martedì 6 settembre 2011

Dai, comportati bene

del Disagiato

Su Facebook, quasi ogni giorno, Vasco Rossi mette un “clippino” o, più semplicemente, un video in cui presenta una sua canzone inedita, in cui risponde a qualche messaggio o in cui parla del suo stato di salute. Ci sono andato, lì, per pura curiosità. C’è un video, del primo settembre, in cui dice ironicamente di non essere stato ricoverato ma di aver occupato una zona della clinica bolognese. “L’ho occupata perché sto più comodo”, dice Vasco Rossi. Dopo aver detto questa cosa, fa partire ad altissimo volume una sua canzone inedita. Il volume, come ho detto, è altissimo, nonostante lui sia in una clinica, nonostante gli abbiano già detto che il volume deve essere tenuto basso e nonostante che il volume alto sia, insomma, una cosa da maleducati anche in casa propria. Ecco, nonostante tutte queste cose, guardandosi alle spalle, dice: “Dicono che io disturbo ma a me non interessa niente. È sempre il solito problema: a qualcuno la musica dà fastidio”.

Bene. A parte il fatto che a dare fastidio non è la musica ma il suo volume (ci arriva anche un bambino a capirlo), quello che proprio io non sopporto di Vasco Rossi non è la sua superficialità che viene a galla quando si tratta di parlare di droghecancro, ma semmai la sua maleducazione. Anzi, più che "il Blasco", non ho mai sopportato i suoi sostenitori per questa cosa del fregarsene, del sognare, del sentirsi tutti quanti insieme degli inutili e delle vittime. “Noi siamo gli inutili”, dice una sua canzone e tutti ad applaudire. “Cosa me ne faccio della verità”, urla e tutti ad alzare le braccia. Lo so che a parlare di Vasco Rossi si rischia di cadere nel già detto, però questa cosa che gli oncologi e la Codacons si lamentano per i messaggi negativi che trasmette, ecco, mi innervosisce un po'.


Io penso che le sue considerazioni sul tumore e sulle droghe non cambieranno di una virgola l’opinione e la condotta dei più o meno giovani che lo seguono. Ad essere fastidioso è invece (ne sono convintissimo) questo tenere alto il volume e dire poi “me ne frego”, è il suo parlare con la cicca in bocca (c’è qualcuno che glielo fa notare), è il suo sentirsi al di sopra non tanto della legge ma dell’educazione. Altro che marijuana e antidolorifici ai Caraibi. Insomma, mi rivolgo a te, grande ammiratore di Vasco Rossi: non si parla con la cicca in bocca, non ci si mette le dita nel naso e il volume non deve disturbare i vicini. Questi i punti principali del tuo manifesto futurista dell’umanità.

13 commenti:

  1. Sono sempre stato un fan di Vasco, da quand'ero piccolo. Sono andato a vedere 5 o 6 concerti, perchè mi piace, perchè la band suona come si deve (e lì è giusto tenere alto il volume, perchè se compri casa nei dintorni di San Siro non puoi rompere le balle per la musica, lo sapevi già prima, ma è un altro discorso), per una svariata serie di motivi.
    Però! Però l'ultimo concerto a cui sono andato, all'ultima data di San Siro, qualcosa è andato storto. Lo so benissimo che è drogato, che fuma e tutte quelle cose lì. Ma vederlo conciato in quello stato (chi c'era confermerà che era veramente uno straccio) ha fatto sì che mi si rompesse qualcosa (oltre alle scatole per il concerto che è stato schifoso): mi ha deluso, e ho detto "basta concerti di Vasco". Basta perchè non è più in grado di capire fin dove può arrivare, fin dove si deve arrivare...

    E ho sentito anche gente che alla fine diceva: "Che spettacolo di concerto!" Ma dove? Probabilmente questa gente era conciata come lui... Io questi non capisco: quelli che basta sballarsi per divertirsi, e degli altri "chi se ne frega!"

    RispondiElimina
  2. dai, molla lo scorfano e mettiamo su insieme un blog monotematico su Vasco e i suoi fans

    RispondiElimina
  3. Ancora più fastidioso: Vasco che manda il filmino della sua infanzia a Venezia, e Mollica OGNI SANTO GIORNO ci fa il servizio di elogio. Da un mese i TG e i giornali hanno un pezzo su Vasco di qui, e di la, e la droga e il cancro, e il litigio con Liga, e il ricovero, e le menate. Non se ne può più! Parafrasando: "E' solo un canzonettista!"

    RispondiElimina
  4. Grandissima stima per tutto quello che hai scritto, Disagiato.

    E' proprio il 'Chissenefrega' il male più grande del mondo.

    RispondiElimina
  5. È un ribelle all'italiana. E ho detto tutto...

    RispondiElimina
  6. Secondo me ha preso invidia del reality di Ozzy su MTV. (Ma l'avevo già scritto?)

    RispondiElimina
  7. Disagiato for president. Pensa che io ci abito pure vicino, al suo paese natale, e qui da me parlare male di lui è come (anzi ben peggio) che bestemmiare.
    Sempre odiato proprio per i motivi che dici tu. Poi che alcune canzoni passeranno alla storia, ok, ma non certo quelle degli ultimi anni...

    RispondiElimina
  8. Beh, pensavo di essere da solo contro il mondo a dir male di quell'imbecille lì. Mi sorprendete tutti davvero, mi aggiustate una serata difficile.

    RispondiElimina
  9. E' esattamente quello che penso anch'io di Vasco, ma criticarlo (al di fuori di questo blog!) è controcorrente, è come dire che il gelato non è buono, è come quando affermo che gli U2 non mi piacciono: eresie.

    RispondiElimina
  10. Non ho letto le dichiarazioni di Vasco su droghe e cancro, anche perchè è da molto anni che non lo seguo più, però criticarlo per il volume della "sua" musica, per i testi delle sue canzoni o per il semplice fatto di tenere una sigaretta in bocca, lo trovo un po superficiale.Vasco può piacere(a me piaceva quello "spericolato di 15 anni fa)oppure no e ammetto che può sembrare anche maleducato ma non si può mica vivere in una società fatta di soli buonisti e benpensanti.Secondo me tutti i fans del Vasco non sono dei maleducati o dei menefreghisti, ma persone(soprattutto ex giovani)che in quel periodo cercavano in qualche modo di uscire dai soliti schemi e dalle solite dottrine che la società, la scuola e la chiesa cercavano di imporci in tutti i modi;qualcosa che somiglia vagamente alla disobbedienza o, ancor meno, alla protesta."Voglio una vita spericolata" o "Vado al massimo" non vuol dire essere maleducati o delinquenti, ma è semplicemente un modo di guardare alla vita, allo stesso modo di chi vuole una vita tranquilla e vuole andare piano e calmo.Per dirlo alla Vasco "c'è chi va a messa e c'è chi pensa di fumare come aperitivo, prima di mangiare".Per quel che riguarda il menefreghismo, ricordo un impegno politico molto attivo a favore della legalizzazione delle droghe leggere;ma è sempre una questione di punti di vista.Comunque, senza rancore...Ciao

    RispondiElimina
  11. Rancore? Hai detto la tua, ci mancherebbe.

    Io, e sarà per il mio temperamento, penso invece che nessuno ci vuole imporre niente, né la società né la religione. Sono solo una scusa per fare quello che ci pare o per non essere discipilinati (che costa fatica esserelo). Insomma, se tutti quanti fossimo Vasco Rossi sarebbe un mondo davvero brutto. Se tutti parlassimo con la cicca in bocca e se tutti alzassimo il volume dello stereo, incomincerei a pensare che questa cosa dell'uscire dai soliti schemi e dalle solite dottrine sia una fregatura. Anzi, già un pochino lo penso.

    RispondiElimina
  12. "Se tutti parlassimo con la cicca in bocca e se tutti alzassimo il volume dello stereo" Vasco non masticherebbe cicche e terrebbe il volume basso. :)
    Io sono d'accordo con Incubo per la verità... Vasco ha trovato il modo di far sentire la sua voce proponendo qualcosa di diverso, che -purtroppo- comprende anche cicche e volume a palla, ma diamine non è solo questo. Vasco non va preso troppo sul serio, buona parte di ciò che fa e dice è ironico, vuole stuzzicare, provocare. Si è conquistato la scena in tanti anni con le canzoni e il suo modo di fare spregiudicato, adesso che non deve più conquistare nulla si concede la libertà di dire TUTTO quello che pensa. la cicca da fastidio anche a me. Però mi fa anche sorridere vederlo alle prese con facebook o con la sigaretta a vapore. Ok, due palle i tg che riportano anche gli starnuti, ma vasco va preso un po' così com'è. I fan per lo più gli vogliono bene, non è detto che siano d'accordo su tutto. Il menefreghismo è più un "Vabè, ma per una volta posso fare anche come mi pare", cosa che a mio dire ogni tanto non fa male. lui ne ha fatto uno stile di vita ma, checchè ne dica, la sta pure pagando. Vuoi che non lo sappia? ma ormai è così e allora ci scherza su.
    Scusa questa tirata, a tratti un po' sconclusionata.. forse era solo un po' che ne volevo parlare.

    RispondiElimina

(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)