martedì 23 agosto 2011

Carta di caramella

del Disagiato

Sostiene Federico che Matteo Renzi non è un cattivo sindaco ma che però c’è qualcosa che non gli quadra. Ma andiamo con ordine.

Federico, che anche da qui ringrazio per l’estrema gentilezza, mi ha ospitato per qualche giorno a casa sua, che sta a due passi dal centro di Firenze. L’estrema gentilezza sta nell’avermi concesso un letto, nell’avermi portato in montagna (Camaldoli, distante dall'afa) e al mare (una deliziosa spiaggia della Maremma, nell'afa), nell’avermi dato da mangiare, nell’avermi sopportato e nell’avermi illustrato tutte quelle cose che fanno bella Firenze. Camminando nel caldo feroce di questi giorni, attaccato a un palo, abbiamo incontrato questo adesivo (lo so, sono un pessimo fotografo):

Io ho sorriso, Federico mi ha guardato sorridere (e fare questa fotografia) e poi, già che c'eravamo, abbiamo parlato del sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Sostiene Federico che Matteo Renzi non è un cattivo sindaco, ma che però c’è qualcosa che non gli quadra. “È una carta di caramella”, mi ha detto Federico e io non comprendendo del tutto la sua espressione gli ho chiesto cosa intendesse. “Intendo dire che è un uomo molto bravo nella comunicazione ma che in sostanza non ha ancora fatto molto”. “Beh, ha pedonalizzato l’area del Duomo”, ho ribattuto e Federico mi ha risposto “Sì, è vero, però per il resto è carta di caramella”. Carta di caramella, cioè tutto fumo e niente arrosto, cioè, come dice Federico stesso, “molto bravo nella comunicazione”.

Perché la comunicazione ha bisogno di chiarezza, ho pensato io ad alta voce, ma anche di fatti concreti. Perché la comunicazione, alla lunga, senza alcun movimento dell’amministrazione, diventa narrazione e la narrazione poi non è più politica ma qualcosa di diverso che, sempre alla lunga, tedia il cittadino. Però Federico, che è uno che non lascia i discorsi in sospeso, ha aggiunto: “Renzi non è che non fa. Il fatto è che Renzi fa delle cose che tutto sommato non migliorano la città. Adesso ti faccio vedere una cosa”. Entrati in Piazza della Signoria, davanti a Palazzo Vecchio, Federico mi mostra un erogatore di acqua frizzante e naturale:


Non male, ho pensato. E in effetti davanti all’erogatore un consistente gruppetto di turisti si mordeva le caviglie per riempirsi bottigliette e bicchieri. Acqua per combattere il caldo mostruoso che in quell’istante ci faceva vittime. Acqua naturale e acqua frizzante. Embè, questa è una cosa non di certo rivoluzionaria ma sicuramente comoda, ho detto a Federico. E dicendo questa cosa mi sono ricordato “degli interventi chirurgici” di Matteo Renzi.

A pagina 47 della mia guida Lonely Planet (collana Incontri) sotto una fotografia del sindaco che si prende tutta una pagina, alla domanda un po’ scemotta (immagino dell’autore della guida Robert Landon) “La filosofia della sua amministrazione?”, Matteo Renzi risponde con queste parole: “Dobbiamo preservare Firenze e al contempo operare interventi chirurgici che migliorino il modo di vivere la città, per i residenti come per i visitatori. Firenze è Firenze, e dobbiamo tutelarne il passato. Ma dobbiamo anche inventare una nuova storia per il XXI secolo”. Non sono belle parole, queste? La fontanella davanti a Palazzo Vecchio non è forse un intervento chirurgico che migliora il modo di vivere della città? Anzi, pardon, il modo di vivere la città? Perché una città, fino a prova contraria, si può vivere in più modi. Allora, dove sta la carta di caramella? Dov’è il fumo abbondante a discapito dell’arrosto?

Sostiene Federico che quel chiosco adibito ad erogatore dell’acqua non è una cosa malvagia però l’acqua c’era già. Infatti Federico mi mostra, attaccato al palazzo e dietro all’erogatore nuovo, una comune ma bella fontanella (come quelle di una volta). Mi mordo le mani per non averla fotografata, scusate ancora, ma la fontanella è più o meno come quella della foto ( ma molto più bella).

“Ecco, l’acqua c’era anche prima. Renzi ha celebrato in pompa magna (a giugno) un erogatore di acqua, ma una fontanella c’era anche prima. Questo significa essere bravi a comunicare”, mi ha detto a grandi linee Federico. Carta di caramella, appunto. E in effetti, apprendo solo ora, due mesi fa il sindaco ha tagliato il nastro, ha bevuto un sorso di acqua e ha sottolineato che “La sintesi è che qui c’è un luogo nel quale i turisti possono avere intanto un segno di accoglienza. Anziché andare a prendere a tre euro a bottiglietta l'acqua (non è vero, vi assicuro che la bottiglietta costa un euro e la bottiglia più grande due euro), hanno l’occasione di fermarsi a prendere gratuitamente un bicchiere di acqua naturale o gassata (…) Lo stiamo facendo in tutta la città per la distribuzione gratuita di acqua pubblica…spero di vedere le famiglie fare la coda per prendere acqua”. Dopo questo intervento, Matteo Renzi passa la parola a Erasmo d’Angelis, presidente di Publiacqua, che dice che non bisogna vedere pregiudizi verso l’aqua del nostro acquedotto, che il nostro acquedotto fluviale è tra i più importanti d’europa, che bisogna risparmiare in un momento di crisi e quindi bisogna smetterla di comprare acqua in bottiglia, più sobrietà, meno inquinamento, meno smog per i trasporti. Queste le parole, ma poi arriva il cuore della questione.

Quando Renzi riprende la parola per i giornalisti dice che “i turisti sono spesso considerati polli da spennare. Anzichè spendere tre euro per una bottiglietta di acqua i turisti possono farsi una bevuta di acqua naturale e gassata gratis”. E allora, questa cosa dei polli da spennare, che è una formula che inquieta quasi sempre e che funziona sempre, mi ha fatto pensare (per davvero questa volta) alla fontanella dietro all’ erogatore e alla “carta di caramella” di Federico. Se prima consideravo la lamentela di Federico un dettaglio, un voler rompere le balle, adesso, dopo aver sentito questa cosa dei “polli da spennare", penso che Federico un po’ di ragione ce l’ha. Anzi, facciamo che ha ragione.

Allora la comunicazione è questa cosa qui? Nascondere una fontana e mostrane una più grande? “L’intervento chirurgico” cos’è, in realtà? Come si inventa una nuova storia per l'Italia? E, più che altro, cosa significa inventare una nuova storia? O forse siamo io e Federico che, complice il caldo, siamo nostalgici delle vecchie fontanelle e che, sempre per colpa del caldo, vediamo il marcio dappertutto? 


19 commenti:

  1. Sono stata a Corchiano (VT) domenica. Anche lì nella piazza c'è la struttura per l'acqua del sindaco, naturale o gassata, e dietro una vecchia fontanella (giuro! ho le foto che metterò nel prossimo post, ma non ti ho copiato!). Prima di scrivere il post volevo informarmi appunto per cercare di capire qual è la differenza fra l'acqua della macchina (che lì si paga 5 cent, credo al litro)e quella della fontanella, cosa su cui mi faceva giustamente riflettere, visto che sono parecchio citrulla, mio marito. Boh! Ci sarà davvero del marcio? E' solo comunicazione? Sarebbe davvero sconfortante (penso a Corchiano, comune virtuoso, più che a Renzi, da cui mi aspetto molto poco di buono, ma sarò prevenuta senz'altro).

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    1. su corchiano comune virtuso.......ci penserei un attimo infatti:


      Se tutti i comuni sono a 5 stelle come Corchiano (il paese dei fratelli Grimm, per la quantità di favole che si raccontano), allora siamo proprio sulla strada giusta..........

      Infatti in questo ridente paese delle buone pratiche,
      si abbandonano al loro destino quando non si deturpano tutte le testimonianze archeologiche; non è presente un depuratore (anche se lautamente pagato dai cittadini); si disseminano sul terrono quantità incredibili di diserbanti e pesticidi; sono presenti oltre 1200 pozzi con uno spreco di acqua inaudito; è una tra le zone con più alta percentuale di matali di cancro d'italia; nel centro storico le case cadono come birilli; e ciliegina sulla torta....l'acqua ha altissimi livelli di arsenico......

      se poi non bastasse, gli scarichi della zona industriale sono lasciati al proprio destino......

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  2. Ciao.
    Sono abbastanza concorde sul giudizio relativo a Renzi, ma credo che abbiate preso l'esempio sbagliato. Fontanella come quella, che distribuiscono acqua filtrata, vengono installate sempre più spesso in ogni città d'Italia per invogliare i cittadini, grazie al sapore migliore e, dove disponibile, alla disponibilità di quella frizzante, a consumare acqua dell'acquedotto invece di quella in bottiglia. Quali siano i vantaggi non sto a dirlo, ma non ha nulla a che vedere col fatto che le fontanelle ci fossero.

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  3. L'acqua è quella dell'acquedotto, come dice il presidente di Publiacqua. Ma quello che mi ha colpito del discorso di Renzi è la propaganda incentrata sulla gratuità e sullo "spennare" i turisti: i turisti e i cittadini avevano o potevano avere acqua dell'acquedotto, e gratis, anche prima dell'installazione di un erogatore più funzionale

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  4. @Juda
    Stiamo discolpando Renzi con la colpa. Renzi mette erogatori perchè è giusto che metta erogatori. Come ho detto sopra, Renzi dovrebbe dire che l'amministrazione ha deciso si spendere soldi per sostituire fontanelle e non per introdurre (finalmente, come dice Renzi) fontanelle. I vantaggi sono di immagine.

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  5. Renzi suscita molte reazioni risentite. Sarà antipatico, non so. Raramente sono in disaccordo con lui (giusto qualche volta), lo seguo su facebook e non mi sembra che sia tutta "immagine".

    Tanto per rimanere al post (Disagiato, stavolta ti critico): ti sei impiccato alle fontanelle e non ti è venuto in mente che in Italia pedonalizzare un'area del centro è un evento storico...

    Poi, in Italia siamo raffinatissimi maestri di benaltrismo...

    uqbal

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  6. Nel Lazio c'è un problema di arsenico nell'acqua e molti comuni si stanno dotando di fontanelle "leggere" che permettano ai cittadini di usare acqua dell'acquedotto, e non acquistare acqua in bottiglia. Corchiano si è invece dotata di un dearsenificatore, il che dovrebbe significare che l'acqua dai rubinetti è sicura. Gli erogatori a 5 cent il litro e mezzo erogano forse acqua più buona, oltre che frizzante, di quella del rubinetto. Ricordo che l'acqua delle fontanelle di Firenze era di pessimo sapore. Forse quella degli erogatori è piu buona, oltre che fresca e frizzante. Diamo a Renzi quel che è di Renzi?

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  7. cito uqbal "lo seguo su facebook" e sospiro. Si può sospirare su questo blog?
    variabile

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  8. Il sospiro è il principale movente di questo blog ;)

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  9. Mmm e i soldi per costruire l'erogatore chi li mette? E soprattutto: a chi vanno?

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  10. Sicuro che i polli siano i turisti? ...A volte mi chiedo se si possa spennare ancora un pollo già spennato. Forse Renzi ci riesce.

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  11. Potrebbe essere una cosa di "marketing"?
    Voglio dire, la gente mica è obbligata a prendere l'acqua dai distributori, no? Sono ben liberi di prendere anche quelle delle fontanelle (senza aprire una discussione su quale sia migliore).
    E' questione di scelta, secondo me... O sbaglio?

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  12. @Marcoverga
    La fontanella, anzi, le fontanelle sono state chiuse e fasciate. Sono state, appunto, sostituite.

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  13. Potevi dirmelo che andavate a Camaldoli, così vi avrei ospitato a bere un bicchier d'acqua :)

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  14. Ti ringrazio per il pensiero, intanto. Facciamo un'altra volta, dai ;)

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  15. in realtà le fontanelle preesistenti erano già chiuse, prima dell'intervento di Renzi. La maggioranza di esse era non funzionante già da anni. e l'acqua che esce dalle fontanelle nuove non è la stessa che esce dal rubinetto a casa, è sempre dell'acquedotto, ma è ulteriormente filtrata per migliorarne il sapore. ne esistono diverse, anche in periferia. I miei nonni per esempio vanno da tempo a rifornirsi di acqua ad una che si trova a Villa Vogel (periferia, per chi non è della zona)

    Chiara

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  16. Parlo (purtroppo) da fiorentino acquisito che pratica regolarmente il centro.
    Le fontane, quella alle spalle del "fontanello" di Renzi in piazza della Signoria e quella in piazza Pitti, sono sempre state funzionanti, con tanto di rubinetto di chiusura automatico per evitare gli sprechi. In effetti funzionano anche adesso,sono semplicemente fasciate con un nastro della polizia municipale.
    Sulla filtratura non so, do ancora per scontato che l'acqua erogata normalmente sia potabile e in caso contrario mi aspetterei un cartello o in casi estremi un'epatite.
    Insomma, anche a me 'sta cosa delle fonti contro la sodomia del turista sa un po'di scoperta dell'acqua fresca.
    Sulla pedonalizzazione sono con il sindaco. Ha avuto il merito di andare contro la potentissima lobby dei culi pensanti.
    E per oggi sono riuscito ad utilizzare "lobby".

    variabile

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  17. Mi piace completare: le fontane sono di nuovo in funzione. Non se se sia stato pubblicato un evento su facebook.
    variabile

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)