Piovono rane, La perfetta metafora di Rita: Non è che sono stupidi, se vanno a farsi beccare così. E’ che semplicemente non gli importa nulla di essere sbugiardati.
MicroMega, Il coraggio di Ahmed: Ma in Italia continuiamo a leggere i fatti come se fosse una guerra tra clan, un complotto islamista o un progetto della Cia. Anche questo si chiama razzismo. Ed è l'incapacità di riconoscere ai popoli della riva sud la capacità di lottare per la libertà. Lo ripeto: qui la guerra c'è già. Ed è una guerra di liberazione.
Francesco Piccolo, «Silvio forever» così poco rassicurante: La militanza antiberlusconiana vale di più della qualità di un’opera di qualsiasi genere. La valutazione ideologica e di parte ha sostituito la valutazione critica.
Giornalettismo, Il Giorno della Procrastinazione si festeggerà con un po’ di ritardo: Rimandare è un meccanismo di difesa, alla fine, una cosa che ti salva dalla pazzia del mondo contemporaneo. Sì, è così. È qualcosa che ti aiuta a prendere distacco dalle miserie del giorno, a vedere te stesso oltre.
Stefano Epifani, Sulla (presunta) morte di (alcuni) blog: Ogni tanto dobbiamo chiedercelo: i blog stanno morendo? Con pervicace orientamento alla reiterazione, i blogger della prima ora se lo chiedono e richiedono ogni paio d’anni, con quel carico crescente di malinconia che aumenta con l’aumentare dei loro capelli grigi.
MicroMega, Il coraggio di Ahmed: Ma in Italia continuiamo a leggere i fatti come se fosse una guerra tra clan, un complotto islamista o un progetto della Cia. Anche questo si chiama razzismo. Ed è l'incapacità di riconoscere ai popoli della riva sud la capacità di lottare per la libertà. Lo ripeto: qui la guerra c'è già. Ed è una guerra di liberazione.
Francesco Piccolo, «Silvio forever» così poco rassicurante: La militanza antiberlusconiana vale di più della qualità di un’opera di qualsiasi genere. La valutazione ideologica e di parte ha sostituito la valutazione critica.
Giornalettismo, Il Giorno della Procrastinazione si festeggerà con un po’ di ritardo: Rimandare è un meccanismo di difesa, alla fine, una cosa che ti salva dalla pazzia del mondo contemporaneo. Sì, è così. È qualcosa che ti aiuta a prendere distacco dalle miserie del giorno, a vedere te stesso oltre.
Stefano Epifani, Sulla (presunta) morte di (alcuni) blog: Ogni tanto dobbiamo chiedercelo: i blog stanno morendo? Con pervicace orientamento alla reiterazione, i blogger della prima ora se lo chiedono e richiedono ogni paio d’anni, con quel carico crescente di malinconia che aumenta con l’aumentare dei loro capelli grigi.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)