Sono le parole che aprono le strade, quasi sempre: perché sono le parole a dare forma al pensiero e, pertanto, anche a dargli direzione. E sono le figure retoriche, anche, ad aiutare le parole in questo difficile mestiere di aprirsi le strade tra i pensieri e modellarli: le metafore, i polisindeti, le litoti. Le litoti, per esempio: quando il nostro capo ci dice che il nostro lavoro era «non male», noi sappiamo che «va bene» ma che lui ha pensato anche potesse andare «male»; e quando un nostro amico ci dice che la nostra ragazza «non è brutta», ecco, un po’ ci offendiamo.
Sono le parole ad aprire le strade e a dare forma al pensiero, è così. Io, per esempio, mi immagino che settantacinque anni fa, più o meno, ci sarà stato qualcuno, in Germania, che avrà pronunciato per la prima volta l’espressione «soluzione finale», o qualcosa del genere. Gli altri, presenti con lui, saranno inorriditi. Poi saranno tornati a casa e avranno cominciato a pensare. Perché le parole aprono strade nuove tra i pensieri, determinano i pensieri, sanno costruire e immaginare nuovi pensieri.
Ed ecco perché tra «sparare adesso» e «non sparare, almeno per ora» non passa una grande differenza: le parole sono quelle, soprattutto il verbo è quello. E quindi, io già lo so, entro dieci anni spareremo ai migranti tunisini e libici e africani, sulle loro barche; li terremo lontani così e ci sembrerà normale. Le parole stanno dando forma ai pensieri e qualcuno già le pronuncia. Spareremo, vedrete. Spareremo e uccideremo e non ci stupiremo di farlo: sono pronto fin da ora ad accettare le vostre scommesse.
oh, be'; io l'ho già scritto sul blog.
RispondiEliminaLo so che lo hai già scritto: è ben da lì che non ho più smesso di pensarci.
RispondiEliminaSparare? Ma l'abbiam già fatto, ritardando i soccorsi, eludendo gli impegni, nascondendo gli eventi. Poi arriva un cretino, che dice ciò che ha detto, e noi ci stupiamo? La banalità del male, ricordate?
RispondiEliminaMa 'nfatti, gentile Alan: sparare sarà soltanto il 31, dacché è stato ampiamente fatto il 30.
RispondiElimina(chissà se Lei ha notato, nel post di stamane, un tic verbale da lei volontariamente preso a prestito...)
Sulla soluzione finale e la banalità del male consiglio l'ottimo "Cuonspiracy-Soluzione finale": un film.documento sulla COnferenza di Wansee nella quale si decise, appunto, il destiono degli ebrei europei.
RispondiEliminaGrazie del consiglio.
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