giovedì 23 febbraio 2012

Ma da cosa lo si capisce?

del Disagiato

Secondo me questa ragazza qui, nella fotografia, è una tennista. Provate a guardarla bene anche voi. Magari mi sbaglio, però, ripeto, secondo me è una tennista. Ma da cosa lo si capisce? Avete letto di Strauss-Kahn che l'altro ieri era in stato di fermo in una stazione della polizia di Lille? Bene, se non l’avete letto potete farlo ora su un qualsiasi giornale online. Insomma, l’ex direttore del fondo monetario internazionale è accusato di "appropiazione indebita" (ha pagato prostitute con soldi non suoi), ma lui sostiene di non essersi reso conto di aver avuto rapporti con delle prostitute. Volete credergli? Credetegli. Non volete credergli? Allora significa che siete gente che ha pregiudizi. Gentaglia che non siete altro.

Quello che però volevo indicarvi è una delle frasi con la quale l’avvocato di Strauss-Kahn ha difeso il suo cliente e che sarebbe questa: “Vi sfido a riconoscere una prostituta nuda da qualsiasi altra donna svestita”. Le donne nude sono tutte uguali, più o meno. Il concetto è questo. Ecco, io non so cosa pensate voi, ma io capisco se una donna è una meretrice o meno un po’ prima di finirci a letto. Anzi, molto prima.


Già quando esco di casa dopo le venti e trenta io mi sento in difetto. Se esco di casa dopo le otto e mezza mi sembra non dico di uscire per andare a prostitute ma poco ci manca. Se poi esco di casa e mi metto pure a bere alcolici allora la cosa si complica. E se poi vado per alberghetti accompagnato da donne, beh, a quel punto vedo l’occhio vitreo e immenso di Dio che mi guarda da lassù. Questo per dire che le cose incominciano ad essere torbide ben prima che le cose incomincino ad essere torbide. Una prostituta la si vede dal vestito (e non solo) e non mi sembra, con ciò, di aver fatto chissà quale scoperta. Insomma, vi sfido a riconoscere una prostituta vestita da qualsiasi altra donna vestita.

Nella vita ci sono degli imbrogli, delle piccole fregature che si fanno riconoscere quando ormai sono troppo distante per poterle afferrare e disinnescare. Un amico mi parla e io sento la forza o meno delle sue parole quando ormai sono per le scale e me ne sto andando dal suo appartamento. Questo significa non essere freddi. O esserlo quando il tempo è passato. Vi faccio un esempio. Ci sono persone che mi dicono: “Io mi metto la prima cosa che trovo nell’armadio”. E quando mi dicono così io penso che loro, quelli che prendono la prima cosa che trovano nell’armadio, non seguono la moda, se ne fregano dell’estetica, della bellezza esteriore. Prendo quello che capita, così, senza neppure guardare, mi dicono.

E a quelli che mi hanno detto così avrei dovuto rispondere (e prima o poi lo farò, giuro) che il problema non è quello che prendi dall’armadio, ma quello che metti nell’armadio. Cioè, voglio dire, lo spessore di una vicenda si misura in base a quanto è accaduto prima e non durante o dopo. Certo, pure io impiego poco tempo a decidere quale maglietta indossare, però il mio buon gusto si dichiara nel momento in cui compro una maglietta. Maglietta che poi metterò nell’armadio.

Scusate, me ne sono andato a spasso con un ragionamento tutto mio, ma quella frase dell’avvocato mi ha fatto subito pensare (per la prima volta subito e non dopo) a quelli che mi dicono che si vestono con quello che trovano nell’armadio. Certo, le donne nude sono tutte uguali e come fare allora per sapere se quella che sta nel nostro letto è una prostituta o meno? Una prostituta la si potrebbe riconoscere dal vestito, ad esempio. Qualcosa mi dice che quella donna che vedete nella fotografia è una tennista: la racchetta. Ecco, la racchetta parla chiaro. E anche il fatto che se ne stia su un campo da tennis ha la sua importanza, penso.

7 commenti:

  1. "Vi sfido a riconoscere una prostituta nuda da qualsiasi altra donna svestita"

    Ah, quindi ci sono zone in cui le trovi già svestite? Sia l'une che le altre?

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  2. Un aneddoto: tantissimi anni fa me ne ritornavo a casa felice e tranquillo in auto. Era inverno, buio e piovigginava. All'imbocco della strada principale, in uno slargo, vedo una donna vestita normalmente (senza racchetta! :-) ), senza ombrello e che chiede l'autostop. Non mi fermo mai di fronte gli autostoppisti - l'ultima volta che l'ho fatto mi volevano rifilare giubbotti rubati - però quel giorno ero felice e mi sentivo cavaliere. Mi fermo. Tiro giù il finestrino. "Vuoi un passaggio?" E lei, quasi in contemporanea: "30 (mila lire) di bocca e 50 l'amore." Ci rimanemmo entrambi male e io ripresi la mia strada e lei il suo "lavoro".

    Una donna nuda o vestita non ci autorizza a dire che sia o meno prostituta, e nemmeno il suo stazionare in un posto ci autorizza a dirlo (quante donne sono state trattate come prostitue perché stavano aspettando nel posto sbagliato!), ma quando si va con una prostitua penso ci siano alcuni dettagli determinanti che proprio non si possono negare.
    ilcomizietto

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  3. Possiamo dire che è la scusa più vecchia del mondo quella dell'avvocato del ex presidente del FMI..

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  4. Certo che la scuola Scajola-Malinconico-Schettino si espande a macchia d'olio.

    http://www.ilpost.it/makkox/2012/01/18/simpson/

    Uqbal

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  5. Mah..che l'abito non fa il monaco,si sa. Alle volte io non distinguo le prostitute da chi "si vende" in cambio di favori vari,senza un corrispettivo in denaro. Cioè assimilo le seconde alle prime.Solo che ultimamente per le seconde han coniato un nuovo termine: escort. E sembra siano più "fini" e vestano meglio. In sostanza,forse,sarà il modo di porsi?L'atteggiamento?Quel mix di cose che non puoi non ricondurre a un determinato settore?Mah....

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    1. Le escort saranno vestite meglio e saranno pure più fini, però in libreria o nel baretto per uomini delusi che frequento io non ci stanno. Te lo assicuro.

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    2. Mi spiace. Hanno,evidentemente,alt(r)e frequentazioni..Ma,te lo assicuro,nel piccolo,esistono anche le simil-escort..che magari non frequentano i vip(non ancora almeno)ma si vendono volentieri e senza troppi tentennamenti,per ottenere un "guadagno". Ecco,magari escort per loro è un termine poco appropriato.Ma a parte prostituta ed escort non conosco termini ad hoc(eccetto attingere al turpiloquio locale che ha un forbito elenco di epiteti,denominazioni etichette ecc per definir quel tipo di donna/ragazza).Questo genere di donna,non si riconosce ad occhio nudo(spece se sprovveduto),nè dall'abbigliamento osè o dal nudo.Anzi. L'atteggiamento,alle volte,aiuta a riconoscerle.Spesso sembrano sante ma non lo sono.Magari sono incappati in un tipo così..và a sapere...

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)