sabato 13 agosto 2011

Poi viene il vino


Ren Cenere lavora in un ristorante (il suo ristorante) e qualche sera fa, davanti ad alcuni aneddoti e a un paio (?) di bottiglie, gli ho chiesto chiaro e tondo di farci un regalo: "Perché non scrivi qualcosa per il nostro blog? Qualcosa sulla ragnatela, o dintorni, nella quale bene o male ti sei impigliato". E siccome lui ha l'animo buono, ha visto bene di farcelo, questo regalo. Che ora pubblichiamo con tanto di ringraziamento.

Ho un ristorante e ci lavoro, ma questo poco ci importa.
Mettiamo una sera qualsiasi, in cui la migliore donna della vostra vita venga a prendervi all’ora di chiusura per ricordarvi di quanto eravate, e forse siete, tuttora innamorati di lei: e voi le chiedete di uscire a bere. Siamo stupidamente abituati alle ridicole descrizioni che i cosiddetti sommelier fanno dei vini bevuti, ma io che non sono professionale, ma solo appassionato, vorrei farvi una breve descrizione di cosa voglia dire il vino giusto al momento giusto. Lei è di fronte a voi, stupenda e disponibile, e l’eternità del passato vi schiaccia le intenzioni come la pressione della Fossa delle Marianne. Percorrete il suo corpo come un continente da esplorare, ma siete senza mezzi per la sopravvivenza, con un orso alle spalle e il ruggito di un enorme cascata d’intenzione che vi squassa lo stomaco. 

Decidete di aprire, così a intuito senza pensarci su troppo, uno dei migliori vini che avete in cantina, un Sancerre del 2006 del miglior produttore che quella terra abbia messo a disposizione del mondo. I suoi occhi sono l’eco dell’innamoramento, i suo gesti dipingono i segni dell’antica fiamma, siete arresi ma nello stesso tempo coscienti, convinti che quella è la sera giusta, nel momento giusto, nella vita giusta, nell’eternità giusta, perché tutto si riduce allora al momento giusto nella giusta declinazione eterna. Poi viene il vino. 


I profumi ricordano l’infanzia, il cedro, la merenda al mare, il sole alle finestre, la fatica prima delle risate, ancora gli agrumi pregni di sole, poi le arnie e le api, la paura, il sottinteso, l’amore, la curiosità, l’Amore, le ferite da corsa e ancora L’AMORE. L’amore sotto il sole. Sentite il profumo del sole. Arriva quindi la resa. Si manifesta nelle sue piccole accuse, che voi dovreste in qualche modo metabolizzare ma, immersi come siete nella pressione più assurda degli oceani, accogliete come echi distorti di voci lontane che vi parlano di cose buone. 

Lei dichiara apertamente in piccole frasi al piombo di essere l’unica persona ad avervi visto veramente, dico visto con occhi buoni per vedere, e ci azzecca in ogni sfumatura, fino a sentirvi improvvisamente nudi, nudi quanto non lo siete mai stati prima. A quel punto la sete vi starà divorando, e accoglierete il bicchiere che tenete tra le mani come una benedizione. 

Il miracolo in questo momento sarà accecante. Al primo sorso, sul vostro palato, affreschi di quella che deve essere la pasticceria in paradiso, con esplosioni di buono e infinito, declinato in crema di limone e crema pasticcera, acqua pura e torte monoporzione sulla riva, quando l’ombra vi crea un giaciglio perfetto per l’estasi e tutta la geometria del mondo sembra disegnare su di voi l’area cosmica della felicità eterna. 

Sarete illusi allora, come io sono stato illuso, e vi auguro col cuore infranto l’illusione a sua volta d’una illusione infinita, che l’essenza del paradiso del bicchiere sia l’essenza del suo bacio o della sua memoria, che la notte sia infinita per voi, per ricordare a lungo del sapore gustato, e per poter raccontare a chiunque di non poter raccontare quella notte, perché in quella notte, nella mia notte, tutto è stato delizioso, Monica e il vino, e proteggerò l’enigma a vita come un codice senza crittografia, perché con la resa al delizioso dalla vostra parte, ogni vino potrà essere perfetto e portatore di bene, e non c’è certezza nel mondo, se non la certezza che la sorpresa, quando viene bevuta, avvicina al cielo e alla felicità.


1 commento:

  1. Finalmente un bicchiere mezzo pieno in questo blog sempre un po' all'ultimo sorso...
    Grazie Ren Cenere per questo bel post, si sente tutta la tua passione(per il vino e per le donne) e tutta la tua sensibilita'.

    P.s.: voglio bere anch'io questo vino, che al primo sorso mi porta nella pasticceria del paradiso!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)