Quando entro in quarta, trovo una sorpresa. I muri, che fino a pochi giorni fa erano spogli e un bel po' tristi, sono tutti coperti da cartine geografiche colorate. C'è il planisfero, c'è la cartina politica dell'Europa, c'è quella fisica dell'Italia e poi ci sono anche le cartine, con suddivisioni in regioni e altre entità amministrative, di Spagna, Francia e Germania: sono una bellezza. Le guardo entusiasta (io sono un fanatico delle cartine geografiche, non so perché: rimango sempre ipnotizzato, da qualunque mappa, provo un'attrazione che definirei quasi carnale, se non sapessi che le cartine non son fatte di carne...). Poi, dopo che le ho fissate per qualche secondo, dico: «E allora, queste cartine?»
Loro si guardano l'un l'altro tacendo. Intuisco che c'è in ballo un orribile segreto scolastico, una colpa, un peccato da espiare, un arcano che a nessun costo deve essere rivelato.
Poi uno mi dice: «Eh, prof, abbiamo scoperto dove le tengono nascoste i bidelli... C'è un armadio, dietro l'angolo del corridoio, con la serratura rotta...» «E le avete fregate?» Nessuno dice niente. «E perché le avete prese, scusate?» Nessuno dice niente. «Per il gusto di fregarle?» Qualcuno ride, una voce non identificata dice: «Be' sì». Tutti ridono. Poi un'altra voce aggiunge: «No, dai! Non solo per quello... sono anche belle no? e poi, quando ci distraiamo durante le lezioni, possiamo guardarle e imparare un sacco di cose sulla Germania...» E tutti ridono.
Io non dico niente. Penso che non si fa, che non ci si distrae durante le lezioni e che ci sono delle regole: ci sono richieste da fare al personale amministrativo debitamente preposto alla cartine, ci saranno sicuramente moduli da compilare, in cui si accerta il buono stato delle suddette cartine nel momento in cui vengono consegnate, e poi permessi controfirmati da ottenere e carte, ci scommetto, da depositare in segreteria, che verranno vidimate e protocollate. E sto per dire tutte queste cose, e che non si fa così, e che se tutti facessero così, e che bisogna per correttezza restituirle e che tanto sulla Germania mica imparate niente...
Però le cartine son così belle... Quasi quasi, mi viene la tentazione; quasi quasi, spero che ogni tanto si distraggano e che le guardino davvero, i ragazzi di quarta, ogni tanto, quelle cartine tutte colorate, così belle, così irresistibili. Quasi quasi non dico niente e mi godo anch'io quella meraviglia di cartine, finché non ci beccano. E poi c'è anche una luce così limpida che viene dal lago, stamattina...
ehi ehi, ti sei distratto!
RispondiEliminaVabbè, magari impari qualcosa sui laghi della Germania.
avevo anch'io questa passione da bambino, fin dalle elementari: me ne innamorai grazie al sussidiario con le province italiane colorate e il pallino nel mezzo a indicare che quella rossa era la provincia di firenze, quella arancione pistoia, quella verde lucca e quella color cacchetta - ovviamente - pisa.
RispondiEliminae poi: il quadratino con il pallino nel mezzo a indicare le capitali, il tondino con il pallino dentro a indicare le città con più di cinquecentomila abitanti e così via.
un anno mi feci regalare un puzzle che riproduceva la cartina dell'europa e imparai che esisteva la penisola di kola e il fiume pecora. l'ho smontato e rimontato decine di volte, quel puzzle.
tutto questo polpettone per dire che sono dalla parte dei tuoi alunni e guai a te se osi fare la spia ai bidelli!
e poi è importante anche ai fini didattici.
RispondiEliminaalle superiori avevo la prof di geografia che ci faceva aprire l'atlante e ci diceva: guarda la cartina della grecia e dimmi cosa esporta il porto di salonicco! oppure: guarda la cartina dell'india e dimmi perché l'industria cinematografica è a bombay e non a calcutta!
ecco, son cose che si imparano e rimangono.
ma...e la mappa nell'immagine da dove viene? Perché non può essere storica, nemmeno a livello di "proposta", ma contemporanea...
RispondiEliminaScusa. facile. "Europe without Germany", non ci vuole poi molto...
RispondiEliminamettete cartine alle vostre pareti!
RispondiEliminaSenti, nella nostra scuola una volta Esagono fece una circolare apposta per far togliere dal muro i cartelloni dell'Onda... Tieniti le cartine, e buona notte!
RispondiEliminaQuale lago?
RispondiEliminaIl problema è che i bidelli in classe ci entrano, se non tutti i giorni, quasi, dunque vedranno subito le carte e capiranno ...
@nonunacosaseria
RispondiEliminaNiente di più bello delle cartine per esercitare la fantasia e viaggiare un po'...
@la 'povna
RispondiEliminaChiaro che sì. Finché dura.
@Pisacane
RispondiEliminaIl lago è d'Iseo. I bidelli penseranno che altri hanno dato il permesso. Nessuno potrebbe mai immaginare che quelle cartine siano lì senza permesso. ;)
@Cassa
RispondiEliminaHo trovato bellissima, in questi giorni, l'idea di Europa senza Germania...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMa solo a me pare insopportabile l'idea di bellissime carte geografiche lasciate chiuse in un armadio a prendere polvere invece che essere appese in una classe? Era un crimine; i ragazzi le hanno liberate da un'orrenda prigionia.
RispondiEliminaLo è, lo è: è un'idea insopportabile. Per quello mi sono schierato.
RispondiEliminaQuesta cartina mostra cosa sarebbe oggi l'Europa se nella seconda guerra mondiale Hitler fosse soccombuto all'espansionismo polacco (copyright: una vecchia battuta di Benni sul revisionismo).
RispondiEliminaLa verità Scorfano, è che da piccolo non ti hanno lasciato usare i carrarmatini che volevi tu a Risiko, e ora ti sfoghi così! ;-)
Uqbal
Non immagini quanti giochi facevo, con i compagni, sulle cartine in classe durante la ricreazione.
RispondiEliminaEhi, lago d'Iseo! Allora siamo a una manciata di km...
RispondiEliminaIo sono una grande fan delle cartine: in Geografia i miei alunni producono le cartine migliori della scuola, li motivo ben bene. Almeno così non mi collocano Catania in Molise o Varsavia in Bulgaria, come altri alunni che ho incontrato nelle mie supplenze per altre classi
:-)
@uqbal
RispondiEliminaNon scherzare: io a Risiko sono un vero campione, sappilo ;)
@Giovanni
RispondiEliminaLo immagino, lo immagino: anche perché le carte geografiche, come ho scritto, sono una passione che il tempo non cancella...
@labiondaprof
RispondiEliminaA tal proposito, cioè dell'ignoranza geografica dei miei studenti, già scrissi ampiamente qui
qui, a furia di aspettare formulari e richieste debite, muri restati spogli. stop. e il lago in questi giorni è coperto dalla nebbia. stop. :)
RispondiElimina