sabato 27 agosto 2011

Mentre si pranza

del Disagiato

Vi avviso che quello che sto per fare è un breve discorsetto da autobus, senza alcun riferimento preciso e senza fare nomi. Insomma, mentre mangiavo, poco fa, mi è capitato di guardare un programma RAI in cui una bella ragazza vestita da zoccola spiegava con visibile incompetenza (leggeva con titubanza un cartello, era ovvio) agli inesperti come me le simmetrie e i contenuti di una pala d’altare che stava dentro una chiesa di un paesello del sud Italia. Rimanendo un po’ sbigottito per l’incompetenza di quella signorina e per il vestito per nulla adatto a un luogo sacro (qui non conta nulla l’essere religiosi o meno, ma conta il buon gusto) ho pensato immediatamente una cosa orrenda: “L’Italia fa schifo. Questa chissà a chi l’ha data per essere lì a parlarmi”. Ecco, mi sono scoperto un mostro, un maschilista, un individuo capace ad andare solamente dal punto A al punto B. Mi sono scoperto gretto e superficiale. Perché le cose sono assai più complicate, magari. Perché magari quella lì vestita da zoccola non l’ha data a nessuno e il suo posto è meritato (anche se almeno poteva protestare per il vestito inadatto).

Poi, però, ho posato la forchetta, mi sono alzato da tavola, ho aperto un cassetto di un mobile e ho cercato in un pacchetto di fogli il bollettino postale con cui ho pagato il canone televisivo. Quando l’ho trovato ho letto la cifra di cento e qualcosa euro. E ho pure letto la cifra, bassa, della mora. E allora, solo a quel punto, mi sono sentito preso in giro. Anzi, preso per il culo. Per una questione di soldi.

3 commenti:

  1. `la cifra bassa, della mora.`
    che parlando di zoccole..
    variabile (gretto e superficiale pure lui)

    RispondiElimina
  2. E' sempre e solo una questione di soldi, per te ma probabilmente soprattutto per la bella ragazza vestita da zoccola.

    RispondiElimina

(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)