venerdì 11 marzo 2011

il segnapagine del 11.III.2011

dello Scorfano e del Disagiato

Nonleggerlo, C’è anche da viaggio: E' il suo stesso dentista ad ammetterlo. Nessuna ferita esterna. Quel cerotto, non serve a nulla. E invece serve moltissimo. Tant'è che ce n'è uno per ogni occasione.
Francesco Costa, Cose che penso della riforma della Giustizia: Penso che molto del buono che c’è in questa riforma finirà inevitabilmente inficiato e compromesso da quattro cose: il fatto che il suo promotore è un uomo che non ha mai dimostrato il minimo sincero interesse al miglioramento della qualità della Giustizia in questo paese…
Notiziole di .mau., Il mio primo (vero) libro: Invece da ieri nelle italiche librerie, fisiche e internettare che siano, è disponibile Matematica in Relax, una raccolta di 99 problemi matematici.
Chiara Tizian, Incomprensibile onirico: Bisognerebbe avere del coraggio per accettare che dentro le mani ci può stare una cosa, massimo due, per volta. Se hai carezze e musica non ti ci stanno cibo e cucito.
Gramellini, Infanti democratici: Alzare gli occhi al cielo per concepire un grande progetto e poi abbassarli a terra per aggiustare una buca: non sarò un filosofo, ma credo sia questo il segreto di un buon sindaco, oltre che di un buon essere umano.
Linkiesta, La strage ferroviaria di Viareggio finirà in prescrizione: Non è ancora iniziato e già si teme per la sua prescrizione. A Viareggio le telecamere si sono spente, lunedì, per la seconda volta. I cronisti sono andati via, ma restano tutte lì, allineate, le preoccupazioni.

2 commenti:

  1. Dal tempo dei tempi a i nostri giorni
    per il POPOLO niente e cambiato
    Schiavo dei potenti erà
    e tale è rimasto.
    Nei GOVERNI che in più di 60 anni si sono succeduti
    Gli unici chene hanno tratto beneficio ,sono sempre i soliti.
    Al POPOLO ? solo false promesse
    nella sostanza , tutto rimane come è sempre stato
    fino a quando legoismo e la stupidità prevarranno
    saremo solo burattini nelle mani dei potenti
    specie quando chi governa , lede non solo la dignità,
    ma anche l’interesse del POPOLO.
    il capo di GOVERNO che
    sfrutta la carica per interessi privati
    danneggia L’AZIENDA ITALIA.
    nelle grandi aziende
    gli azionisti chiederebbero le dimissioni
    de L’AMMINISTRATORE delegato
    indicendo al più presto nuove elezioni.
    Il presidente del CONSIGLI è L’AMMINISTRATORE delegato dal POPOLO
    per tanto per avere sfruttato a proprio vantaggio
    La carica che ricopre dovrebbe dimettersi.
    l’ultima parola spetta al POPOLO , che lo a eletto
    non al PARLAMENTO.
    il POPOLO lo a eletto, solo il POPOLO lo può licenziare. VITTORIO

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  2. ì proprio vero, in azienda privata un amministratore come il nanno lo avrebbero cacciato senza manco fare il consiglio di amministrazione !!!! purtroppo pero' il CDA dell'azienda ITALIA e' composto da camaleonti mafiosi e indecenti !!! e indecenti ankor piu' ki li vota !!! libera nos DOMINE TE DEPRECAMUS !!!

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)