sabato 17 settembre 2011

I muscoli del culo

del Disagiato

Che attorno a Silvio Berlusconi ci fossero così tante ragazze io un po’ l’avevo già capito negli anni ottanta, ai tempi di Drive In, quando mia madre e mio padre ridevano delle battute di Enrico Beruschi e nello stesso momento spiegavano a mio fratello più grande che quel programma l’aveva organizzato un nuovo imprenditore. "Un uomo che allestisce un programma con così tante tette significa che la sua vita è fatta di tette", pensavo allora. A voi sembrerà un ragionamento davvero puerile (in effetti ero solo un bambino) ma allora non potevo che pensarla così. Avevo un amico che cambiava ogni mese bicicletta perché suo papà vendeva biciclette. Avevo anche un amico che ristrutturava casa ogni due anni perché suo papà era muratore e avevo un amico con tante scarpe perché sua mamma vendeva scarpe. Semplice, no? Forse questi erano i caratteri tipici degli anni ottanta? No, non penso. Però se un imprenditore decide di reggere un programma sulle tette significa che la sua vita privata si regge sulle tette.

Se uno vende bici, nella vita non può che avere tante bici. I tic, le nevrosi, le passioni, le manie appaiono sia nella vita privata sia nella vita pubblica o professionale. Ci sono persone che sono capaci a scindere? Io a questa scemenza non ci credo o non ci voglio credere. Si è dei pirla sia mentre ci facciamo una doccia alle sette di sera in casa nostra, sia alle otto di mattina mentre vendiamo libri o sistemiamo documenti in ufficio. Non credo alla scissione o a quello che finito il lavoro torna a casa e “stacca la spina”; credo nella pausa e nell’immobilità. Il pirla, finito di lavorare, può decidere se continuare a fare il pirla a casa sua, oppure può decidere di stare a casa immobile: il pirla immobile è meno pirla di un pirla che si muove. Il pirla immobile non fa danni.

Se Silvio Berlusconi se ne fosse stato fermo e non si fosse buttato per il nostro bene in politica, oggi non staremmo di certo qui a parlare di quello di cui stiamo parlando in questi giorni (in questi anni, anzi). Solo una cosa, però. Non capisco la faccia arrabbiata e scandalizzata di chi anni fa rideva guardando Drive In (magari nessuno di voi). Quando nel ’94 il nostro Presidente ci disse che sarebbe sceso in campo, io pensai immediatamente alle tette. Quindi oggi non sono scandalizzato o sorpreso. Lo fui, semmai, una ventina di anni fa, davanti a un televisore, in poltrona.

Ci si accorge di avere i muscoli del culo solo quando i muscoli del culo fanno male. Sono muscoli un po’ distanti, nascosti, dietro di noi e solo il dolore ci ricorda della loro esistenza. Ecco, molti italiani si accorgono delle cose che non vanno solo quando gli scandali le fanno emergere, queste cose. Sia chiaro che sono un gran sostenitore degli scandali, nel senso che questi servono a dichiarare e a denunciare i colpevoli e più che altro servono a ricapitolare e a dare la spinta per ricominciare  da capo. Solo che, e scusate il tono da maestrina, sarebbe bene anticipare il guasto, essere meno miopi o magari non esserlo affatto. Si risparmiano un sacco di energie e si guadagna tempo.

10 commenti:

  1. non so, in effetti Berlusconi, oltre che tette del Drive In, ha propinato agli italiani un sacco di roba: case, giornali, libri, supermercati pieni di roba e tante altre cose che non conosco.
    variabile

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  2. Risparmiare energie potrebbe anche voler dire (usando sempre nuove parole) non sprecare energie per cose che potevano essere garbatamente evitate.

    Ma forse al popolo italiano serviva fare l'esperienza fatta in questi ultimi venti-trent'anni, anni che ho visto passare tutti quanti davanti ai miei occhi, non immobile ma facendo altro che vedere programmi tipo drive-in oppure l'isola degli spaesati o balla con me.

    Un dilemma: ma quando decideremo di svegliarci e di fare notare il nostro risveglio? Forse quando ci mancherà la pagnotta sul tavolo della cucina.

    Eppure l'Islanda o la Grecia e l'Argentina insegnerebbero.

    Marco

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  3. Ciao Disagiato, concordo pienamente con te. E mi riconosco anche nelle ultime parole: "maestrina" o "bigotta" era quello che mi dicevano (e dicono) quando parlavo di Drive In e di come tv, giornali, pubblicità stavano prendendo una certa piega e la società con essi. Per me non era un semplice problema di tette e culi. E ora se ne vedono le conseguenze. Il problema è che chi occupa posizioni pubbliche non dovrebbe avere scheletri nell'armadio non tanto per questioni etiche, quanto per non essere ricattabile e corruttibile. Il problema italiano è anche più grave perché tutto ciò che si sa (perché lo si sa) viene accolto con quattro risate... Le stesse che suscitava Drive In...
    ohana

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  4. p.s. scusate :)
    Berlusconi e i suoi alleati ci stanno costringendo a occuparci dei suoi affari privati anziché dei problemi del Paese. Ed è doveroso farlo perché non sono storielle di sesso di un vip, sono reati che si intrecciano con la sfera pubblica.
    ohana

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  5. Guarda, secondo me la frase giusta è "Per me non ERA un semplice problema di tette e culi". Hai ragione a sottolinearlo soprattutto ora che quell'imprenditore è in politica. Io poi continua a pensare che dietro alle tette e ai culi ci sia una cattiva gestione della propria vita e quando si gestisce male la propria vita si dà il cattivo esempio (sono un gran sostenitore del buon esmpio dato dagli altri). Questo a prescindere dai reato o presunti reati.

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  6. "Io poi continua a pensare che dietro alle tette e ai culi ci sia una cattiva gestione della propria vita e quando si gestisce male la propria vita si dà il cattivo esempio (sono un gran sostenitore del buon esmpio dato dagli altri). Questo a prescindere dai reato o presunti reati." Mi trovi nuovamente d'accordo :)
    ohana

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  7. a me piaceva du più Colpo grosso, C'erano più tette.

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  8. in effetti...
    un caro saluto alle ragazze cin cin.
    variabile

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  9. Caspita, io del Drive In ricordo Assfidanken ma posso immaginare il motivo: ero una bambina ed ero interessata quasi esclusivamente al cane :)
    Per i muscoli, confermo, mi sono ricordata di averceli solo dopo il mio ritorno in palestra qualche giorno fa!!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)