domenica 6 maggio 2012

il «salasso»

di lo Scorfano 


Ora vorrei che mi faceste capire (senza ironia, vorrei proprio capire) una faccenda che stento a comprendere. Leggo che l'Imu sulla prima casa è un «salasso per le famiglie», per esempio; che è un «peso micidiale» (Bersani); che è una tassa «insopportabile» (Brunetta); che è «iniqua» (Di Pietro); che è «iniqua e insostenibile» (Alemanno); o che è addirittura «inaccettabile», tanto da legittimare qualsiasi iniziativa per cancellarla (Alfano); che abolirla sarebbe senz'altro «una mossa intelligente» (Vendola); fino alle dichiarazioni sconcertanti di ex ministri leghisti (che passano per statisti di tutto rispetto, tra l'altro), che hanno dichiarato che «non pagare l'Imu non è evasione fiscale» (Maroni); o che non pagarla è «legittima difesa per la tutela di un bene sacro» (Zaia); o che essa è una tassa «criminale» (Calderoli).

Dunque, io sono una famiglia: cioè lo sono con la mia compagna, benché lo Stato non ci riconosca come tale; dunque lo sono per conto mio, e senza detrazioni per familiari a carico, pertanto. E io sono un lavoratore dipendente (e pago quindi tutte le tasse, senza poter nemmeno scegliere); posseggo una casa, in un piccolo paese lacustre del bresciano, di tre locali e circa 70 mq (più un ampio box di pertinenza, come si suol dire), che è quella in cui vivo; l'ho comprata con il mio stipendio e con un po' di fortuna, come può talvolta accadere nella vita. Per anni ho pagato affitti che arrivavano anche a 600 euro mensili, ora non più; per anni ho anche risparmiato. Ora pagherò l'Imu, e dovrei, evidentemente, sentirmi defraudato. E però io faccio i conti (li faccio più volte, perché stento a crederci; ma la rendita catastale è quella, non si può sbagliare) e vedo che pagherò, per quest'anno (salvo aumenti comunali) 45 euro. In un anno. E dovrei considerarlo un «salasso». E dovrei essere arrabbiato.


[Nel frattempo chiedo in giro ad amici: chi paga di più – a quel che mi viene detto – vive a Milano e paga tra 400 e 500 euro all'anno; capisco che possa dispiacere, capisco che le rendite catastali nelle grandi città siano più alte, ma continua a non essere un «salasso», perdonatemi; gli altri pagano di meno; un'ultima amica, che abita in una città di provincia ligure di medie dimensioni e ha due figli e una casa di 130 mq, e mi dice che, grazie alle detrazioni, non paga «niente»...]

Prima di spiegarmi perché dovrei essere arrabbiato, però, tenete conto di questo, anche: io ho uno stipendio da insegnante – fermo da 5 anni – e poche altre entrate mensili: diciamo qualche centinaio di euro al mese oltre allo stipendio, non di più; nel mentre che guadagno queste cifre, io pago 62 euro mensili di abbonamento a Sky, per esempio (cioè: 744 euro all'anno); 150 euro al mese per la signora che viene a tenermi in ordine la casa, per esempio; 120 euro all'anno per l'abbonamento Vodafone all'internet mobile, per esempio; più un altro tot mensile alla Telecom per l'adsl flat in casa, per esempio; e ho pagato l'ultimo paio di jeans che ho comprato circa 120 euro; e il cellulare che ho acquistato l'anno scorso costava 199 euro; e potrei andare avanti così, per ore, parlando di altri acquisti e di vacanze (costose) e di cene fuori (non tante, qualcuna). E, se continuassi a parlarne, verrebbe fuori che sono più o meno spese comparabili a quelle che fate voi, molti di voi; non i pochi che spendono assai di più di me e di voi.

Date queste premesse, riuscite a spiegarmi perché l'Imu, 45 euro all'anno, dovrei considerarla un «salasso» e dovrei quindi essere, per colpa dell'Imu, arrabbiato e sull'orlo della povertà? (Povertà con il telecomando Sky in mano?) E perché allora dovrei dare ragione a Vendola, ad Alfano, a Bersani e a tutti i leghisti in coro che parlano, con la consueta sobrietà (il leghisti), di «rivolta fiscale»?

Onestamente, mi fa molto più arrabbiare questo, vi dico la verità: mi fa arrabbiare il fatto di essere capitato l'altro ieri su questa specie di sito giocosamente serio e avere scoperto che con il mio risibile reddito di insegnante statale (o poco più) bloccato da cinque anni, io guadagno di più del 92% degli italiani. No anzi: io dichiaro di più di loro, più del 92%. Mentre loro si lamentano di dover pagare l'Imu su una prima casa che evidentemente è per loro molto cara e che è (lo so, perché le vedo bene, anche da qui) molto più grande della mia. E lo è, mi pare, così cara, forse anche perché se la sono potuta permettere, così cara. Magari «risparmiando» su qualche tassa che non hanno pagato, mi viene il dubbio. Non lo so, forse, magari no, magari mi sbaglio e me lo spiegherete (con la solita gentilezza). Ma, se non mi sbaglio, in tal caso ben venga l'Imu, davvero; ben venga il «salasso» per quelli che hanno «risparmiato» in tasse, fino a oggi.

32 commenti:

  1. Scorfano, sei proprio un grande! Tempo fa, un mio anziano parente che possiede casa, villa, e bel conto in banca, ha cercato di stuzzicarmi dicendo che la mia casa ha una metratura non indifferente. Gli ho risposto che pagherò volentieri ogni metro quadrato e sono contenta di non essere nata nei suoi anni, quando si dava anche la fede matrimoniale per Mussolini. Non so se rendo l'idea.

    RispondiElimina
  2. Non avrei saputo dire di meglio.
    Concordo su tutto.

    RispondiElimina
  3. Aggiungerei che io sono tra quelli che hanno trovato, al tempo delle elezioni, la promessa di eliminare l'ICI da parte di Berlusconi una cosa sbagliata, oltre che una carota elettorale. E dunque sono ben contenta che sia stata reintegrata. Perché ambisco a una certa coerenza, io.

    RispondiElimina
  4. 120 euro per un paio di jeans!? Scherzo eh, ognuno ha le sue piccole manie, io spendo e spando in tecnologia. Detto questo io sono tra coloro, pochi o molti non so, che l'ICI non l'avrebbe mai abolita. E come manterrà gli asili il Comune? - dicevo. Per dirne una.
    Ma le cifre che dici tu sono aggiornate? Noi per esempio non sappiamo ancora niente. Siamo un caso particolare stavolta non contemplato (soci assegnatari di alloggio di cooperativa a proprietà indivisa, googleggiate). Prima pagavamo come per una normale prima casa, adesso pare che diventi seconda casa. Questo sì che è assurdo e confidiamo nella mobilitazione del Comune e chi per esso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Naturalmente immagino ci siano casi particolari particolarmente gravosi, e mi dispiace anche. Però, come hai scritto tu, l'imposta sulla proprietà immobiliare c'è dappertutto ed è una tassa giusta. Il resto è propaganda.

      Elimina
  5. Dato che vivo a Roma, a casa di mia madre, pagherò 2421 euro di IMU. Noi siamo in cinque, una famiglia regolare a tutti gli effetti, quasi quasi mi dispiace aver disertato tutti i family days. Tre di noi non lavorano e due sono lavoratori dipendenti, una con lo stipendio bloccato fino al 2017, l' altro sine die.
    Mia madre, che vive da sola, da insegnante pensionata, in quella che era la nostra casa di famiglia - quindi se vogliamo per lei è sovradimensionata, magari dovrebbe buttare tutti i suoi libri e cercarsi una casetta in campagna, no? - lei ne pagherà 1248.
    Se poi il comune, come sembra, aumenterà l'aliquota, sarà un po' di più.
    Sky non è una spesa contemplata, andare al cinema tutti quanti ci costa 47 euro, quindi nisba, cene fuori non pervenute. Mi sa che quest'estate in vacanza non ci andremo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. LGO, io capisco quel che dici. E però, davvero, basta vivere fuori Italia per un po' per rendersi conto di quanti e quali siano i concetti di lusso in Italia e altrove (e in questo senso l'immagine dello Scorfano di povertà col telecomando in mano va presa per quello che è - un'iperbole, icastica e non referenziale).
      Mia madre ha un numero di libri notevole (diciamo tra i dieci e i ventimila): quando sono andata ad Hogwarts, prima ha mantenuto la casa dove era; poi si è resa conto che costava troppo, ha venduto o regalato i mobili, ha impilato i libri e ha traslocato in 45 mq. Non si è sentita 'povera' o 'vessata'. Si è sentita normale. Quello che voglio dire è che lo spazio si paga, punto. Io non ho uno studio, e non ho nemmeno una cucina abitabile nella nuova casa (in affitto): ma quello potevo (speriamo) pagare, quello prendo. E il resto in magazzino. Ma non mi sento defraudata, mi sento di aver fatto i conti, e di aver finito un periodo della mia vita (peraltro, sempre in 45 mq come sopra) e di cominciarne un altro (peraltro, sapendo che sarebbe potuto accadere, in questi anni ho risparmiato).
      Se parliamo delle difformità di rendite da città e città ti seguo, ma la cifra riflette anche un certo quartiere (non so, ci sarà ben differenza tra Centocelle e Roma Nord, e a Roma Nord tra Talenti e Trieste, tanto per dire - a Roma ci sono vissuta anche io, in tutti questi luoghi, e capisco che possa valere di più la seconda della prima).
      Poi, ripeto, che si possa aggiustare lo capisco. Ma io sono d'accordo che parlare di stangata sia fuori luogo (specie da parte di chi disapprovò l'abolizione dell'ICI).

      Elimina
    2. Non per farmi i fatti vostri, ma fare i passi necessari a rendere quella casa la vostra prima casa vi farebbe risparmiare un sacco di soldi. Perché non lo fate?

      Elimina
    3. @LGO
      A me dispiace che la tua situazione sia quella che descrivi e capisco che il disagio sia grande e così anche il fastidio. E sono sicuro che ci possa essere anche qualcosa da migliorare in questa forma di tassazione (a me il governo Monti non piace, sia detto per inciso).
      Il mio discorso però resta un'approvazione generale per la tassazione sulle proprietà immobiliari e un fastidio forte per la propaganda che viene fatta a proposito di numeri (li ho scritti nel commento poco sotto) che dicono altro; con particolare riferimento alle proprietà che non siano "prima casa". Mi pare che così accada ovunque in Europa e mi pare che sia giusto che accada. (poi c'è il tuo caso e quello può anche essere un'esagerazione, naturalmente)

      Elimina
    4. Be', non volevo piangere miseria, i figli li mando a scuola con tutti i calzini :-)
      Non viviamo a Centocelle (neanche a Talenti), per quanto non sia sufficiente dare un'occhiata alle case per avere un'idea di quello che si dovrebbe pagare: per dire, Centocelle e Collina Fleming sono nella stessa zona censuaria, così come Parioli e Casilino. Cose che ho scoperto ora, tra l'altro.
      Poi sì, uno dovrebbe capire i propri limiti e agire di conseguenza, anche se uno ha solo la casa in cui vive dovrebbe rassegnarsi.
      @Alessandro: perché io ho anche un fratello che vive fuori dall'Italia, e non abbiamo ancora deciso come fare la ripartizione.

      Elimina
  6. Uh, io invece non pagherò l'IMU semplicemente perché non sono proprietaria di una casa. In compenso, io e il mio compagno paghiamo 800 euro al mese di affitto (spese escluse), il che per noi è un salasso mensile. Ma mi rendo conto che sono punti di vista.

    RispondiElimina
  7. Ma sei sicuro di aver fatto bene il calcolo?
    Io l'ho fatto or ora su uno di quegli strumenti on-line. Il comune di Pisa non ha ancora pubblicato l'aliquota per l'IMU, ma se usa quella dell'anno scorso (6 per mille per la prima casa) con tutte le detrazioni fanno più di 800 eurini per il sottoscritto. E non ho neanche l'abbonamento sky da cancellare per consolarmi...
    Se abbiamo entrambi fatto bene il calcolo, allora c'è effettivamente una bella variabilità tra comune e comune!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuro. La variabilità sta piccoli comuni e grandi città, stando a quel che ho capito.
      Peraltro i numeri dicono che l'Imu raccoglierà un gettito complessivo di 21 miliardi di euro. Di questi soltanto 3 miliardi arriveranno dalla tassazione della prima casa. Gli altri 18 dalle seconde e terze case; il che implica, visto che il gettito dell'anno scorso fu di 9 miliardi di euro, che è raddoppiata sulle proprietà che non sono prima casa. (grazie ad Apelle su FF, per questi dati)

      Elimina
    2. Sarà che il comune di Pisa (che non si può certo considerare "grande città") è piuttosto rapace, e che abito in un quartiere "distinto" perché ho la rendita catastale elevata. Ma comunque nel mio caso si tratta prima casa, e ho 3 figli a carico. Forse la formuletta sul sito web che ho consultato è sballata, adesso rifaccio i calcoli a manina.

      Elimina
    3. 21 miliardi di euro IN TEORIA o IN PRATICA?
      Perchè non dimentichiamoci che ci sono anche i furbetti...

      Elimina
  8. La gente fugge le imposizioni e contesta che il giusto sia ciò che e' stabilito per legge. Ne contraddice l'etimologia, insomma, e non mette in conto che anche il buon senso ha le sue leggi, che pero' non sono scritte. E' un concetto tutto italiano della libertà, che recentemente ha trovato casa altrove.

    RispondiElimina
  9. Stavo pensando che noi siamo in due, ma la casa è del mio compagno, intestata a lui. Attualmente senza occupazione, lui, e senza tutte le varie spese indicate nel post. Non abbiamo per esempio Sky, non abbiamo una colf e a dire il vero ci prende un colpo a spendere più di 80 euro per un paio di jeans, figuriamoci 12!
    Abbiamo una connessione internet, abbiamo dei cellulari che periodicamente vengono ricaricati, andiamo poco al cinema più per scelta che per mancanza di liquidi, ma per il momento possiamo ancora mangiare fuori una volta a settimana. In posti economici.
    E a dirla tutta rispetto all'IMU ci sta preoccupando ben altro. Il rincaro dei beni di consumo e della benzina, o della tessera metro. E sì, pure il piccolo particolare di un unico reddito.
    All'IMU ancora non stiamo pensando, ma la pagheremo senza metterci a urlare allo sciopero fiscale.
    In effetti, perché dovremmo? Non è l'una tantum dell'IMU a sbalestrarci il bilancio. È tutto il resto che spesso ci perplime.
    E sì, pure noi siamo di quelli che non hanno applaudito all'eliminazione dell'ICI.
    Ricordo che all'epoca ci davano dei comunisti. Vorrei sapere nell'era dell'IMU cosa siamo diventati, noi che non meditiamo rivolte fiscali.

    RispondiElimina
  10. Aggiungerei un elemento. Tutti quelli che si lamentano - da sinistra - lavorano per il Re di Prussia. E questo è davvero incomprensibile. Per non parlare dell'incoerenza di chi chiede una patrimoniale e quando la vede arrivare se ne lamenta.

    RispondiElimina
  11. Io non comprendo per quale motivo se una legge è contestata da alcuni imbecilli allora diventi giusta.

    Ritengo che dover pagare dei soldi per il solo fatto di possedere una casa/auto/televisione, di dover evolvere dei soldi a terzi per il solo fatto di comprare una cosa sia profondamente ingiusto. Provate pure a convincermi del contrario :-)

    È vero che in tutti i Paesi si pagano tasse del genere, ma ancora una volta questo non dimostra la giustezza di una legge: lo fanno tutti, allora deve essere giusto, mi ricorda il proverbio sulla dieta delle mosche.

    Una precisazione, Scorfano: tu non è che paghi proprio le tasse. Tu incameri parte delle tasse e ne lasci una parte allo Stato. Solo per la precisione.

    Poi c'è una cosa incredibile: il sistema fiscale è fatto apposta per tartassare i deboli e salvare i forti (le tasse le fanno i forti d'altronde, non è che son scemi loro) e lo si vede proprio dal fatto che i forti non pagano (anche all'estero, signori: i ricchi magari denunciano tutto, ma alla fine non pagano un piffero. Tutto legale eh, ci mancherebbe) e i deboli invece pagano anche per loro.

    Ma da noi i deboli non se la prendono con le tasse, che sarebbero una cosa giusta addirittura (più o meno quanto una rapina in banca, aggiungo io), ma addirittura inneggiano ad esse.

    Boh, contenti voi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Precisione per precisione, io lavoro a contratto per molti editori privati. In questo periodo compilo dichiarazione dei redditi e pago tasse.

      Elimina
    2. Questo perché voi professori siete fannulloni, come è noto, e avete tempo per fare altri lavori :-D

      Elimina
  12. mah, io non h ancora ben capito quanto dovrò pagare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquilla, che tipo fra un anno ti arriverà la multa per non aver pagato quello che non sapevi di dover pagare, e allora saprai quanto dovevi pagare.

      Elimina
  13. E' la prima volta che mi infilo in una discussione telematica, ma non potevo farne a meno. Sono anch'io un'insegnante, precaria, mamma di tre bimbi. Dopo vari traslochi e affitti, per motivi di lavoro di mio marito, finalmente da un anno siamo in una casa nostra...oddio nostra si fa per dire visto che ci mancano ancora 100.000 Euro di mutuo da pagare e quindi è ancora più della banca che nostra. Certo ci siamo concessi il "lusso" (non siamo in centro, ma appena fuori città) di una casa "grande" (100 m2, appena sufficienti per tre bimbi...), ma la domanda è "quante volte dobbiamo pagarla sta casa?"... Tra spese di agenzia immobiliare, tasse, notaio, apertura del mutuo e relativi interessi passivi...e ora ci ritassano pure sull'unica cosa che possediamo e che probabilmente sarà l'unico patrimonio che lasceremo in eredità ai nostri figli, vista la reale impossibilità a accumulare risparmi per il futuro. E questo nonostante mio marito abbia uno stipendio più che dignitoso e macchina e telefono aziendale, e non abbiamo Sky, nè abbonamento internet o telefono fisso, io ho un cell da 19 Euro dell'Esselunga e i miei figli non vestono con roba di marca, ma per lo più riciclata dai cugini più grandi, e l'unica vacanza extra che ci concediamo è una settimana in montagna con gli amici. La casa me la pulisco io e faccio i salti mortali per chiamare la tata per il bimbo più piccolo solo lo stretto necessario, cioè quando è malato... E sicuramente tante altre famiglie sono nelle nostre condizioni. E allora mi chiedo perchè non fare in modo che chi sta ancora pagando la casa non la debba pagare sta IMU?e poi ci dovrebbe essere più attenzione alle singole realtà e far tirare fuori i soldi veramente a chi li ha? Un po' infantile come pensiero forse ?

    RispondiElimina
  14. La prima casa a mio modo di vedere è una necessità primaria, non una spesa voluttuaria come ad esempio l'abbonamento a Sky: per questo trovo ingiusto e odioso che venga tassata, in Italia come all'estero, poco o tanto che sia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io invece penso che si possano (si debbano) rivedere le rendite catastali e che senz'altro si debbano rivedere anche la quantità e i modi delle detrazioni per i figli a carico, per esempio, o per altro. Ma che anche la casa vada tassata; perché è l'unica patrimoniale vera che abbiamo; e perchè altrimenti tassiamo solo il lavoro (di chi non può evadere) e i consumi (quelli voluttuari, ma non solo).

      Elimina
  15. Bah, a me l'unica cosa che lascia perplessa delle tesse in Italia è il rapporto tra pressione fiscale e servizi.
    Uno stupro, più che altro.

    RispondiElimina
  16. Concordo con l'introduzione dell'IMU. Anzi, avrei apprezzato maggiormente che le aliquote fossero una funzione del n° di case possedute che andasse oltre la semplice differenza fra Prima e Seconda casa (penso che ci sia differenza fra una persona che possiede due case - non è il mio caso - e una che ne annovera sei o sette, e mi sembra ingiusto che la percentuale dovuta sia la medesima per entrambi).
    D'altra parte avrei un'esperienza che amerei condividere e confrontare. La mia famiglia è composta da quattro persone, io e i miei due fratelli (tutti e tre sotto i 26 anni) e mio padre, lavoratore dipendente dello stato. Abitiamo in una casa di 110 m^2 a Brescia, in via Milano. Rendita catastale alla mano mi risuta che dovremo pagare un IMU di circa €120 (considerando sia la detrazione come prima casa di €200 sia la riduzione di €50 per ogni giovane residente). Non contesto tale cifra, tuttavia non riesco a fare a meno di chiedermi come famiglie con meno detrazioni, con case di maggiore metratura arrivino a non pagare "nulla". Mi direte che la città di Brescia, in quanto grande città, ha rendite catastali più alte per i propri immobili. Partendo dal presuppposto che queste dovrebbero variare da quartiere a quartiere, vorrei far notare - con un briciolo di vergogna - che il mio è un quartiere degradato, lasciato a se stesso.
    Non mi sto lagnando, credetemi: vorrei solo capire per mettermi l'anima in pace ed evitare che fra qualche mese sorga in me una punta d'invidia, che non è una bella cosa e di certo non rende la vita migliore da vivere.

    RispondiElimina

(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)