domenica 2 ottobre 2011

gli avanzi

di lo Scorfano

Secondo me è una questione di mesi, forse di settimane. Secondo me, ce ne liberiamo molto presto, e per fortuna. Secondo me (e secondo voci e analisi ben più autorevoli e fondate della mia), Berlusconi mollerà tra poco: costretto dai suoi stessi alleati, abbandonato dalle sue proprie forze, distrutto dal discredito internazionale più che da quello interno. Secondo me, tutto abbastanza bene, insomma (anche se poi non so cosa e come si potrà fare, per uscire dal guaio in cui ci siamo cacciati; e nemmeno so bene chi potrà farlo, se devo dirla tutta).

Però, sempre secondo me, tutto bene ma non benissimo, nel complesso. Perché resteranno le macerie, i detriti, gli scarti di lavorazione, la rumenta, gli avanzi dell'ignobile banchetto: ne saremo invasi. E si farà molto palese (più palese di quel che già è) uno dei più clamorosi torti del presidente Berlusconi, uno dei suoi errori più devastanti: per se stesso e per l'Italia tutta, purtroppo.     Ci resteranno i suoi uomini e le sue donne, insomma, i ministri e gli onorevoli che lui (non altri) ha portato in parlamento e alla guida del paese: sono loro le macerie, sono loro gli scarti di lavorazione del berlusconismo.

E quindi ci resteranno perlopiù personaggi incapaci e vanitosi, professionisti della lusinga e dell'adulazione, esecutori di ordini, manipolatori, faccendieri e approfittatori, incompetenti che si credono capaci perché qualcuno glielo ha fatto colpevolmente credere, ci resterà tutta la pochezza umana e politica da cui in questi anni Berlusconi ha voluto farsi accerchiare; gente che nel frattempo ha guadagnato posizioni di potere molto rilevanti, probabilmente decisive. Ci resteranno gli uomini e le donne (alcuni anche giovani, e quindi con una lunga carriera politica davanti) di cui Berlusconi si è circondato solo perché abilmente versati nel culto morboso del "capo", che lo stesso premier ha in questi anni morbosamente incitato e promosso.
 
Resteranno certi personaggi, alla guida del paese, che nemmeno se li avessimo sorteggiati a caso tra tutti gli abitanti di questa povera penisola avremmo ottenuto una piccola folla così degradata e degradante. E questa, tra le tante responsabilità dei governi Berlusconi degli ultimi dieci anni, è senz'altro una delle più gravi e imperdonabili. Anche perché, ho paura a dirlo, di questa gente e delle abitudini di questa gente non ci libereremo molto presto. Non è questione di mesi, ma di anni. Forse, ahimè, di decenni.

8 commenti:

  1. Caro Scorfano,
    condivido le tue stesse considerazioni... e temo che gli strascichi si avvertiranno non soltanto nelle persone della sua cerchia ma anche, in generale, nella popolazione, che ormai si è abituata a un certo modo di fare e che in questi anni ha perso senso critico, senso civico e memoria storica. Purtroppo, l'onnipresenza di Berlusconi in ogni ambito (politico, sociale, culturale, economico)lascerà profonde tracce in tutta la società...
    Ma spero che sia soltanto il mio pessimismo a farla così nera...
    Nonostante tutto, buona domenica!
    ohana

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  2. Serviranno oltre vent'anni per risistemare i danni fatti dal "miglior premier degli ultimi 150 anni", e' stato cosi' bravo che e' riuscito a portare al fallimento una nazione. Uno del genere, senza suggeritori, ne fa poca di strada e la fa male.

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  3. come ho scritto qualche mese fa. Ci sarà un voltagabbana incredibile, per legge del contrappasso Berlusconi verrà linciato mediaticamente (sta già succedendo) e la casta resterà tale, con altri pareri, con altre oppinioni, ma saranno sempre loro lì inchiodati.

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  4. In una parola resterà il berlusconismo, un modo di vedere la politica e il proprio ruolo nella società che sopravviverà al suo creatore. Questa sarà la peggiore eredità che l'italia dovrà sopportare dal dopoguerra e che sicuramente non potrà essere spazzata via prima di un ventennio, ma che se non altro potrà nuocere  meno al nostro paese a patto che riusciamo a sostituirgli pian pianino, con lenta determinazione, una nuova generazione di uomini pubblici veri, con il senso civico e la dignità di cui necessità una classe politica.

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  5. Non sono pienamente d'accordo. Credo si potrebbe rileggere il post sostituendo Berlusconi con Lega e il significato non verrebbe stravolto. Poi uno potrebbe considerare anche la Lega un prodotto di B. ma a questo punto si rischia la deriva reductio ad Berlusconem.

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  6. Il fatto e' che continuo purtroppo a credere che quella classe dirigente sia rappresentativa del paese. Non di tutto il paese, ma di una grande fetta si'. E che di conseguenza il problema sia di democrazia e di rappresentanza, piu' che di Berlusconi.

    Forse gli Ateniesi non avevano tanto torto, quando i rappresentanti alla Boulé li sceglievano per sorteggio.

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  7. Bersani lo dice da un anno, che è al tramonto, e a parte attirarsi addosso un appeal a metà (appunto) tra Laocoonte e Cassandra non è che abbia dimostrato (troppa) vision. Speriamo che tra poco inizi a dirlo pure Crozza, e inizieremo a crederci, chissà, persino noi.
    Quanto al resto, il danno peggiore fatto da Berlusconi all'Italia sarà quello di aver fatto credere a (quasi) tutti che, in bene o in male, dipendesse tutto da lui. Così cadrà, perché prima o poi il tempo vince, e gli italiani scopriranno che lo schifo è schifo uguale, e che una serie di mali (sociali, politici, economici, culturali) non dipendono (che strano!) da lui, ma da un modo di concepire la cosa pubblica e privata che (troppo spesso) è presentato come orgogliosamente italiano.

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  8. @Angelo: il sorteggio è una mia vecchia, mai abbandonata, teoria... Però io ho l'impressione che quella classe dirigente rappresenti soprattutto il peggio del nostro paese. Anche per come viene reclutata.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)