mercoledì 23 novembre 2011

La televisione

del Disagiato


La vicenda dell'altro ieri, quella di La Russa che dà del coglione ad Ascanio Celestini in tv, è una vicenda televisiva e non culturale o politica. Mi spiego. Se durante il monologo, provocatorio, l’immagine fuori studio di La Russa non fosse stata accostata a quella di Celestini (come potete vedere nel video o direttamente nell’immagine messa a coronare questo post) non sarebbe successo quello che è successo. È stata tutta una questione di montaggio televisivo e spesso la televisione e la grammatica che la regge innescano quelli che poi vengono chiamati dibattiti sulla satira o sulla comicità. Ma secondo me, qui, in questo caso come in tanti altri casi, la satira e la comicità e la libertà di parola o di pensiero non c’entrano un bel nulla. Se il regista della trasmissione non avesse accostato la faccia del politico a quella dell’attore che stava parlando (perché se fate attenzione è in quel momento che La Russa si sente toccato), molto probabilmente il primo non avrebbe dato del coglione al secondo. E noi non staremmo qui a parlarne.


Conosciamo le idee di La Russa, sappiamo che la sua posizione è quella del politico che difende Berlusconi mentre qualcuno a Berlusconi dà del mafioso (o altro), possiamo benissimo immaginare cosa il politico pensi di certa comicità di sinistra, però, ripeto, la mia impressione è che i ritmi di questa vicenda siano solo ed esclusivamente televisivi. 

Sempre di più i politici e i comici vedono deformate le proprie identità e i propri caratteri dal peso della televisione e lo so che non è un buon modo per giustificare  la condotta caricaturale di certi personaggi (penso a Travaglio e a Sgarbi, oltre che a La Russa) e so anche bene che le ideologie rimangono le stesse dentro e fuori dagli studi televisivi, però è anche vero che certi meccanismi queste ideologie le accentuano, le caricano, le deformano. E, ripeto, non è una buona giustificazione. Sarebbe come dire che l’umanità è infelice per colpa della forza di gravità e cioè per colpa di quella forza che ci tiene a terra. Che ci schiaccia. Ecco, perchè la tv spesso schiaccia sia chi la fa sia chi la guarda. Ma, come succede spesso con i fenomeni cronici, sta diventando una forza che ormai è legge di natura.


4 commenti:

  1. "Se il regista della trasmissione non avesse accostato la faccia del politico a quella dell’attore che stava parlando (perché se fate attenzione è in quel momento che La Russa si sente toccato), molto probabilmente il primo non avrebbe dato del coglione al secondo."

    Se ho capito bene, dici questo perché i coglioni vanno sempre in coppia? :^)

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  2. No, dico che c'è una regia che fa di tutto per mettere gladiatori in un'arena.

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  3. Va be' sì, la buttano in caciara.

    Però secondo me l'altra spiegazione era più divertente.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)