sabato 17 dicembre 2011

il segnapagine del 17.XII.2011

dello Scorfano e del Disagiato

Paolo Giovine, La gara per le allodole: Registro un grande entusiasmo per la decisione di mettere all’asta le frequenze televisive, uno “schiaffo” a Berlusconi che mastica amaro per l’imboscata. Ora, che la gestione della vicenda sia stata scandalosa, con Romani pronto a rincarare la dose nel finale, pare evidente a tutti; peccato che nessuno vada a fondo chiarendo come stiano davvero le cose.
Slumberland, Per insegnare: Per insegnare bisogna essere preparati, molto – con una serie di conoscenze e curiosità accettabili, possibilmente, non solo nella propria materia (perché – al di là della paccottiglia pseudo-pedagogica – condizione necessaria, anche se di per sé non sufficiente, per trasmettere sapere e conoscenza è quella di averli digeriti, a propria volta, molto bene). 
Anskijeghino, Maratone: Stavo pensando, per l’ennesima volta, a che culo pazzesco abbiamo  a vivere in un paese, nel quale evadi tasse per trecentosessantaquattro giorni l’anno, ma il trecentosessantacinquesimo puoi sentirti benissimo, facendo...
Gramellini, Forza e coraggio: La manovra colma di tasse che ha tanto deluso il «New York Times» ha un po’ depresso anche noi. L’avremmo voluta più coraggiosa e profonda: i due attributi che cambiano sempre una storia e talvolta la Storia. Cos’aveva e cos’ha da perdere, il professor Monti? Ancora per qualche settimana i partiti saranno ai suoi piedi...

1 commento:

  1. Perchè abbiamo questo IMMENSO debito pubblico?????
    Perchè oltre ad avere uno Stato ingordo e gestito da gentaglia senza scrupoli ... ABBIAMO DA CAMPARE ALLA GRANDE IL VATICANO!!!!!
    Quindi campiamo "ALLA GRANDE" DUE STATI ...NON UNO SOLO: conclusione ... questo non è piu' un paese ... E' UN VUOTO A PERDERE!!!!!!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)