A volte i genitori vengono ai colloqui da me (insegnante dei loro figli) in coppia: madre e padre insieme. Mi ascoltano e ogni tanto si guardano l'un l'altro. Poi uno dei due interviene ed è quasi sempre la mamma a parlare per prima: a dirmi come è il figlio e quali sono le difficoltà che il figlio racconta, quando torna a casa, o quelle che loro due vedono, anche se il figlio non racconta niente. Poi magari interviene anche il padre ed è facile che ripeta spesso quello che ha detto la madre, anche se il tono, spesso, è meno indulgente.
Mi capita di frequentedi pensare che ci sono due tipi di genitori, tra quelli che vengono in coppia ai colloqui da me, insegnante dei loro figli. Ci sono quelli che quando parlano dicono «noi», anche se parla uno solo per tutta la durata del colloquio; e poi sono quelli che quando parlano, anche se sono in due e chiunque dei due stia parlando, dicono «io». E a volte mi capita anche di pensare che i figli dei genitori che dicono «noi», quando parlano con me, anche se a parlare è solo uno di loro due genitori, quelli sono ragazzi che, se ho fatto bene i conti, vanno leggermente meglio in latino.
Anche mia moglie ed io andiamo sempre in coppia, parla solo mia moglie e usa il noi ed è un bene così perché è un piacere sentirla parlare. Un giorno o l'altro te la faccio conoscere.
RispondiElimina"i figli dei genitori che dicono «noi»... vanno leggermente meglio in latino."
RispondiEliminaO almeno, quelli che dicono "noi" hanno meno probabilità di divorziare.
non solo in latino, credo...
RispondiEliminaAh il latino. Non mi sono mai pentito di averlo studiato.
RispondiEliminaIn genere, si sono pentiti quelli che hanno fatto finta di studiarlo...
RispondiEliminaquesto post mi mette tristezza... sono sempre andata da sola, prima e dopo...
RispondiElimina"In genere, si sono pentiti..."
RispondiEliminaIo avrei voluto pentirmene. Ma il pentimento avrebbe implicato una scelta, alla quale avrei espresso il mio "no, grazie".
"quelli che hanno fatto finta di studiarlo..."
Io l'ho studiato eccome, ma evidentemente non ero portato. A differenza della matematica, in cui passavo i compiti.
gli ultimi che si presentavano sempre in coppia (sempre sempre) di colloquio in colloquio lasciavano il freno, si punzecchiavano usando come lance il pronome "io" e il pronome "tu" fino all'ultimo incontro (quello post bocciatura). lì insulti pesanti con me attonita e impreparata.
RispondiEliminami dai un po' della tua saggezza?
La mia saggezza è limitatissima. Se te ne dessi un po', rimarrei completamente senza ;)
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