevo sia l'Isola dei famosi che il programma della Dandini. Il primo perchè l'orrido mi affascina (anche se dopo un po' è di una noia mortale) il secondo perchè sono di sinistra. E' un motivo cretino? Sì. Ma è davvero l'unico motivo per cui lo guardavo, perchè, secondo me, il programma della Dandini è noiosissimo e fatto male. Non fa ridere, è moscio ed è ruffianissimo nei confronti del proprio target. Secondo me (ok, crocifiggetemi) "Parla con me" è peggio dell'Isola dei famosi. Ecco.

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  6. Il servizio pubblico non c'entra niente, secondo me. Non è che hanno preferito "l'isola dei famosi" a "parla con me": sono due fasce orarie diverse su canali diversi, si rivolgono a pubblico diverso, non erano in contrapposizione. Lo scandalo è che dopo aver segato la Dandini con la scusa che è prodotta esternamente alla rai, hanno approvato l'isola dei famosi che è prodotta ... esternamente. I motivi politici sono palesi secondo me.

    Detto questo, non credo che si possa considerare la trasmissione "parla con me" una trasmissione di servizio pubblico: è intrattenimento per persone di sinistra come noi. Io guardavo la Dandini solo per vedere elio, e spesso mi addormentavo durante certe noiosissime interviste. Pazienza, non è che mi straccerò le vesti. Se vuole, la Dandini può andare da qualche altra parte (Sky per esempio).

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  7. Non parlo di meglio o peggio ma parlo della trasmissione stessa della Dandini. Che servizio fa al cittadini? È una trasmissione culturale? Fa del giornalismo? E se sì, fa della buona cultura o del buon giornalismo? Se invece, e solo in quel caso, è una trasmissione di solo intrattenimento e svago (secondo me ha invece più pretese) allora posso dire che è meglio dell'Isola dei famosi.

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  8. Mah. Cercando di ricordare le interviste della Dandini non è che mi venga tanto in mente la parola "cultura". Sì, veniva intervistata gente di cultura. ma come ha detto mauro qui su, le interviste erano "marchette", ovvero domande piuttosto superficiali allo scopo di promuovere il tal libro o il tal personaggio. O almeno così io me le ricordo. Poi c'erano dei pezzi che secondo me valevano: qualche pezzo di "Zoro", qualcuno di Celestini (quando capivo quello che diceva), e la satira di Elio a me piace, e Vergassola ogni tanto mi strappava un sorrisetto. Boh, lo paragonerei al "venerdì di repubblica", ti sembra un inserto culturale il venerdì di repubblica? Io lo considero intrattenimento a basso costo per persone acculturate di sinistra come me. "La storia siamo noi", "Report", quello è servizio pubblico.

    Se vogliamo proprio paragonare "l'isola dei famosi" con "parla con me", il secondo ha una qualità immensamente superiore, e costa immensamente meno. Ma non sono paragonabili perché non puoi paragonare patate e mele, sono cose diverse e ci può essere spazio per entrambi in TV. Avrebbe più senso paragonare "parla con me" con quello che faranno al suo posto, nello stesso orario e sulla stessa rete.

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  9. Che sia stato il capo del pdl o no importa poco, quello che è dannoso e stupido è che anche la Rai segue la stessa politica di mediaset: rimbambire il pubblico con programmi di scarsa qualità per deviare l'attenzione e le menti dai problemi.
    Calcio, gossip, nudi, ballerine barzellette anche se sporche o a doppio senso, tutto quello che può servire a calamitare l'attenzione del popolo "BUE" dai problemi di governo.
    Queste tecniche sono a disposizione dei manager che debbono gestire la gente ed i politici non sono certo stupidi a non conoscerle.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)