Attualizzando la foschia, Attualità della teoria elitista: Il punto di forza dell'élite è nell'atomizzazione della massa. Secondo l'elitismo la massa è confusa, dispersa, incapace di organizzarsi. Su questo caos si fonda la forza dell'élite, che è invece organizzata e in questo modo ottiene e mantiene il suo potere.
Gramellini, I nuovi orfani: Da qualche tempo i giornalisti aprono la posta con un moto d’angoscia. Finiti i tempi in cui i lettori si arrovellavano su destra e sinistra. Ora parlano di licenziamenti, debiti, rese esistenziali.
A little less conversation, Lavoratori di tutto il mondo: Si parlava di lavoro, ultimamente. Qualcuno dice che molto di quello che oggi viene chiamato lavoro cinquant’anni fa sarebbe stato considerato passatempo, o forse nullafacenza. Qualcuno dice che no, perché il mondo cambia e cambia il senso di cosa si intende per lavoro. Qualcuno dice tutt’altro e altro ancora.
Aciribiceci, Tecnocrazia per modo di dire: Senza saper spulciare i dati macro e microeconomici, si giunge comunque alla quasi certezza che noi, sì, purtroppo, ci salveremo. Ci stiamo già salvando. Odiosamente. All’italiana. E cioè col meccanismo della carta d’identità scaduta. È un metodo la cui efficacia abbiamo sperimentato quasi tutti, e penso non solo in Sicilia.
Manteblog, 400 allegri giornali morti: Nessuno o quasi sui giornali scrive che non è giusto che un quotidiano si regga pressoché interamente con il finanziamento pubblico. Che non è giusto che il pubblico dei suoi tantissimi non lettori paghi interamente gli stipendi dei giornalisti e dei poligrafici e che questo accada ininterrottamente ormai da decenni.
ci pensano la regione la provincie e le varie agenzie dall'alto delle miglia di poltrone della casta è tutto sotto controllo
RispondiEliminaI politici si ricordano di noi solo prima di andare a votare, ma se non ci andasse nessuno a votare forse aprirebbero gli occhi, ma non c'è da aspettarsi nulla di buono, anche se andassero a votare 10 persone, le poltrone sarebbero sempre le stesse, Gesù moltiplicò i pani e i pesci, loro sono bravi a moltiplicare solo le ruberie
RispondiEliminaGENNERAZIONI a CONFRONTO
RispondiEliminaLa generazione nata n’ellera fascista non ha goduto la sua giovinezza
Finita la guerra molti giovani a 12 anni hanno incominciato a lavorare
per non essere di peso alla famiglia
(i giovani nati negli anni 60 con la pancia piena studiavano)
Mentre i loro Padri e i giovani con la pancia vuota ricostruivano L’Italia.
Nel 1968 la nuova generazione con la pancia piena ( manifestava i risultati. ? )
I giovani dovrebbero fare un esame di coscienza mettendo a confronto
il loro modo di sacrificarsi con quello dei loro Padri
che a distanza di 66 anni ancora si sacrificano per i figli .
Se studiate fino ha 30 anni chi paga i genitori se siete disoccupati chi vi campa i genitori
Il tutto continua anche quando giunti alla vecchiaia andiamo in Pensione.
Quello che fa più male è sentir dire che i Padri
Con i diritti goduti negli anni passati hanno distrutto il futuro dei figli .
L’errore commesso dai padri nel dopo guerra?
Non avere capito che il carattere di una persona
Non si forgia nell’agiatezza
Ma nel superare i problemi della vita quotidiana. VITTORIO