L'intervista rilasciata oggi, con le lacrime agli occhi, dal ministro Gelmini alla «Repubblica», lo ammetto, fa davvero tanta tenerezza. Tanto che, se si trattasse di una mia alunna, io l'avrei già perdonata, la ministra, e le avrei detto: «Vabbè, per questa volta vai a posto senza voto. Guarda però che è l'ultima volta che succede una cosa del genere...» Però il ministro Gelmini non è una mia alunna, anzi è il mio capo: il che, ovviamente, cambia parecchio le carte in tavola.
Resta la tenerezza, soltanto quella. Resta il tentativo imbarazzato, da parte del ministro, di non alienarsi ancora di più le simpatie degli studenti già scesi in piazza: «Nel tempo si è perso qualsiasi rapporto con loro, e mi dispiace»; o quello di rimediare all'epico errore dei neutrini e del tunnel, maldestro quasi quanto il comunicato originale: «So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, "il "tunnel tecnologico" dentro il quale sono viaggiati i neutrini» (davvero bastava quello? io avrei i miei dubbi...).
Resta, ed è una novità non da poco, figlia del recentissimo clima politico, l'esplicito invito a scaricare tutte le colpe dei «tagli» (finalmente ammessi) sul ministro Tremonti: «Credo abbia compreso [Tremonti] la centralità della scuola e pure sulla ricerca l'ho visto un poco più disponibile... (ride). Comunque il mio ministero non è più in grado di sopportare diminuzioni di finanziamenti...». E poi resta anche la mossa (non proprio elegantissima) per smarcarsi dal pasticcio immondo dei test per il concorso dei dirigenti scolastici: «La commissione che li ha prodotti non l'ho nominata io. Sono errori gravi, non mi capacito. Gli autori non saranno retribuiti e l'agenzia che li ha scelti sta valutando se chiedere i danni».
Ma più di tutto (ed è questa la cosa che fa davvero tenerezza), dell'intervista oggi rilasciata dal ministro Gelmini a «Repubblica», a me resta questa battuta, offerta come replica alla domanda sulle proteste degli studenti, domanda che diceva così: «"i ragazzi" chiedono un cambio globale, una nuova economia, la scuola come bene comune. Forse non amano le sue riforme scolastiche». E Mariastella Gelmini che risponde così: «Non mi avventuro in un ragionamento più grande di me...»
Ecco, insomma: davanti a un discorso sulla scuola pubblica come «bene comune» il nostro ministro della pubblica Istruzione non si avventura. Perché il ragionamento è più grande di lei. E, a parte la tenerezza, se fosse stata una mia alunna, avrei potuto solo dirle: «Dispiace anche a me, Mariastella, ma forse era il caso che tu te ne accorgessi tre anni fa. Ora è troppo tardi, anche solo per pensare di rimediare. Ora ti resta solo un brutto voto». E poi l'avrei guardata piangere inutilmente mentre usciva dall'aula.
Sìììì, falla piangere!! Infierisci!
RispondiEliminaA parte il mio sadismo professorale, sono d'accordo in toto, nel merito e nel tono.
Uqbal
Più che tenerezza in me ha suscitato imbarazzo, per lei e per noi Italiani... E anche rabbia. Pensavo:- Ma ci è o ci fa?- e, mi dispiace, in politica non ammetto perdono, in politica chi sbaglia, chi non ha i requisiti, chi non lavora bene deve soltanto assumersi le proprie responsabilità e farsi da parte per il bene comune e, in certi casi, anche per la propria faccia. Imbuchi quel tunnel e vada...
RispondiEliminaohana
Bellissimo post, concordo in pieno.
RispondiEliminaComunque, come ha già scritto qualcuno, è il frutto del suo nuovo staff comunicazione del ministro: intervista al giornale "nemico", toni concilianti con gli studenti, responsabilità rimpallate tutte agli altri.
RispondiEliminaMolti sentimenti suscita l'intervista, ma tenerezza proprio no, neanche un po'.
RispondiEliminaTu, prof., sei proprio troppo buono...
RispondiEliminaIo, cara Thu', ho imparato con gli anni e soprattutto con il mestiere, che essere cattivo con chi non capisce è inutile, se non dannoso.
RispondiEliminabon, ma un due meno meno, una tantum, no? ;)
RispondiEliminadietro la lavagna in ginochio sui ceci, visto che le piace tanto la scuola di una volta, grembiulino e maestro unico in primis...
RispondiEliminaIl sistema sta crollando, Scajola è pronto, i centristi pure con l'avallo della chiesa, la Gelmini vuole fare breccia nella parte meno intransigente del Pd. Per una nuova stagione tutta democristiana.
RispondiEliminaNo, una nuova stagione tutta democristiana no!
RispondiElimina(Però al Cern qualche tunnel c'è)
Per aumentare la sua credibilità potrebbe chiedere in prestito il cilicio alla Binetti.
RispondiElimina"Sono viaggiati"? Bah...ma siamo sicuri,prof?
RispondiEliminaSiamo sicuri che fa tenerezza, Astolfo.
RispondiEliminaLE SCIOCCHEZZUOLE DETTE DALLA GELMINI MI HANNO INCURIOSITO, NON ESSENDO UNA STUDENTE E NON ESSENDO PROPRIO BEN INFORMATA SUL CERN, MI E' PIACIUTO ANDARE AD APPROFONDIRE COSA IN EFFETTI FOSSE STO TUNNEL ED I FILMATI CHE HO VISTO SUL CERN MI HANNO FATTO SOGNARE SUI PASSI IN AVANTI CHE LA SCIENZA POTRA' FARE NEI PROSSIMI ANNI. ALMENO A ME STO SCIOCCHEZZE SONO SERVITE, SPERIAMO CHE L'ATTENZIONE NON SI SIA FERMATA SOLO ALLE BATTUTE SI COMMENTO
RispondiElimina