del Disagiato
Ci sono clienti che vogliono quel libro che si intitola The Secret e che è stato scritto da una certa Rhonda Byrne. Il libro parla del segreto svelato dai saggi maestri e che consiste, da quanto mi hanno raccontato gli entusiasti (non ho letto il libro), nella legge dell’attrazione: desiderare intensamente quello che si vuole. Che sarebbe poi desiderare quello che si desidera. Vuoi guarire da una malattia? Desideralo con tutte le tue forze. Vuoi avere successo? Convinciti senza alcuna perplessità che un giorno avrai successo. Non bisogna desistere e non bisogna demordere. Bisogna volere quello che si vuole. Allora i clienti che vogliono The Secret entrano spediti in libreria, con le idee chiare in testa. Già sanno quello che vogliono. Un conoscente ha detto loro: “Leggi quel libro, vedrai che funziona”. Vengono da me con le loro malattie, con le loro delusioni o con la loro povertà e mi dicono: “Scusi, cerco Il segreto”. “The Secret, intende?”. “Sì, sì, The Secret”. Allora li porto dove sta il libro e glielo indico. Loro mi fanno un sorriso dolce che mi verrebbe da abbracciarli o da farmi abbracciare e lo prendono in mano e lo sfogliano.
Poi buttano lo sguardo su un libro che sta sempre affianco a The secret e che si intitola The meta secret. “E quello cos’è?”, mi chiedono con un sguardo angosciato. “È un libro simile a quello che ha in mano”. Allora lo prendono e leggono sulla quarta di copertina di un segreto che va oltre il segreto, di vibrazioni, di equilibri universali. Leggono di altri grandi maestri e della loro saggezza messa a disposizione di chi vuole cavare un ragno dal buco, di chi non ne può più di stare un male cane. “La vita fa un po’ schifo”, ci diciamo timidamente con gli occhi. “Ma io quale devo leggere?”, chiedono. E io non so cosa rispondere e, anzi, con gli occhi indico anche The power, Oltre la legge d’attrazione, Il potere di far accadere le cose, La risposta, Le leggi dell’abbondanza e L’anello mancante del segreto. Libri che stanno lì, ben impilati e che costano tanto.
Alla fine se na va. Il cliente mi saluta e con tutta la sua miseria se esce dal negozio senza acquistare nulla. Tra il desiderio e il suo soddisfacimento non sa cosa mettere e questo significherà altri giorni di sottile dolore, di magoni, di silenzi. “Come stai?”, gli chiederà qualcuno. “Insomma, così, così. È colpa del tempo”, risponderà guardando il cielo troppo nuvoloso o troppo luminoso.
Ecco, queste sono le librerie e gli esseri umani dentro le librerie dell'occidente. Questo è, più precisamente, quello che avviene nel punto di incontro tra la domanda e l'offerta del nostro sistema economico.
E tu indirizzali ad Alfonso Luigi Marra, no?
RispondiEliminaUqbal
Lo vendono in edicola, quello.
RispondiEliminaIo lo presi in Arabia land qualche anno fa, perche' dalla copertina e dal titolo sembrava una roba intrigante, una bella fiction magari
RispondiEliminaPoi scoprii che era una cosa vergognosa
Pero' tra videocassette e corsi ci hanno fatto un sacco di soldi
E' che abbiamo bisogno di credere in qualcosa, qualsiasi cosa
OMISSIONI UNICO PECCATO
RispondiEliminaBeh, il fare o il desiderare ardentemente una qualunque cosa mi fa ricordare uno dei miei pensieri preferiti che è questo:
l'unica cosa che una divinità ci potrà eventualmente rimproverare un bel giorno futuro potrà essere soltanto quella di non aver agito, di aver omesso l'azione.
Il pensiero condiviso dall'amico disagiato forse vuole farci anche ricordare questo, cioè di agire, desiderare, amare, vivere.
Marcolino
io conoscevo una che era convinta che se ogni mattina pronunciava Nam myoho renge kyo un sacco di volte avrebbe esaudito tutti i suoi desideri, per dire.
RispondiElimina"Loro mi fanno un sorriso dolce che mi verrebbe da abbracciarli o da farmi abbracciare..."
RispondiEliminaForse è soltanto questo ciò che tutti cerchiamo:
http://www.youtube.com/watch?v=vr3x_RRJdd4
...
ohana
@Balquis De Cesare
RispondiEliminaIn tanti e per diversi motivi ci sono cascati. È bene, poi, capire che quello che abbiamo letto è una trappola.
@ohana
RispondiEliminaChe esserini buffi che siamo noi altri. Un abbraccio (se mi premetti).
Se mi permetti, volevo dire.
RispondiEliminaGrazie, ricambio :)
RispondiEliminaohana
Io sono una di quelle persone lì, una di quelle (tante) che ha una vita che fa un po' schifo, con la salute che non va, l'amore che non va, e un giorno son entrata anche io in libreria a cercare The secret. Eppure sono mediamente intelligente, mediamente abituata a questi libri rivelazione. Ho guardato il prezzo, ho letto due pagine e mi son data della cogliona. Però ti ringrazio, per la tenerezza che hai usato per parlare di me. E in fondo forse era proprio solo un abbraccio quello che mi mancava (o tanti abbracci, anche)
RispondiEliminaCherry
Tutti quanti abbiamo bisogno di abbracci, affetto e amore, però quello che manca secondo me è la cultura e l'struzione. Ecco, coste due cose, che nulla c'entano con l'intelligenza, spesso vengono a mancare o, come forse è capitato a te e spesso capita a me, sono elmenti fragili e labili delle nostre vite. E allora ci rifugiamo in The Secret o chissà che altro.
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