martedì 14 giugno 2011

il segnapagine del 14.VI.2011

del Disagiato e dello Scorfano

Tempo reale, Assenti ingiustificati: Alla grande festa civica e civile di questi referendum manca un ospite, che era stato invitato ma non si è presentato: manca “il connazionale all’estero”. 
Jonkind, La cultura del sodio e dello iodio: Il Paese ha discusso di cose che fino ad allora ignorava in tutto o almeno in parte, ha raccolto informazioni, i cittadini hanno ascoltato il parere degli altri cittadini e hanno capito se avevano un’opinione da esprimere oppure no. Il cittadino ha preso coscienza di sé come elettore, oppure ha capito che non gli importava nulla. 
Notiziole di .mau., Dopo i referendum: parliamo di importanza della rete? Gli unici posti dove ho visto parlare di voto distinto ai due referendum sull'acqua, con un SÌ alla scheda rossa e un NO alla gialla, sono stati quelli in rete. In pratica la scheda gialla è quella che ha avuto il minor numero di no. Qualcosa vorrà pur dire.
Un radiologo, La perla finale di AnnoZero: Il guaio è che spesso chi ci governa nemmeno sa di cosa sta parlando. Da cui un consiglio sincero: dosare bene le proprie uscite televisive, perchè certe performance in prima serata rappresentano un vero e proprio suicidio mediatico.
Squonk, "Pazienza": Quei numeri mi confermavano quello che sapevo e che sapevamo tutti: i promotori dei referendum avevano raccolto le firme per un motivo e gli elettori avevano votato per un altro...
Carmilla, Carnivale: - Non li vuole più nessuno - commenta l'assessore - e pensare che all'inizio invece li volevano tutti. E' per questo che i ministeri sono diventati itineranti. Il decentramento al nord chiesto dalla Lega scontentava centro e sud, e così li hanno trasformati in strutture semoventi perché potessero girare tutta l'Italia.

Nessun commento:

Posta un commento

(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)