lunedì 13 febbraio 2012

Due cose che non vanno bene assieme

del Disagiato

Ogni anno, qualche giorno prima di San Valentino, in libreria occupiamo una piccola ma visibile porzione del negozio con libri di poesie, aforismi e lettere d’amore. Li mettiamo bene in mostra, di solito vicino alla cassa, dove c’è più passaggio e poi, scavalcato il 14 febbraio, rimettiamo i libri al loro posto. In questo modo qualche raccolta di poesie di Hikmet, per fare un esempio, riusciamo a venderla. Ma solo in questo modo, sia chiaro. Quest’anno, però, le cose sono andate leggermente diversamente. La nostra responsabile qualche giorno fa ha scelto lo spazio da occupare e poi ha esposto insieme ai soliti libri per festeggiare gli innamorati anche i libri, una decina, sul kamasutra. Una cattiva scelta, secondo una mia collega. E sinceramente anche secondo me è una cattiva scelta. O, detto meglio, è una cosa di cattivo gusto. Mettere le poesie accanto all’erotismo. Mah, a me non piace. E così, senza dire nulla a chi ha raccolto lì, in quell’angolo, i libri per chi vuole fare un regalo a San Valentino, abbiamo giudicato la cosa con un pochino di indignazione. E poi, conigli che non siamo altro, non abbiamo protestato rumorosamente perché a fare l’esposizione è stata la nostra responsabile. Che sarebbe, detto rozzamente, il capo.

Sta di fatto che non solo noi abbiamo fatto la faccia strana, ma anche qualche cliente che passava di lì e vedeva lo strano abbinamento. E quella faccia strana era la conferma che quell’abbinamento non era (e non lo è anche in questo momento, visto che l’esposizione sta ancora là) buona cosa. Che fare? Niente. 


Ieri io e la mia collega abbiamo posato ancora una volta lo sguardo su quei "libri per innamorati" e abbiamo notato che di kamasutra ce ne stavano solamente due. “E gli altri?”, ho chiesto alla mia collega. “E gli altri li abbiamo venduti”, mi ha risposto lei. E così ci siamo guardati, ammettendo silenziosamente che quella cosa di esporli non era stata una scelta così malvagia. “Allora ha fatto bene a metterli lì”, ho detto io. 

E lei, la mia collega, ha ribattuto che in termini di vendite ha fatto bene ma che però non è comunque una cosa elegante quella di accostare versi e frasi d’amore alle fotografie di due che si incastrano trasognati. Al che io ho insistito che sì, che non è bello, ma che però in questo modo abbiamo venduto i libri e abbiamo fatto incasso: “Siamo qui per vendere libri o che cosa?”. E lei, sempre più nervosa, mi ha risposto che il sesso vicino alla poesia non ci sta. “Non è bello, punto e basta”.

“Però i libri li abbiamo venduti e sono sicuro che domani non ne troverò nemmeno uno e contando che uno di quei libri costa dodici euro e contando che ne abbiamo venduti sette, sette per dodici, ecco, contando questo possiamo dire che abbiamo guadagnato ottantaquattro euro. Ridendo e scherzando abbiamo guadagnato questa cifra. E noi che pensavamo che a San Valentino gli innamorati si regalassero le belle poesie di Hikmet. Secondo me abbiamo fatto bene a non mettere mano e a non cambiare l’esposizione”. Ecco, ho detto anche questa cosa.

E la mia collega, allora, ha chiuso il discorso ribadendo che “O si espongono i kamasutra o si espongono le poesie d’amore. Sono due cose che non vanno assieme. Sono due cose molto diverse”. Sostiene la mia collega.

17 commenti:

  1. Bisogna vedere se tolti i libri del kamasutra avreste poi venduto i libri di poesia. Perchè, con dodici eurini da spendere per Valentino, la poesia è di classe, ma se di fianco trovo il sesso... Prova a fare un esperimento, prova a mettere un libro della Parodi, vuoi non regalarlo alla tua amata?
    Poesia, sesso e cucina vanno assieme, sostengo io.

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  2. Sono in generale allergico a considerare due cose qualsiasi antitetiche e per definizione non accostabili. In linea teorica la tua collega avrebbe pure ragione, forse più per il tipo di acquisto che il Kamasutra rappresenta che per il fatto che sia sesso accostato alla poesia.

    Mi spiego meglio, se mi riesce: non è peccato accostare il sesso alla poesia. Ma il Kamasutra, tu o la tua collega, lo regalereste mai, se non per goliardia? Io penso di no. Forse sono anche supponente in questo, ma credo che quel libro si compri o per cazzeggio o se si è gente che con la letteratura ha poco a che fare. Non per il sesso. Per questo non va bene con il libro di poesie, secondo me.

    Ma ha venduto: è la legge del mercato.

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    1. Io, personalmente, non lo regalerei neppure per goliardia.

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  3. Penso che se fossi incuriosita dai libri di poesie e volessi soffermarmi a guardarli per sceglierne uno, il fatto di avere lì accanto quelli erotici mi imbarazzerebbe molto, quindi desisterei dal soffermarmi...forse sono all'antica, ma non sono l'unica ed è un peccato perdere un cliente in ogni caso.

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    1. Ok, ma in questo caso non stiamo parlando della sezione dei libri di poesia, ma di un corner per S.Valentino, quindi di pensieri per l'amato/amante.

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  4. Poesia e letteratura erotica stanno benissimo insieme. Che non sia solo kamasutra e Hikmet, però.
    ilcomizietto

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  5. Mah...io ritengo che volgare sia quello che gli occhi leggono come volgare. Volgare e di pessimo gusto,ritengo che sia,la pornografia,per esempio.Eppure vende e molto.Evidentemente quel che io ritengo volgare,ad altri piace.L'erotismo non è una cosa che non ha a che fare con l'amore.O vogliamo ancora parlare dell'amore romanticamente inteso come scisso dall'erotismo?Detto questo,il kamasutra è solo volgarmente interpretato come un libro per chi vuole fare acrobazie a letto e per chi non sa cos'altro fare per ravvivare la vita di coppia.Ma in realtà è un libro sulla coppia. Come mi spiegarono a suo tempo.(esistono,tra l'altro varie versioni del kamasutra e del tantra e non tutte a leggerle,sembrano uguali e portatrici dello stesso messaggio)E a quanto mi risulta,il sesso nella coppia è un aspetto importante.Siamo bacchettoni,nel pubblico e poi nel privato abbiam fantasie incofessabili perchè ci han educato a considerarle depravate.Ecco perchè vedere un kamasutra di fianco a Hikmet,scandalizza tanto.Poi,ripeto,dipende anche dal libro e dalla copertina.Affiancare un libro di poesie a uno con una copertina esplicitamente pornografica e non erotica,sarebbe risibile,ovvio. Almeno esteticamente parlando.Idem dicasi per,che so,accostare un libro sul genocidio con uno inneggiante ai fondamentalismi.Quel che trovo di pessimo gusto?Ricordarsi di ravvivare la vita di coppia, di variare i gusti sessuali, o provare a far un bell'effetto con due poesie,due ricette belline e romanticose(per favore,la Parodi no!)solo un giorno(o due per chi si ricorda anche l'anniversario)all'anno.

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  6. http://it.wikipedia.org/wiki/Amor_sacro_e_Amor_profano

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  7. Permettimi: non sono assolutamente d'accordo.
    Anzi, trovo pericoloso - nel senso di dannoso - parlare di livelli di merito: il kamasutra "non sta bene" con la poesia. Detta così, è come se la contaminasse, si ripropone il maledetto - e troppo cattolico - stereotipo del sesso come sporco, o almeno qualcosa di intimo, qualcosa si segreto, di cui non si parla, che non si condivide, che non si racconta. Si fa in casa propria e lì finisce.
    Lo trovo un vero grande peccato.
    Del resto: la poesia non nasce anche dal sesso, dalla passione, dall'eros? Quanta ce n'è di poesia così? Un mare! Splendida, in molti casi.
    Probabilmente se nel gruppo fosse stato messo un libro di poesia a carattere erotico, la tua collega non avrebbe reagito così, solo perché poesia. Incontestabile e pura - sempre come opposto di sporco - per definizione.
    Meno male che il pubblico si è dimostrato più blasfemo. :)

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  8. Come se la maggior parte dei poeti non scrivesse per procacciarsi "l'amor che move il sole e l'altre stelle, e tira più di parecchie paia di buoi", come diceva un certo fattone toscano che si vantava di aver visto l'aldilà.

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  9. anch'io non sono per niente d'accordo. leggasi Catullo, per esempio.
    o questa bellissima raccolta di poesie erotiche (non più in commercio, credo)
    http://www.bookweb.it/libro/almansi-guido/la-passion-predominante/9788877463548.html

    PS: tranquillo, chi ha comprato il kamasutra (se non è la versione illustrata), si stancherà alla terza pagina di leggere di tipologie maschili e femminili...

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  10. IVANO E JESSICA

    A me la tua storia, caro Disagiato, ha fatto venire in mente il film di Carlo Verdone, il momento nel quale si esibisce nella situazione "famolo strano".

    Ecco sembra a me che tante tante coppie italiane siano proprio come la coppia Verdone-Gerini nel film in questione.

    "Ersaaaaaaa"!!!

    http://www.youtube.com/watch?v=6LdbKsGHarE

    Marco

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  11. Io non so di che versione di kamasutra stiate parlando. Se quello testuale di Vatsayayana povero il goliarda (o lo stupidotto, direi meglio) che ci casca. Perché in fondo non è lontano dalla poesia. Se poi il disagiato si riferisse a "traduzioni" moderne con disegni di vario tipo, è tutt'altra cosa come parallelismo.
    Mettete in esposizione Catullo. Ha dentro tutte e due gli elementi, siamo contenti tutti.

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  12. ho chiesto alla mia collega. “E gli altri li abbiamo veduti”, mi ha risposto lei
    considerando il lapsus calami di "veduti" ritengo che fossero libri di kamasutra illustrato.
    Diglielo alla tua collega cosa pensa il tuo inconscio :)

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  13. Trovo che l’aver messo il kamasutra nell’angolo dedicato a San Valentino sia perfettamente coerente con la logica dell’esporre libri per le ricorrenze o le morti eccellenti. Mi sembra invece molto più ipocrita mettere in vetrina raffinata poesia, anzi lo trovo proprio offensivo, questo far cultura nelle occasioni importanti. È San Valentino, San Valentino è una festa commerciale, il sesso vende più dell’amore in rime quindi si espone il kamasutra. Un’operazione più onesta, nel suo squallore, per esempio di questa: http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/versi-d-amore-scelti-da-saviano-anna-achmatova/88061/86454

    Ciao Disagiato, questo blog è bellissimo. Complimenti!

    Agnese

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