domenica 2 ottobre 2011

Cose di libreria

del Disagiato

Magari lo sapete già, ma quando vi dicono “Questo libro lo trovate nelle migliori librerie” significa che “questo libro” non lo troverete da nessuna parte. Qualche giorno fa una signora mi ha chiesto un libro sulla tiroide (chiedo scusa per l’imprecisione ma non ricordo il titolo) pubblicato da una casa editrice sconosciuta a me, alle mie colleghe e al nostro programma di ricerca. ”Ma come”, mi ha detto la signora con problemi alla tiroide, “la pubblicità sul giornale diceva che il libro lo si poteva trovare nelle migliori librerie e io allora sono venuta qui da voi”. Allora con un sorriso ho ringraziato per aver pensato a noi (la mia era la commozione tipica degli ingenui) e poi le ho spiegato che quello che mi chiedeva era un libro specializzato, che la casa editrice probabilmente era davvero troppo piccola per distribuire il libro in tutte le librerie e che quando dicono “nelle migliori librerie” significa in poche, pochissime librerie.

Alcuni libri, quelli autofinanziati o autopromossi, provano anche con un altro canale e cioè con le edicole. Allora dicono: “Nelle migliori edicole”. Come avrete capito questo significa in alcune o pochissime edicole italiane. Labirinto femminile di Alfonso Luigi Marra, ad esempio, nelle recensioni veniva pubblicizzato così: “Nelle migliori edicole italiane”. Guardando i libri invenduti una mia collega è solita dire: “Questo libri non se lo fila nessuno”. Ecco, i libri distribuiti nelle migliori librerie o nelle migliori edicole italiane non se li fila nessuno. Anzi, già sanno che non se li filerà nessuno.


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Anche questo lo sapete già, penso. Da parecchio tempo i libri gialli scritti da autori scandinavi vendono tanto. Non che prima fossero per un elite (Mankell, Nesser a volte stavano tra i “più venduti") però da quando Stieg Larsson e la sua trilogia sono entrati nelle case di molti italiani, c’è stato, come si suol dire, uno sdoganamento. Un giorno sì e un giorno no dalle scatole noi librai tiriamo fuori autori scandinavi da un milione di copie vendute. Tutti i libri gialli degli autori scandinavi hanno una fascetta gialla: “Rivelazione dell’anno”, “Il nuovo Stieg Larsson”, “Primo in classifica in tutto il mondo”. Insomma, tutti gli scrittori scandinavi di libri gialli sono rivelazione dell’anno, sono i nuovi Stieg Larsson e sono primi in classifica. In tutto il mondo. Ancora prima di arrivare nelle librerie.

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Sapete anche questo, immagino. Quando in libreria inizia una promozione, il prezzo dei libri aumenta. Lo so, funziona così con tutte le merci soggette a sconto o, appunto promozione, ma quello che ogni volta mi fa sentire in torto è che i prezzi aumentano il giorno prima (qualche ora prima) della promozione (e anche questo, magari, vale per tutte le merci). Dal tre ottobre gli Oscar Mondadori godranno del 25% di sconto? Il due ottobre, di sera, prezzatrice alla mano, noi librai aumentiamo i prezzi. In quel momento la mia faccia è la faccia di chi agisce al buio, con fare furtivo. Come un ladro.

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Pure questo lo sapete già, ma io ve lo dico lo stesso. I librai tutti i giorni vanno a lavorare in libreria per soldi e cioè per quello che rozzamente viene chiamato "stipendio". Però tra i librai c'è chi pensa che "il tempo è denaro" e c'è, invece, chi pensa che "il denaro è tempo". I primi consigliano libri di un certo tipo, i secondi consigliano libri di un altro tipo.


11 commenti:

  1. Vai tranquillo. Aumentare il prezzo la sera prima dell'avvio di una promozione è tipico di tutti i supermercati, secondo la mia esperienza pluridecennale, e non solo in Italia... non ti sentire in colpa!

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  2. Consiglio allora di sentirci in colpa tutti quanti.

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  3. Tutti gli editori? Perché io sapevo solo di Mondadori (e grazie a questo giochetto compro libri Mondadori solo usati, va bene scema ma pure masochista no...). Poi in realtà non è un'informazione tanto diffusa, nel mondo di fuori. Io l'ho scoperto pochi mesi fa, grazie a un amico editore (piccolo, minuscolo, di quelli che si trovano in qualche libreria, ma non nelle migliori)

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  4. No. Non tutti gli editori, credimi anche tu. E un tempo tutto questo era comunque arginato dalla possibilità degli sconti online modello Amazon. Era.

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  5. Era una citazione!.
    (Ma, scherzi a parte, no, mi limito a collaborare con diverse case editrici, alcune delle quali fanno ciò che tu dici, altre no. In libreria però ci lavorano persone abbastanza vicine a me non solo perché i tuoi racconti mi risultino spesso più che familiari, come ascoltarli in stereofonia, ma anche mi possa voltare da un lato, mentre leggo, per domandare: "ma, sbaglio, o mi dicevi che quella politica di alzare i prezzi prima degli sconti, che è stata adottata da x, y, z... non la applicano, generalmente, a, b, c?!". "Non generalmente, sempre". Tutto lì).

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  6. 'povna
    La prima cosa che mi interessa dirti è che la mia domanda, a rileggerla, mi è uscita provocatoria ma ti assicuro che era una domanda innocente, fatta per pura curiosità. Ti chiedo scusa, quindi, se ti sei sentito provocato ;)

    In quanto ai prezzi mi ritrovo a sottolineare che le case editrici soggette a campagna promozionale alzano sempre i prezzi. Per avvicinarmi alla tua posizione, posso dire che sono pochissime le case editrici che danno vita a promozioni (sono sempre le stesse quattro o cinque) e poi che alcuno titoli non aumentano mai i prezzi (sono i titoli che la casa editrice sa che non verranno venduti).

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  7. sono una femmina! ;-)

    per il resto: no, nessuna provocazione e sì, ti assicuro che, se non altro (anche a non voler considerare, e sono io la prima a non farlo, l'esperienza di lavoro in casa editrice) perché appunto trovo almeno una voce non di quarta mano che fa il tuo stesso lavoro, qui e ora, e che dice cose diverse, direi che questo sondaggio fatto con lo spannometro si riduce in un pari...! ;-)

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  8. Mi ritrovo ancora a chiederti scusa. Sei una femmina. ;)

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  9. no problem, è il tipico caso di ipercorrettismo all'italiana (mi è già successo: chissà, forse 'povna suona come Giona, eppure viene, il nickname, da una delle più grandi eroine della letteratura... - il che, mi rendo conto, specie detto a uno che lavora tra i libri, suona un po' come una sfida!)

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)