mercoledì 10 agosto 2011

Il panico

del Disagiato

La canzone degli Smiths, Panic, che comincia così, Panic on the streets of London, Panic on the streets of Birmingham, e che ultimamente qualcuno, Sofri ad esempio, ha citato non troppo seriamente riferendosi ai fatti inglesi di questi giorni, in verità non ha nulla a che vedere con un'idea di ribellione o collasso sociale. Messi su carta, conditi con un po’ di silenzio, questi versi fanno di certo impressione: Panico per le strade di Londra e panico per le strade di Birmingham. Solo che, ripeto, la canzone non ha niente a che fare con i movimenti giovanili, le sommosse, gli incendi, le proteste e certe classi sociali in difficoltà. Morrissey, in questa canzone del 1987, se la prese con il Dj Steve Wright, che subito dopo aver annunciato la tragedia di Chernobyl, annunciò l’uscita del nuovo singolo degli Wham!, I’m your man.

Il panico è tutto interiore, insomma. Ci si arrabbia per una stupida canzonetta, per la superficialità di certi dj e per un genere musicale, la disco music, che il cantante reputava squallido. E il fatto, caspita, è che Morrissey anche quando sembra voglia fare la rivoluzione, invece si sta lamentando che nessuno gli vuole bene o che la vita, la sua vita vista da una camera da letto, non ha l'appiglio giusto. A un certo punto della canzone, Morrissey dice: Because the music that they constantly play it says no nothing to me about my life, hang the blessed dj. La musica che mettono non dice niente della mia vita, impiccate il dj, fate qualcosa. Questo ci sta dicendo il cantante. Con le canzoni degli Smiths si finisce sempre qui, a dire questa cosa e cioè che nessuno mi vuole bene e che ho bisogno di carezze.

6 commenti:

  1. E' vero! Come le giri e le rigiri ci troverai sempre un deficit d'amore nell'infanzia/ adolescenza...però sono pezzi bellissimi, io li adoro. That november...spawned a monster in the shape of a child....

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  2. Si potrebbe dire qualcosa di analogo sui Clash, ripetutamente citati in questi giorni. Le pistole di Brixton e Londra che brucia o Londra che annega. Perché scomodare Joe Strummer per alcune razzie di smartphone? Sì, c'è il richiamo a Londra nel titolo. Ah bè.

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  3. "Alcune razzie di smartphone".
    Solito qualunquismo borghese.

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  4. @rigorosamenterosso
    Sono canzoni bellissime, hai ragione.

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  5. E' per questo che ti piace tanto, no?

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)