venerdì 9 dicembre 2011

Un signore

del Disagiato

Un paio di giorno fa un signore molto grosso, con il riporto in testa e vestito un po’ all’antica (un completo marrone che non vende più nessuno), è venuto in cassa per pagare il suo libro. “Posso pagare con la carta di credito?”, mi ha chiesto serio serio. “Certo che può pagare con la carta di credito, però le chiedo gentilmente un documento”, gli ho risposto io (il pagamento con la carta di credito deve essere accompagnato da un documento) e lui, detto questo, molto lentamente ha sfilato da una tasca interna del suo lungo cappotto marrone il portafogli e dal portafogli ha pescato un documento che poi mi ha messo davanti. Guardando che il nome e cognome della carta di credito fossero gli stessi del documento, il mio occhio è caduto anche sull’anno di nascita del signore molto grosso, con riporto in testa, vestito un po’ all’antica: 1979. “Porcogiuda, millenovecentosettantanove come il mio anno di nascita”, mi sono detto mentalmente, più volte, mentre terminavo la vendita. “Buona giornata”, mi ha detto infine il signore, “buona giornata a lei”, ho risposto io guardandolo uscire dal negozio con passo pesante.

Quando lui era solo un puntino marrone in fondo al corridoio, sono subito corso in bagno per guardarmi allo specchio. Mi sono fissato e poi ho chiuso gli occhi.

12 commenti:

  1. beato te, noi del '62 (i migliori) ci siamo già suicidati quasi tutti.
    sai cosa ricordo del '79 (io associo gli anni remoti ai grandi avvenimenti sportivi)? Il record di Mennea alle Universiadi di Città del Messico: 19,72 sui 200 piani. e non ho bisogno di gugolare.
    Per rientrare nel tema, ho un vestito marrone, che mi ha regalato mia moglie,e che non ho MAI messo. Da ciò che leggo, ho fatto bene.

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  2. tutto qui?
    sicaxxi io sono del '72 e cosa dovrei dire? però ogni volta che mi guardo allo specchio mi piaccio, inclusi i miei primi capelli bianchi. e non sono un figo ala clooney, ma una persona decisamente ordinaria.

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  3. Disagia', è un po' che te lo volevo dire, ho lasciato fermentare i pensieri, e mo te lo dico.
    Ho notato, ultimamente, facciamo nelle ultime due-tre settimane, un cambiamento, impercettibile ma effettivo, almeno dal mio punto di vista, del tuo modo di scrivere, del tuo stile, del tuo tono. Non voglio stare qui a psicanalizzare la tua scrittura, ma mi sembra che tu ti sia come fatto più "letterario", e più: conciso, morale, austero, definitivo, più amaro, più freddo nel restituire, a noi, la pochezza e la miseria delle situazioni in cui spesso, specialmente sul posto lavorativo, ti vai ad imbattere. è difficile da spiegare così, ma ogni giorno, i tuoi post, suonano sempre più "pessimisti", di un pessimismo non sentenzioso, ma realista, che lascia parlare i fatti. una cifra che a me, rievoca molto i russi e cechov. Scritti dunque i tuoi, dai quali si evince come un umore più "nero", più amareggiato, più disilluso. ora. visto che se c'è una cosa che mi fa amare tanto il vostro blog, è proprio la mancanza di cinismo, e il fatto che sono certa che dietro le vostre parole non ci siano persone che poi, nella vita reale, "funzionano alla grande", persone che, per citare "in coma è meglio", sono degli adattati che si fingono disagiati perchè "depresso vor dì profondo", mi viene di dirti una cosa "consolatoria", a mo' di pacca sulla spalla (poi se dovessi essermi inventata tutto e la cosa dovesse suscitare ilarità vuol dire che ti prendo troppo sul serio, e accetto il rischio).
    ovvero voglio dirti che il tuo pessimismo è dolce, non suscita "senso di superiorità", critica disfattista. e questo perchè è sincero. ovvero, come ultimamente vado pensando, il tuo pessimismo è la confessione candida di un idealismo vagheggiato, di un amareggiarsi che le cose non vadano come dovrebbero, del fatto che, banalmente, il mondo sia spesso "brutto". e del rammarico, e del dispiacere. di un dispiacere sincero, infantile, della delusione del vedere che "gli altri" sono putroppo, spesso, insensibili. insomma, a me quello che scrivi e come lo scrivi me piace. ecco, volevo dirti questo. non sentirti solo. fortunatamente il mondo non è fatto solo da gente che ama rivelare che babbo natale non esiste, o, peggio ancora, che una volta appreso che non esiste, smette di crederci. Laura.

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  4. fortunatamente il mondo non è fatto solo da gente che ama rivelare che babbo natale non esiste, o, peggio ancora, che una volta appreso che non esiste, smette di crederci. Laura.

    Mi ci posso far stampare una maglietta?

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  5. Se fossi nata 10 anni dopo sarei del 1979...e pagherei perché fosse così!!! Il lato positivo è che non sono nata 10 anni prima...

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  6. Io guardo le mie coetanee (che so esserlo) e mi dico e dico "io non sembro così vecchia".
    Invece non è vero, almeno finché non apro bocca e non dico la prima stronzata :)

    [e, per la cronaca, ho un paio d'anni più del tuo socio pesce]

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  7. siete tutti (tranne Hombre) così giovani :-)

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  8. che bello quando scriviamo post lo stesso giorno su argomenti analoghi

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  9. Laura
    è assai difficile aggiungere qualcosa a quanto hai detto. Sono dell'idea che solo tu (i lettori, intendo)puoi dirmi come sono fatto, come mi comporto o come scrivo. Ad esempio io non sapevo di essere, ultimamente, conciso, morale e austero. Posso solo dirti che più scrivo su questo blog e meno ho voglio di emozionarmi ed emozionare (se mai sono stato in grado di emozionare qualcuno) per il semplice fatto che desidero tanto essere letto e apprezzato Più per questioni cerebrali che emotive, anche se, come diceva Sereni, "non sono un poeta tragico ma ne subisco la vocazione". Ecco, con questo non voglio dire che io sono poeta, ci mancherebbe, ma che subisco il fascino del tragico. Tanto, tantissimo. Quindi cerco di starne alla larga con uno stile un po' più freddo e rapido. Forse le cose stanno andando così.

    Ora la smetto di parlare di me in questo modo.

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  10. plus1gmt
    È stato anche molto bello incontrarti, infatti ;)

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  11. Ecco una buona ragione per pagare col bancomat!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)