mercoledì 14 settembre 2011

gli anni, l'ocse, il ministro gelmini

di lo Scorfano

È toccato alla «Stampa» di Torino, per questo mese, dare spazio alla periodica e rituale intervista telecomandata al ministro Gelmini: un'intervista in cui le domande sembrano scritte dopo che sono arrivate le risposte, come spesso accade quando l'interlocutore è la giovane ministra bresciana.

La Gelmini replica alle critiche ricevute in questi giorni, usando spesso i dati del rapporto Ocse diffusi proprio ieri. Per esempio, a proposito delle classi affollate, dice:
Proprio oggi l’Ocse ha diffuso il suo rapporto sulla scuola, e sa che cosa dice? Che la media Ocse è di 23 alunni per classe, e la media italiana di 22. Io capisco le critiche politiche, ma ci sono dati che non possono essere ribaltati.
Invece, a proposito degli investimenti davvero ridotti del nostro paese nell'ambito dell'Istruzione, dice: 

Il rapporto dice anche che in Italia, a differenza degli altri Paesi che hanno una percentuale di Pil superiore, nella scuola ci sono pochissimi investimenti privati. Per questa carenza l’Ocse ci rimprovera, e ha ragione.
E a proposito dei tagli alle ore di materie importanti (come storia dell'arte) dice:
Anche questa è disinformazione, mi creda. Sono rimaste invariate nelle medie e nei licei umanistici, e calate solo negli istituti tecnici perché l’indirizzo di quelle scuole dev’essere un altro. E comunque siamo sopra la media Ocse.
Ecco, tutto bene e tutto giusto. I dati Ocse dicono quello, in effetti. Però, e chiunque lo può sapere facilmente, sono dati relativi per lo più al 2008 e al 2009 (ma talvolta anche al 2007), anche se sono usciti  ieri. Vale a dire che fotografano la situazione della scuola italiana prima degli interventi del ministro Gelmini. E che, in particolare sull'affollamento delle classi e sulla percentuale di Pil nazionale investita nell'istruzione, sono dati che non tengono conto di tutto quello che il ministro ha fatto in questi anni: tagli, accorpamenti, tagli, riduzioni, tagli, affollamenti, tagli.

Ecco, io non so cosa sperare. Se il ministro parlava senza rendersi conto che i dati sono una fotografia di tre anni fa, quando lei ancora non aveva fatto nulla di quello che ha fatto e che vediamo nella realtà, allora è un po' superficiale, diciamo così; se invece lo sapeva bene ma ha pensato di sorvolare, allora è semplicemente in malafede. Scegliete voi.

23 commenti:

  1. Sarebbe comunque bello trovare, un giorno, un giornalista, che le chieda: "Ma questi non sono dati del 2008?" Sarebbe bello...

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  2. La sopravvalutate, imho.
    Non vi dice niente "Fogazzaro"?

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  3. comunque per amor di precisione i dati sono del 2009.

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  4. In realtà, scorrendo l'Indice (confesso che non ho avuto tempo di spulciarli per bene, ome avrei voluto e come forse farò), si nota che gran parte di quelli più citati sono del 2008 (o almeno mi è parso così). Poi ce ne sono del 2009 e anche del 2007, però.

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  5. il tuo raginamento però ha un'altra faccia: che mi dici di chi cita gli stessi dati per attaccarla?

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  6. Ho riguardato un attimo: diciamo che siamo a metà tra 2008 e 2009, per lo più. All'inizio sono del 2009, poi diventano in gran parte del 2008. Così accontento anche quelli più precisi :P
    ( e ho corretto anche un avverbio del post, per essere preciso: da "raramente" sono passato al più corretto "non di rado")

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  7. @marco
    Quelli che usano questi dati per attaccarla dovrebbero sapere che si tratta di dati che fotografano il punto di partenza del triennio Gelmini (migliorabile, appunto). Ma la realtà è nel frattempo, per molti aspetti, un po' peggiorata. Superficiali anche loro, direi.

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  8. mah, il numero di studenti per classe (pagina 403 del rapporto) ha come indicatore 2009.

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  9. Sì hai ragione, quello è 2009 (non avevo fatto una ricerca specifica su quello, me ne dolgo).

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  10. Tra il 2000 e il 2008, la spesa nella Penisola per la scuola primaria, secondaria e post-secondaria non universitaria è aumentata solo del 6% contro la media Ocse del 34%, facendo segnare il penultimo incremento tra i Paesi avanzati.
    Il ministro non dice che gli insegnanti italiani sono tra i meno pagati d'Europa e che la spesa per l'istruzione, già bassa, cala ancora di più.

    Dice però che non capisce le proteste!

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  11. Dite che è malafede?
    Boh, io non riesco a darle neppure questo spregevole difetto!

    g

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  12. Che i dati sina precedenti alla gestione Gelimini lo dimostra anche il fatto che la media di alunni per classe nella scuola di mia figlia in prima media è di 25.
    P.S. e al momento siamo senza il Prof. di italiano.
    Grazie ministra!

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  13. Caro,
    Arrivo dal blog di Alberto Cane e ho già cliccato su
    "aggiungi ai preferiti".

    In modo molto meno educato del tuo, anch'io mi sono dilettato per l'apertura delle scuole.

    Se ti va':

    www.zacforever.wordpress.com

    Ciao
    Zac

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  14. La storia delle classi pollaio. Sembra che in Italia ci siano solo classi con più di trenta alunni! Sa quante sono, in realtà, le classi con più di trenta alunni? 2.108 su 350.000, lo 0,6 per cento».

    Non è che le altre classi sono a quota 29, o giù di lì?

    «Proprio oggi l’Ocse ha diffuso il suo rapporto sulla scuola, e sa che cosa dice? Che la media Ocse è di 23 alunni per classe, e la media italiana di 22. Io capisco le critiche politiche, ma ci sono dati che non possono essere ribaltati».

    LA CLASSE DOVE INSEGNO IO, terza media, è DI 25 ALUNNI. E' GIà UN POLLAIO, NON HA BISOGNO DI ARRIVARE A 30!

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  15. Questo, come molti altri ministri non hanno idea di quel che dicono. Non immaginano minimamente lo sfacelo causato nei vari settori che dirigono così magistralmente! 23 alunni x classeeeeeeee?????? come no! arrivano normalmente ad una trentina i ragazzi per classe a discapito di qualità e dei rapporti. Ma l'importante è dire che tutto è ok; la migliore scuola degli ultimi 150 anni!

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  16. Ma secondo te un ministro ha il tempo di guardare i dati personalmente di persona? Ma poi vogliamo provare a fare questo esperimento di prendere n ministri e vedere cosa dicono di fronte a una tabella o un grafico? Vogliamo far fare i test PISA ai ministri?

    Lungi da me pensare che i casi personali facciano testo, ma a scuola di mio figlio - a scuola di mia figlia - a scuola mia non c'è nessuna classe di meno di 25 persone. Perfino le quinte PNI della mia scuola sono da ventisei :-)

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  17. Ecco, sì, quella dei test Pisa ai ministri mi pare una bellissima idea... ;)

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  18. quando studiavo all'università eravamo trecento on un professore...

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  19. Ecco un simpatico aggiornamento
    http://www.beppegrillo.it/2011/09/54_alunni_in_un.html

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  20. @Marco: che dire. rabbia, avvilimento, sconforto, amarezza. non si può (porcamiseria, NON SI DOVREBBE!) tollerare.

    g

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)