ilNichilista, Paolo Villaggio non è morto e l'Ansa non c'entra: Da qualche ora circola in rete la bufala della morte di Paolo Villaggio. L’attore, fortunatamente, è vivo e vegeto. (...) Tuttavia c’è un elemento di originalità, in questa vicenda: la convinzione, molto diffusa sui social media e non solo, che la colpa della bufala sia da attribuire a un lancio, poi corretto, dell’agenzia Ansa.
Filippo Facci, Di cosa stiamo parlando?: La verità è che non dovrebbe esserci problema ad approvare un emendamento semplice semplice, più volte proposto in passato: esenzioni come quella dall’Ici dovrebbero essere riservate esclusivamente a luoghi come chiese, santuari, sedi di diocesi, parrocchie, biblioteche e centri di accoglienza.
Distanti saluti, Ipotizziamo il caso inverso: È successa la cosa peggiore che possa succedere in un Paese civile. Il linciaggio. Un campo rom dato alle fiamme. La vendetta collettiva e biologica – per nascita. I migliori di noi s’indignano, che altro si può fare? I peggiori, invece, pensano – quante volte l’ho sentito dire – che però anche loro delle volte se la cercano. Tutto lì. Ma ipotizziamo il caso inverso...
Nonunacosaseria, Il linciaggio e l'aggravante: Di cosa siamo indignati? Soltanto del fatto che c’è stata una rivolta contro persone innocenti, casualmente rom, o anche perché la gente pretende di farsi giustizia da sé, come nel far west? L’episodio sarebbe stato grave pure se lo stupro fosse realmente avvenuto e se l’accusato fosse stato un torinese stanziale da sette generazioni
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)