lunedì 7 marzo 2011

Discorsetto da bar

di Sempre un po' a disagio
Perche' nessuno scende in piazza al fianco dei patrioti libici? Perche' era cosi' facile mobilitare giustamente milioni di persone contro Bush e gli americani per la guerra in Iraq e nessuno prova a riempire le piazze contro il dittatore Gheddafi? Oltre ad un piccolo sit in del Pd a Roma e ad uno delle associazioni, solo silenzio. Anche le coscienze di tutti noi sono rifluite dal mondo al nostro giardino? (Walter Veltroni)
Lo so che suona parecchio patetico quello che sto per dire ma se non sono andato in piazza a sostenere i fratelli libici non è perché la mia coscienza è rifluita nel mio giardino (qualsiasi cosa voglia dire questa espressione) ma perché dovevo, e devo, andare a lavorare. Il tempo che mi rimane è il tempo che devo dedicare alla pulizia del cesso e ad altre basse mansioni. Me lo immagino Veltroni mentre scrive questo appello ascoltando un disco di Keith Jarrett e mi immagino tutta la sua sensibilità rivoluzionaria impegnata a rimproverarmi e a smuovermi. Mi dispiace, ma ho altro da fare in questo momento. Rimane che riempire una piazza non è l’unico modo per essere vicina a, e rimane che a scendere in piazza sono sempre stati soprattutto i borghesi o i loro figli, ancora inconsapevoli di avere la forza e il tempo dalla loro parte. “Dai, vieni a Roma alla manifestazione del Pd”, mi chiede di tanto in tanto un amico. “No, devo alzarmi presto, domani”, gli rispondo. E giuro che una bella gita fuori porta, con fiasco di vino e panini con mortadella, la farei più che volentieri. Ma devo andare a lavorare, che il padrone, altrimenti, mi licenzia.

5 commenti:

  1. hai letto il post di leonardo? http://leonardo.blog.unita.it/caro-veltroni-ecco-perche-non-scendo-in-piazza-contro-gheddafi-1.275586

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  2. Sì, l'ho letto. Quelle sono motivazioni più intelligenti e meno personali.

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  3. Saluti da o' scorfano napoletano...

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  4. Non si scende in piazza perché non serve a niente di niente.

    Gheddafi non è un leader democraticamente eletto sensibile alle manifestazioni e non è (non più) un alleato cui importi della nostra opinione pubblica.

    Gli Stati Uniti, inoltre, sono un simbolo e una guida: un paese su cui si hanno molte più aspettative e che ha una ben maggiore capacità d'ascolto (anche se in realtà in politica estera fa i suoi interessi e basta, e sarebbe strano il contrario). Gli Stati Uniti siamo anche un po' noi, e i loro errori ci prudono. Gheddafi ci è estraneo

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  5. Sugli Stati Uniti io penso quello che tu hai messo tra parentesi e cioè che ci sentono da un orecchio.

    Berlusconi ha capito che era meglio avere come alleati Gheddafi e Putin invece che gli Usa. Gli è andata male ma l'idea non era stpida, visto l'incapacita degli Usa a tener celato documenti e progetti.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)