Minimo corollario a proposito della geniale idea del nostro geniale governo di non calcolare gli anni dell'università e del servizio militare tra quelli validi per il conteggio dell'età pensionabile: molti insegnanti (ne conosco personalmente più di uno) dovranno rimandare il loro pensionamento di qualche anno; li ho sentiti stamattina e sono giustamente incavolatissimi.
Ma la pessima notizia non è solo per loro: anche le giovani generazioni, che già da molti anni aspettano un posto libero nella scuola pubblica, dovranno rassegnarsi ad aspettare qualche anno di più, tre io quattro o cinque. Forse avranno quarant'anni quando riusciranno a ottenere la prima supplenza annuale. Non potranno nemmeno contribuire all'agognatissimo ringiovanimento della vecchia (vecchissima) italica classe docente: quando toccherà a loro, saranno già anziani.
In tutto questo (l'anzianità della classe docente, così come della classe lavorativa italica tutta) c'è un perturbante senso di continuità.
RispondiEliminaNella mia scuola una collega è entrata in ruolo nel 2008 dopo aver vinto il concorso nel 1985. Il bello è che si considerava "vincitrice di concorso", senza conoscere la differenza tra idonei e vincitori di posto. Il bello è che insegna italiano. Il bello è che il nostro paese glielo permette. Il bello è che quasi nessuno lo sa.
Il bello, gentile 'povna, è che siamo in mezzo a tutto questo fango e che non ce ne libereremo più. Il bello...
RispondiEliminaA lavorare, ragazzi!
RispondiEliminaI Cinesi non vi hanno insegnato niente?
;)
(Scherzo, eh)
Ah, vi ho segnalati come uno dei blog da votare ai Macchianera Blog Awards.
Io ringrazio tanto.
RispondiEliminavedi, cinque o sei anni di lavoro in più, (si può anche leggere "cinque o sei anni di ritardo dello stato nel restituirci i contributi versati"), questo sì che si chiama "rispettare i patti".
RispondiEliminanoi non saremo mai vecchi!
variabile
E ringrazio assai anch'io (benché sia un voto perso, secondo me)
RispondiEliminaNon ce ne libereremo più perché ci sguazziamo da trent'anni e più, purtroppo, ed è sempre peggio. E, come ti dicevo parlando delle scienze utili/inutili, secondo me l'educazione è sotto attacco, ma anche noi (in senso lato) di errori ne abbiamo fatto e ne facciamo a manciate. Tuttora.
RispondiEliminaps. come vedi non sono gentile, solo incazzata! ;-)
Sei gentile anche se incazzata, gentile 'povna.
RispondiEliminaIo sono d'accordo con te: anzi, avrei voglia che un giorno ci si mettesse in quattro o cinque di noi a dire (e scrivere nero su bianco) quali sono gli errori che abbiamo fatto e ripetuto in questi anni. Per vedere se almeno su quelli siamo d'accordo e se dalla consapevolezza di quelli si può provare a ripartire.
Sai che ci penso anche io da parecchio oramai? Anche perché (e da quanto e come scrivi penso tu sia d'accordo) è tempo di passare dall'incazzatura punto all'incazzatura fruttuosa, altrimenti poi la differenza non è tanta...
RispondiEliminaSi potrebbe provare a cominciare con un gioco/contest, o qualcosa di simile. E vedere che cosa ne viene fuori e se da quello nascono i presupposti per un forum un po' più corposo.
Magari cominciamo a scriverne ognuno qualcosa, anche solo una bozza o un tentativo, anche solo di getto. Poi cominciamo a confrontare e a litigare (altrimenti non c'è troppo gusto).
RispondiEliminaL'idea che mi era venuta mentre mi leggevo era un contest con pubblicazione nello stesso arco di tempo (breve ma con preavviso ampio) in cui chiedere di intervenire sia (e in questa prima fase forse solo o soprattutto) a blog.prof sia a persone interessate ma competenti in qualche parte (ovviamente alunni e genitori che abbiano preso parte attiva alla vita della scuola). Il gioco dovrebbe essere duplice, cioè: ciascuno si impegna a prendere una parte della scuola che secondo lui non va, a decostruirlo e a ricostruirlo con una soluzione vera. (Faccio un esempio terra terra: assenze, ritardi e faccio-i-cazzi-miei-a-scuola: istituzione e valore legale del cartellino). Non valgono post solo destruens ma nemmeno solo costruens. Non valgono post che siano difesa di categoria. Che ne dici?
RispondiEliminaMi pare una buona idea; non so quanto sarà possibile evitare le difese di categoria...
RispondiEliminaTra oggi e domani ti scrivo su gmail.
RispondiEliminaPotrei sapere qualcosa di più di questo gioco? Mi sembra molto intrigante...
RispondiEliminaUqbal
Io ora sto giocando sulle supplenze-ore buche :-)
RispondiEliminaVa bene?
Tanto per aggiungere un po' di sale: questa idonea dell'85 (io facevo la seconda elementare...) probabilmente aveva un altro lavoro che ha lasciato per prendersi questo comodo ruolo. Fantastico...
RispondiEliminaUqbal
No, questa idonea dell'85 ha sempre fatto la "precaria" (doverosamente tra virgolette) ed è entrata tramite quell'obbrobrio che è stato, ed è, il doppio canale. Semplicemente, era arrivata milionesima al concorso, era solo idonea e in qualsiasi altro settore del pubblico avrebbe semplicemente dovuto ripetere le procedure di reclutamento dopo i canonici 3 anni. Ma... forse non tutti sanno che (come direbbe la settimana enigmistica)... a scuola, in Italia, le graduatorie dei concorsi NON scadono.
RispondiEliminaAssai carina l'idea di 'povna; iniziate, su, così ci incoraggiamo.
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