sabato 3 dicembre 2011

Il giornalismo

del Disagiato

Secondo me un giornale è libero di mantenere la rotta che crede, però quando vedo che l’Unità scrive articoli un po' stupidini come quello pubblicato oggi sul sindaco di Bari che non riesce a dormire, e più o meno alle due di notte si sfoga su Twitter e poi guarda caso a quell’ora anche Beppe Civati non riesce a pigliare sonno e allora i due si dicono che sono preoccupati per l’Italia e per la Lombardia e poi sempre alle due di notte e su Twitter i due parlano di tisane e di Monti, ecco, quando leggo articoli così (l’Unità spesso scrive articoli così) mi chiedo cos'è il giornalismo e di cosa il giornalismo deve essere fatto. Ne sentivamo proprio il bisogno di sapere cosa fa alle due di notte su Twitter Emiliano con Civati? È una notizia davvero importante? Perché spendere spazio e tempo per raccontare con tono semiserio una vicenda patetica e irrilevante come questa? Il giornalismo, al di là delle appartenenze politiche, non dovrebbe parlarci d'altro?

2 commenti:

  1. Evidentemente - lo dico con voluto cinismo - non avevano niente di meglio da pubblicare. O meglio, quando un giornalista scrive - secondo la mia personale opinione - ha delle intenzioni molto diverse da ciò che si aspettano i lettori, presumibilmente persone intelligenti. La ormai scarsa fiducia nel giornalismo attuale spinge a pensarne di tutte!
    L'intento è di far spostare l'attenzione da qualcosa che scotta troppo riguardo ai personaggi citati? Non dimentichiamo che Twitter è alla moda e scrivendo quella parola sull'articolo si vuole dimostrare che i politici sono all'avanguardia? O che soffrono per un paese ormai dissanguato?
    Io spero tanto che la maggior parte dei giornalisti siano indignati per ciò che sono (credo/spero) obbligati a scrivere. Siamo veramente arrivati ad un livello di "trash" insopportabile per l'umano.
    Molti articoli sono degli schiaffi alla dignità delle persone.

    Meno male che ci sono i "bloggisti" che disegnano un mondo diverso :o)

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  2. Temo che i giornalisti non siano affatto indignati. La maggioranza di loro è ignorante e pigra Cazzeggiare sui social network e utilizzare ciò che trovano per scrivere articoli di cui nessuno dotato di intelletto sente il bisogno è il massimo che molti di loro sanno fare.

    Mi scuso per il commento antipatico in un blog che apprezzo tantissimo pur avendolo scoperto solo da un paio di giorni.

    Tommaso

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)