lunedì 6 febbraio 2012

Spazzature

del Disagiato

A casa mia, nel mio paese, i rifiuti organici vanno in un secchio marrone, quelli non organici in un secchio grigio, la plastica in un secchio giallo, il vetro in un secchio azzurro e la carta in sacchetti di carta che dobbiamo procurarci noi altri. Si fa la cosiddetta “differenziata”, che è una civilissima gestione della spazzatura che ben conoscete e che magari anche voi fate. Paghiamo delle tasse non indifferenti, però (o forse per questo) ci impegniamo nella "differenziata". Una volta ogni tre mesi per posta ci arriva un giornalino del comune che ci dice che siamo bravi: bravi che fate la differenziata, bravi che mettete l’organico nel secchio marrone, il non organico nel secchio grigio e via dicendo. Insomma, bravi. E poi seguono, nel giornalino che ci arriva per posta, numeri e percentuali. A me basta il complimento e quindi questi numeri non li leggo mai. I signori che vengono a ritirare la spazzatura sono tutta gente prussiana, ligia al dovere, seria, dura e con la faccia di pietra. Quando mi alzo presto, li vedo dalla mia finestra arrivare con il camioncino, scendere, prendere a seconda del giorno i sacchetti dai secchi marroni o grigi o gialli o azzurri e poi ripartire verso un altro civico. 


A volte succede che lasciano un sacco lì. È accaduto a me questa mattina, per esempio. Questa mattina, alle otto circa, sono sceso in strada, ho aperto il secchio e il sacchetto era ancora lì. “Perché? Cosa ho sbagliato?”, mi sono chiesto. Allora sono salito in casa, ho aperto il sacchetto e in mezzo (in mezzo) a bucce di mandarino e altre cose ho trovato un tovagliolo sporco di olio che non doveva essere lì. Per questo non hanno gettato nel camion il sacchetto, per questo in casa ho ancora la spazzatura che comincia a puzzare. Ma come hanno fatto a vedere quel tovagliolo? Ma non è un po’ troppo esagerata questa cosa della differenziata?

Quindi questa mattina ho pensato che quella gente oltre ad essere prussiana è anche un po’ fascista. E poi mi rifaccio la domanda, scusate: ma come hanno fatto a vedere quel tovagliolo? Hanno uno strumento che rileva anomalie? A me questa cosa della differenziata comincia a spaventarmi. A me tutta questa professionalità e schematicità comincia a darmi sui nervi. Presto arriverà un giornalino del comune che mi dirà che siamo stati bravi e virtuosi perché 2 5 683 1679 % % 598% % % 5 35 86. Ecco, quando arriverà quel giornalino lo strapperò in mille pezzi senza neanche dargli un’occhiata e dirò tra me e me: fascisti. Siete solo dei fascisti. E poi butterò i pezzetti del giornalino nel sacchetto della carta. Lì, dove deve andare.

13 commenti:

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  2. la prima volta che ho fatto l'umido ho buttato la raccolta del mio weekend umido, per abitudine, nell'indifferenziata.
    Pazienza, mi son detto... niente, non riuscivo a cavarci le gambe, dopo un'ora che non pensavo ad altro son dovuto tornar fuori con un bastone dell'armadio, recuperarlo e cacciarlo nel suo cassonetto.

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  3. il tovagliolo sporco e' organico
    forse hai lasciato la busta aperta
    noi ci mettiamo un po' di tutto e se lo prendono ma se lasciamo le buste aperte ci castigano
    Una volta un vecchietto gli ha lasciato un biglietto : se non ve la prendete manco oggi, chiamo i carabinieri
    Ha funzionato

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  4. Magari se lo sono semplicemente dimenticati. Immagino l'animo con cui svolgono il loro lavoro con questo freddo, poveretti.

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    1. Se puzza ti consiglio di metterlo sul balcone. Con questo freddo si congela e non si decompone. Bouna serata!

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  5. Premetto che ritengo che la raccolta differenziata sia una cosa giustissima da fare per ridurre il più possibile la parte di rifiuto non riciclabile da mandare in discarica o all'inceneritore. Guardare dentro la spazzatura invece non è una cosa né bella, né giusta.
    Forse lasciare al singolo la differenziazione dei rifiuti non è l'idea migliore. Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre la raccolta differenziata semplicemente a quella di rifiuto umido e rifiuto secco. Poi l'ente (agenzia o chi per esso) che raccoglie i rifiuti dividerà i rifiuti secchi tra le diverse categorie. In questo modo si evitano gli errori dei singoli abitanti che giustamente non sono tenuti ad essere esperti di differenziazione dei rifiuti e si lascia questo lavoro a chi lo sa fare. Mi sembra di ricordare - correggetemi se sbaglio - che a Curitiba, in Brasile, questo lavoro fosse dato a particolari categorie di cittadini in difficoltà, riducendo allo stesso tempo la quantità di rifiuti non riciclabili e la disoccupazione.

    Lolo

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    1. Lo so che è il loro mestiere (che fanno bene, tra l'altro) ma quello che un pochino mi inquieta è il fatto che buttino un occhio dentro il mio sacco della spazzatura.

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  6. Secondo me stai speculando troppo. Non buttarla subito in fascismo...

    Uqbal

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  7. A volte te lo rendono difficile. Io vivo in Spagna. Fino a qualche mese fa il caffè che uso era venduto nei soliti sacchetti di non so che materiale come li ho sempre visti in Italia. Ora invece è confezionato in un sacchetto più leggero, incollato all'imboccatura dentro una scatola di cartoncino, e tutt'intorno al bordo di un coperchio di plastica pesante (cerchietto con coperchio incernierato). Per il riciclo devo separare questi tre materiali (per il sacchetto leggero per ora non è previsto il riciclo): credo di essere l'unica in tutta Spagna che lo fa! Mentre in Canarias tuttora non è previsto il riciclo dell'umido o organico!

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  8. Ma secondo te l'hanno lasciato per questo motivo? No, non è possibile. Secondo me se lo sono semplicemente dimenticato. Stai sereno.

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  9. A MiaCittàLombarda la differenziata funzionava come da te (riciclavamo anche i tetrabrik, figurati), qui in sabaudia invece fa schifo: non tutti i quartieri torinesi la fanno, il ritiro avviene quando pare a loro (così i sacchi della monnezza sono in strada anche 15/20 ore di seguito, sai d'estate che ridere), molti non la fanno e gettano il sacchetto nei cestini lungo la strada, che così sono sempre pieni.
    Morale: io rimpiango la mia vecchia raccolta un po'nazista.

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  10. A casa mia ogni tanto succede che si dimentichino di prendere qualche sacchetto. Se invece non lo raccolgono perchè "irregolare" (tipo i sacchetti lasciati aperti, oppure non si sono utilizzati i loro sacchetti per la plastica o l'indifferenziato) ci piazzano sopra un'etichetta.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)