Qualche giorno fa, e comunque prima della partita Brescia Bologna di sabato, mi sono ritrovato davanti ad alcune dichiarazioni dell’allenatore del Brescia Giuseppe Iachini e tra queste che la sua squadra, e se permettete la mia, “non ha niente da perdere ma tutto da guadagnare”. Ci risiamo, ho pensato. Già, perché il Brescia, per chi non lo sapesse, ha un piede nella fossa, essendo una delle squadre che molto probabilmente retrocederanno. Quando ho letto questa sua affermazione mi è venuta in mente un’altra sua brutta frase di febbraio, quando il Brescia si preparava a una sfida con il Lecce: “Non è una partita decisiva. Sfida importante, tutto qua”. Anche allora rimasi perplesso.
Il Brescia sta disputando un brutto campionato e solo perché sono di parte mi va di dire che forse meriterebbe qualche punto in più rispetto a quelli che ha. Sta di fatto che siamo penultimi, che per l’ennesima volta si soffre e sta di fatto che il sogno non solo di disputare un brillante campionato di serie A ma anche di raggiungere una zona coppa qualsiasi rimane tale. Sta di fatto tutte queste cose, insomma, e io ormai non ci faccio più caso, come non faccio più caso alla cicatrice che ho sul polso o alle macchiette rosse che mi escono sulla schiena con i primi sudori primaverili. Però, come dicevo, non sopporto questo “non abbiamo nulla da perdere” e “non è una partita decisiva”. No, non posso accettare la rilassatezza mentre stiamo in bassa classifica, non posso tollerare questa mentalità da perdenti. Sono tutte partite decisive e abbiamo tutto da perdere, porcocane.
Dopo aver letto le parole di Iachini mi sono alzato dal divano per dare un’occhiata a questo blog e ho letto un bel post dello Scorfano e un bel commento a un mio post e un bel post di uno di voi, poi ho letto che per la sera era confermato un bicchiere di birra con un amico disagiato come me e poi ho guardato i libri e i dischi che stanno sulle mensole piegate e in ultimo ho guardato l’orologio che mi diceva che era ora di andare a lavorare. Tutte cose che capitano ogni giorno, senza variazione, senza alcuna iniezione di entusiasmo.
E allora ho pensato che questo frequentare tutti voi e l’amico e lo Scorfano e i libri e i dischi è la vita di chi da sempre dice “Non è importante” o “Non è decisivo”. Ho pensato che forse tifare una squadra che sta costantemente in serie B o in serie A ma in bassa classifica, mi ha addestrato a una vita per nulla eccitante, lontano dalla ricerca dei colpi di scena, delle emozioni, degli aperitivi in abito elegante, dei riflettori e degli applausi. Non importa, il successo, non è decisivo. Meglio voi, forse. Meglio lo Scorfano e il nostro blog che ogni giorno è, come dice Giovanni Giudici, sempre un lieve ricominciare. Meglio starsene tranquillamente amareggiati, forse.
Poi con il Bologna il Brescia ha vinto, ma questa è un'altra storia.
Se ho capito bene, se tu non frequentassi me saresti uno da alta classifica, insomma... ;)
RispondiEliminaSe fossi uno da alta classifica non frequenterei te.
RispondiEliminaQui non ci si annoia mai, si passa da Iachini a Dante ai Sigur Ros in totale nonchalance.
RispondiEliminaFuturisti siamo.
RispondiElimina@Sempreunpo'
RispondiEliminaSuvvia, bando alla tristezza: l'anno prossimo la tua squadra potrà competere per l'ammissione alla Mitropa Cup :-)