Mazzetta, La CGIA di Mestre e la propaganda sulla pelle dei suicidi: Non solo è assurdo legare un evento complesso come il suicidio a un unico motivo scatenante, ma i media e i politici sono andati più in là, falsando la realtà in maniera sconsiderata e dolosa, anche perché un dato invece certo è che il parlarne attivi fenomeni d’emulazione.
ilNichilista, Sappiamo il finale: Molto banalmente, il Movimento sta dilagando nel vuoto di questa politica. In molti sono preoccupati. Io credo che ci sia non soltanto insofferenza, in chi lo vota (non è il mio caso), ma anche una volontà reale di cambiamento che non si può bollare con parole altrettanto vuote come «antipolitica». C’è una richiesta – sacrosanta – di trasparenza.
Squonk, Si sta come le Pagine Gialle davanti ai portoni: Qualcuno prova un senso misto di vergogna per lo spreco e pietà per chi ha fatto il lavoro e allora si china, prende il volume in mano, apre il portone, entra in ascensore e poi in casa e lo appoggia da qualche parte – un portariviste capiente, la scrivania dello studio, un angolo libero della libreria – senza nemmeno strappare il cellophane di protezione.
Livefast, Hamsters don’t fucking run the universe: Molte persone pensano che il futuro sia già successo. Adesso è come prima del fascismo, adesso è come al tramonto dell’Impero Romano, adesso è come nel finale di Star Wars, eccetera. Credo dipenda dal fatto che è così che un bambino impara le cose: per analogia.
Il giorno 8 maggio 1970, a Gijon, è nato Luis Enrique Martínez García, noto semplicemente come Luis Enrique, che ha allenato la squadra di calcio della Roma nella stagione 2011/12. Nonostante alcune belle partite e una certa naturale simpatia, le prestazioni della sua squadra vengono attualmente giudicate deludenti ed è probabile che egli non venga riconfermato per la prossima stagione.
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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)