Di tutto il repertorio semigrottesco contenuto nelle intercettazioni Berlusconi-Lavitola-Tarantini, c'è una cosa che più di ogni altra mi disturba (benché, sia chiaro, il fatto di avere un Presidente del Consiglio che parla al telefono con dei personaggi infrequentabili come quei due è già sufficiente a mettermi il cattivo umore: ché a uno come il Lavitola, per esempio, io non farei pulire nemmeno il finestrino della mia auto a un semaforo... ma è un altro discorso questo, in effetti). No, la cosa che mi disturba di più, di queste intercettazioni Berlusconi-Lavitola-Tarantini, è una cosa che non sta nelle intercettazioni.
Mi spiego: io capisco (magari non lo apprezzo, ma capisco) che un uomo possa alla fine di un giorno faticoso dire, sfogandosi, che quello che lui governa è un «paese di merda». Lo capisco perché secondo me succede più o meno a tutti. O almeno succede a me: io so che ci sono giorni in cui torno a casa e dico alla mia ragazza: «Che scuola di merda!». E so che il Disagiato ogni tanto mi chiama al telefono e mi dice: «Che libreria di merda!».
Noi, forse, non veniamo intercettati, noi non siamo il Presidente del Consiglio, e quindi la frase muore esattamente lì dov'era nata: e tutti, io , la mia ragazza, il Disagiato e chiunque ci ascolti in quel momento sappiamo che si trattava solo di uno sfogo, punto. E io, per esempio, so benissimo che la mia scuola non è «di merda», anche se a volte lo sembra; e che il mio mestiere continua a piacermi. Quindi non è questo il problema.
Il problema, per quello che mi riguarda, è la frase che Silvio Berlusconi ha usato per giustificare il denaro che da lui è arrivato a Tarantini tramite il Lavitola. Il problema, a mio parere, è questa frase:
Ho aiutato una persona e una famiglia con bambini che si è trovata e si trova in gravissime difficoltà economiche. Non ho fatto nulla di illecito, mi sono limitato ad assistere un uomo disperato non chiedendo nulla in cambio. Sono fatto così e nulla muterà il mio modo di essere.
Ecco, questo no. Questo non va bene, per niente. Puoi dire «paese di merda», anche se non è la migliore delle eventualità, perché si capisce che è uno sfogo. Ma non puoi aiutare chi è in difficoltà a tuo piacimento e poi, tra le righe e sostenendo che nessuno ti farà mai cambiare, vantartene anche. Tu sei il Presidente del Consiglio dell'Italia, non un benefattore qualunque. Tu devi aiutare tutte le famiglie (con bambini e senza) in difficoltà, che sono tantissime in questi anni, e fare di tutto perché lo siano un po' meno. Tu devi farti carico dei problemi che tutte le famiglie hanno in questi anni, che sono tantissimi, e non «assistere» quelle che decidi tu. Tu non devi essere generoso con nessuno, questo è il punto, perché devi essere giusto con tutti; perché devi governare bene tutti e nell'interesse di tutti. E, onestamente, a me pare che questa semplice cosa, che era venuta fuori anche nel caso Ruby («Ho aiutato una ragazza in difficoltà, sono fatto così»), tu non voglia capirla. E mi pare quindi che la tua giustificazione sia peggio dell'altrui accusa.
Il che è anche parecchio più grave, a mio parere. Perché l'aiuto del «potente» alla famiglia in difficoltà, così generosamente elargito, fa passare il tipico messaggio italico per cui sono le «conoscenze» a fare la differenza. È la protezione, che queste conoscenze garantiscono, a contare, a promuovere e a salvare: non ci sono i diritti, come in una democrazia dovrebbe sempre essere. No, ci sono gli appoggi e gli scambi di favori e la liberalità pelosa dell'uomo che può: cioè c'è un sistema mafioso, non un sistema democratico; c'è un sistema in cui i diritti non contano nulla, e tutto possono invece le protezioni dall'alto e i contatti con il potere.
Che poi, te lo confesso signor Presidente, è una delle principali ragioni, questa, per cui anch'io, tante volte, dico a voce alta, sfogandomi, che questo è proprio un «paese di merda».
Applauso
RispondiEliminaA me, veramente, fa specie anche un uomo che da 18 anni (e più, in fondo la sua filosofia di vita inizia da molto lontano, da quandoesiste la Edilnord) che ha contribuito con ogni suo pensiero, parola, azione, decisione politica nazionale e pure internazionale, ad aumentare notevolmente il livello di merda in cui navighiamo.
RispondiEliminaQuindi sentire proprio lui che è il Presidente del Consiglio considerare il paese che governa una merda perché non gli permette di fare il suo porco comodo (ah, le leggi uguali per tutti, che maledizione)mi fa ribollire il sangue e venir voglia di aiutarlo a preparare gli scatoloni per l'emigrazione.
Manca un 'definisca il suo paese di merda'alla fine del primo periodo. Mai scivere con foga, poi succedono queste cose...
RispondiElimina@Giuliana
RispondiEliminaVero quello che dici; ma su tratta pur sempre di una conversazione privata, poco indcativa. La dichiarazione pubblica, nella sua apparente pacatezza, nasconde invece un'idea di democrazia e di paese davvero ben più brutale.
non ho mai sentito dire cke abbia aiutato famiglie con bambini che non arrivano a fine mese o che sono in mezzo auna strada.basterebbe molto meno che 500000euro o 20000 euro al mese. aiuta sempre gente come ruby verdini tarantini ecc ecc . queste frottole valle a raccontare altrove che qua nessunoo ti crede più.
RispondiEliminatutta questa ennesima schifezza si commenta da sola e non fa che aumentare il numero di persone in Italia che non voteranno mai più Berlusconi e la sua sporca cricca
RispondiEliminaIo invece non mi sento più di ascoltare una persona così indifferente alle sorti del proprio paese. Quindi o parla in pubblico o parla per telefono, ciò che ne viene fuori è purtroppo un discorso egoistico che abbraccia solo il suo mondo, che è quello dei ricchi e benestanti, perché un Tarantini non è certo quello che non arriva a fine mese con famiglia a carico o quello che ha dovuto rinunciare alla casa perché alla banca non è riuscito a pagare il mutuo e potrei continuare. Persone in grave stato di difficoltà economica ce ne sono talmente tante, che ti viene voltastomaco e rabbia a sentire che chi può, aiuta chi non ha bisogno, perché Tarantini non era certo caduto in miseria, ma voleva solo continuare a tenere alto il suo tenore di vita. Questo comportameto dimostra quando il suo pensiero è lontano dal popolo che gli ha dato il voto. E un Presidente del Consiglio così, non può dare nessuna garanzia, senza aggiungere anche, tutta una serie di comportamenti che il popolo pidiellino è stanco di dover sopportare, dalla persona alla quale hanno concesso fiducia.
RispondiEliminaE così facendo si è giocato il voto di una bella quantità di elettori, e vi assicuro che sono tantissimi. Io che vivo a Milano durante l’inverno, perché ci lavoro, sto in un ambiente che era tutto pidiellino, ora li vedo spesso disgustati, perché ha deluso moltissimo e non lo voteranno più. Ed io condivido, per cui, se si ripresenta alle elezioni, farà un grande buco nell’oceano, e spero che imparino la lezione chi gli sta accanto.
Raffaella/Imperia
la guardia di finanza va denunciata perche' non fa il suo dovere vergogna non si puo' per legge trasferire denaro contante tra privati oltre una certa cifra allora era 5ooo euro. dove sono i giornalisti? ancora vergogna servi del potere
RispondiEliminavoglio dare 5000 euro a un privato e farlo sapere alla finanza. se mi denuncia denuncio loro per disparita' di trattamento nei confronti del presidente del consiglio. corrotti
RispondiEliminadi sicuro questi commenti non fanno altro che ribadire il pensiero del paese.quello che ha fatto il governo Berlusconi in questi anni nel bene o nel male a secondo dello schiramento politco,é stato giustamente cancellato per le troppe vicende private che il presidente si è trovato a dover giustificare con argomenti che alle volte sembrano grotteschi.stiamo comunque attenti a non cadere nel tranello di puntare gli occhi solo a Berlusconi, come ho l'impressione che la sinistra voglia fare.in questi giorni si è parlato tanto della nuova manovra e della possibilità di allungare gli anni per poter andare in pensione a gente che ha lavorato per 40 anni (+1) e poi si scopre che il buon Tonino di Pietro si becca una pensione di 2000 euro e non è il solo, vi assicuro che ce né una lunga lista. Gente che si batte, cosi dicono per tutelare i più deboli.la mia paura è che se tutti guardano a Berlusconi e al suo governo gli altri possono fare le stesse cose senza l'opinione pubblica puntata addosso.purtroppo in questo momento non vedo in Italia una valida e onesta alternativa.come ho letto in un'altro commento destra e sinistra sono ormai uguali e il rischio è quello di dover parlare delle stesse cose per un'altro governo.
RispondiEliminaCon tutta l'educazione che ho acquisito non me la sento di dire "onorevole" al premier. E, aggiungo, lui deve solo vergoganrsi per il fatto di definire in tal modo un'Italia che lui ha portato a questo livello. Hanno sempre piu' ragione i quotaidiani stranieri quando dicono che il grosso problema dell'Italia e' il premier.
RispondiEliminaCaro Silvio Berlusconi,ti scrivo per chiederti un prestito, sono un precario della scuola pubblica che a causa della riforma Gelmini ho perso il posto di lavoro da due anni e non riesco a trovarne un'altro visto che non sono più giovanissimo,ho quarantotto anni e vivo in Sicilia precisamente a Siracusa,ti chiedo se puoi prestarmi un dodicesimo (millecinquecento euro)al mese di ciò che presti a Tarantini visto che lei è persona caritatevole, aiuta i più bisognosi.Grazie
RispondiEliminaEcco, Carmelo, appunto.
RispondiEliminaecco, se avanzasse qualche spicciolo dovrei finire di sistemare il bagno. In particolare manca la cassetta di scarico del wc. Pochi spiccioli..
RispondiEliminavariabile
(sarebbe da aprire un blog di richieste, da sottoporre alle supreme attenzioni)