giovedì 22 settembre 2011

il vestitino della crisi

di lo Scorfano

(rubammogli la foto, in effetti)
Ieri pomeriggio l'amico m.fisk ha pubblicato un breve post imperniato sulla foto di un vestitino in una vetrina di via Montenapoleone e del relativo prezzo a cui tale vestitino viene generosamente venduto. E tale modico prezzo (andate a verificare sul suo blog) ha generato l'ironia del blogger m.fisk e il suo, cito a memoria, «giramento di coglioni».

Io ho guardato il vestito, ho letto il cartellino del prezzo (molto elegante), ho pensato alle parole di m.fisk e però non sono riuscito a stupirmi. Perché ho pensato che il prezzo di quel vestito (che qualcuno farà anche la coda per comprare, verosimilmente) è l'immagine perfetta della crisi, non del suo contrario. La crisi, perdonatemi l'ovvietà, significa che il 5% della popolazione può permettersi quel prezzo, mentre il 95% non ha i soldi per portare i figli a Firenze per vedere gli affreschi di Giotto in Santa Croce, nemmeno se vuole; e forse, tra un po', non li avrà nemmeno per comprare un qualsiasi libro ai figli, se vorrà dargli da mangiare. E il restante 5% potrà bellamente non curarsene, e vestirsi bene.

La crisi, insomma, non è che siamo tutti poveri: è che in tanti saremo molto più poveri di prima, mentre in pochi saranno molto più ricchi di prima. Per cui, francamente, è lecito che all'amico m.fisk girino «un po'» i coglioni.

8 commenti:

  1. Concordo, girano anche a me... E penso che quel 5% è anche classe dominante e, in buona parte, classe dirigente.
    Ma sai cosa mi fa veramente tremare e star male? Il pensiero che questa gente così facoltosa non potrà mai avere a cuore altro se non i soldi e il lusso e il proprio stile di vita. Non conoscerà il valore delle altre cose, della vita, delle persone, del bene comune e... della "manutenzione" in ogni suo senso. E il pensiero che questa piccola percentuale di persone influenza la vita della maggior parte di noi a me fa un po' male...
    ohana

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  2. E del resto neanche io mi sono stupito: mi sono solo girato di coglioni!
    (A SAPERE CHE ME LO RIPUBBLICAVA, CI FACEVO LA FOTO MEGLIO, CI FACEVO)

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  3. Ce lo so bene che lei non è si è stupito... Mi andava di rimarcare una cosa ovvia, perché magari ci si dimentica che per qualcuno quelli sono spiccioli. E perché le pietre si trovano dappertutto.

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  4. aggiungerei anche che la crisi è che a rispetto a prima a lavorare resta la metà delle persone, ma lavorano tre volte di più, dieci volte peggio e con un terzo dello stipendio

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  5. Comunque ci tengo a condividere con voi la mia preoccupazione per il settore della cantieristica da diporto, che sta attraversando una crisi così nera ma così nera che non avete proprio l'idea.

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  6. Barchette da poche centinaia di migliaia di euri. Roba da pezzenti, nel complesso.

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  7. (le barchette che ho in mente io non costano poche centinaia di migliaia di euri)

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  8. A me non dà fastidio che qualcuno sia ricco e possa buttare 12.000 in un vestitino.

    Mi dà al cazzo che IO sia povero...(e per la verità non mi posso neanche lamentare)

    Uqbal

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)