A proposito di genitori, ieri mattina una signora mi ha chiesto con molta serietà (serietà che io ho preso per ironia), se per caso avevamo in libreria un libro sulle navi, visto che suo figlio da grande vuole fare ingegneria navale. Sì, da grande vuole fare ingegneria navale, ma adesso “quanti anni ha il figlio?”, ho chiesto. E la signora, sempre mantenendo intatta la sua serietà, mi ha risposto: “mio figlio adesso ha sei anni”. Lo so che non è molto professionale ma io mi sono lanciato in una fragorosa risata che ha fatto voltare i presenti. Ho riso perché solo in quel momento ho capito che quella serietà e quell’ambizione del figlio di sei anni non erano uno scherzo o un modo di dire o un aneddoto inzuppato di umorismo o ironia. Stavamo, invece, parlando di cose serie e, nonostante la mia ilarità, la mamma è rimasta salda alla sua richiesta. “Lei ride, ma mio figlio vuole fare ingegneria navale sul serio. La sua è vera passione”, mi ha detto senza un lineamento della faccia fuori posto.
E allora, davanti a quella pretesa inattacabile, io ho cominciato a fare quello che spesso non faccio e cioè (lo so, non è bello e non è professionale) ad arrabbiarmi. “Signora, se vuole ho libri sulle navi per bambini”, ho risposto. E quando lei ha rilanciato con un: “Libri per bambini? No, no, io voglio qualcosa di specifico o tecnico”, ho fatto una cosa (lo so, non si dovrebbe mai fare) che non faccio quasi mai e cioè ad arrabbiarmi molto.
“Signora, stiamo parlando di un bambino di sei anni e lei mi chiede un manuale di ingegneria navale?”, “Si, ha sei anni, ma dovresti vedere come è appassionato di navi”. E allora, dopo un po’ di arrabbiatura (quando capitano queste cose qua, ci si sente presi in giro e per questo, solo per questo, ci si arrabbia) ho fatto quello che faccio sempre con i clienti più curiosi ed esigenti e cioè ho detto la verità e ho mollato la presa: “Mi dispiace signora, ma libri tecnici sulle navi non ne abbiamo”. E poi me ne sono andato a fare altro, distante dalla signora e dalla sua ostinata pretesa.
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Quando dico che il commesso si arrabbia perché si sente preso in giro, dico il vero. Anche se poi è tutto un equivoco, anche se poi la presa in giro è solo un fantasma inventato e molto intimo. Solo che il commesso, dopo aver parlato, se va bene, con una cinquantina di clienti (strani e non strani), incomincia a non veder più l'esatto contorno delle cose. E allora si arrabbia e reagisce con poca calma. Talvolta con pochissima calma.
mi fai venire in mente che mio figlio da piccolo (adesso ha 11 anni) voleva fare il medievalista. Magari ha cambiato idea perché non gli ho fatto leggere Pirenne :-D
RispondiEliminaPerò un libro di Pirenne a undici anni magari ci stava. Ma voler far leggere Le Goff a un bambino di sei anni (cosa quindi impossibile) è da pazzi.
RispondiEliminaperò a discolpa della mamma dell'ingegnere c'è da dire che nei manuali ci son le figure, di solito. Le Goff non so se mette le figure...
RispondiEliminaQuesto è vero ;)
RispondiEliminaPensa io a sei anni volevo iscrivermi a un corso di robotica presso la Scuola Radio Elettra.
RispondiEliminaAdesso non so usare Excel.
Ma com'è che io a sei anni non volevo fare niente? (e ci sono riuscito, più o meno).
RispondiElimina(ultimo comm. del Dis.)ahahahahah :D
RispondiEliminaLaura
Non ti facevo tipo da incazzarti in una situazione del genere!
RispondiEliminaNon sono io che mi incazzo ma il commesso che respira dentro di me. I commessi hanno tutti le stesse reazioni.
RispondiEliminaTi è un pò venuta la sindrome delle Iene?
RispondiEliminaA me pure inquieta la madre, ma penso che il commesso - te lo dico con amicizia ed ammirazione - sia uscito dal seminato. Il tema è: il commesso ha diritto di dire o fare ciò che ha detto/fatto? Secondo me no. Penso che sub specie aeternitatis ci sono genitori che rovinano i figli e genitori splendidi. Il mio analista dice che la metà dei suoi clienti sono figli di genitori troppo permissivi. Come la mettiamo? La mia è una provocazione. Io pure avrei avuto difficoltà di fronte ad una madre così ottusa. Ma riderle in faccia, a meno che non sia un espediente letterario, quello no. Un caro saluto
Ciao, capisco che molte volte la gente arriva con le richieste più assurde, penso che se la signora in questione non avesse specificato a chi era diretto il libro, non avresti fatto una piega e avresti risposto tranquillamente. Inoltre i commessi non hanno tutte le stesse reazioni e, da ignorante quale sono, se vengo trattata da idiota da un commesso, in quel negozio non ci vado più. Non voglio essere idolatrata, ma esigo il rispetto di una persona che è lì per consigliarmi ed aiutarmi e che è per questo che viene pagata.
RispondiEliminaGrazie
scusate ho messo anonimo perchè nella mia ignoranza non riesco a inserire un nome che gli va bene!
RispondiEliminaSara
Mumble mumble... sicuramente sarai stato alterato per qualcosa successa precedentemente, perché una reazione del genere da te (è un po' che ti seguo) non l'avrei mai immaginata...
RispondiEliminaQuanto alla signora... la comprendo perché mio nonno (mastro muratore) fin da quando ero in fasce mi ripeteva che da grande avrei dovuto fare l'ingegnere (sicuramente per vendicarsi di tutto quello che aveva dovuto subire da qualche ingegnere...); poi, certo, ognuno segue la sua strada e io sono diventato matematico... chissà, forse mio nonno sarebbe stato parimenti contento! ;-)
Caro Disagiato,
RispondiEliminami dispiace che ti sia sentito preso in giro, ma mi dispiace ancora di più per le motivazioni altre che, forse sbagliando, credo possano esserci dietro. Se mi sbaglio ti chiedo scusa e spero che non ti capitino troppo clienti irritanti. Se non mi sbaglio... ti mando la mia comprensione.
ohana
dove si vendono le bambole a forma di madre badessa?
RispondiEliminala vita di un genitore può essere un calvario di delusioni
RispondiEliminaFossi stato la signora non ti avrei detto "e` per mio figlio", avrei chiesto il libro e basta.
RispondiEliminaDetto questo, lei non e` venuta a chiederti un consiglio o un giudizio: voleva un libro specifico e non vedo perche` tu debba sentirti in diritto di farle cambiare idea.
Se dal macellaio chiedi pancetta invece di guanciale per la carbonara, saranno fatti tuoi o devi giustificarti? E il macellaio ha diritto di arrabbiarsi?
In genere apprezzo molto i tuoi (vostri) post ma di quando in quando noto questo atteggiamento un po` arrogante che mi lascia perplesso.
Tutto questo, detto con affetto, s'intende.
Labadal
sappi che ti capisco bene.
RispondiEliminaa me, "bambino di sei anni" e "navi" fanno venire in mente subito questo libro:
http://www.anobii.com/books/Il_mio_letto_%C3%A8_una_nave/9788807822056/01e2d632fb76adbf21/
Capisco la risata iniziale, capisco meno l'arrabbiatura. Sono d'accordo con Anonimo-Sara, anche perché tu non conosci QUEL bambino. E se fosse, nel campo dell'ingegneria navale, quel che è stato Mozart per la musica?
RispondiEliminamio figlio da piccolo voleva fare "quello che porta via la monnezza".
RispondiEliminasolo ora che è grande capisce com'è difficile entrare all'a.m.a...
p.s. la mia solidarietà al disagiato. solo chi lavora da anni con clientela varia e disparata può capire come anche il più zen dei caratteri alle volte possa sbroccare.
Quella dovrebbe essere la Hood. Fu fatta saltare per aria dalla Bismarck. Io a undici anni ero appassionato di corazzate e sommergibili.
RispondiEliminaUqbal
Caspita, io le avrei rifilato un bel manuale scientifico tecnico dal prezzo che si aggirasse intorno ai cinquanta, sessanta euro...
RispondiEliminaSe la madre fosse stramazzata al suolo in libreria, e il bimbo uguale a casa, avresti avuto la tua vendetta. Se invece il bimbo avesse accolto il regalone con un sorriso, chissà, magari avresti dato il la a una carriera :-)
(però mio nipote, a sei anni, voleva fare il micologo, e noi non gli abbiamo mai regalato nemmeno un libro di funghi...)
se le hai fatto venire un minimo di scrupolo, tanto di cappello, per il bene del povero pargoletto, ma non ci spererei molto.
RispondiEliminac'è gente impermeabile ad ogni risata, critica e ironia.
mia nipotina di sei anni dice che da grande vuole fare la domatrice di cavalli, "come quelli che li prendono con la corda".
niente libri equini, per natale.
Dario
RispondiEliminaNon è un espediente letterario, credimi. Comunque hai ragione, un commesso serio non dovrebbe mai fare quello che ho fatto io. Raramente lo faccio e per questo l'ho raccontato (sottolineando le mie colpe).
ohana
RispondiEliminaMi sono sentito preso in giro ma forse non è questa la verità. Il fatto che è che spesso certi clienti ci strappano una bella risata anche se, ripeto ancora, questo non dovrebbe accadere.
bruna
RispondiEliminaCome ho detto qua sopra, non mi sono comportato bene o con professionalità. Però un manuale di ingegneria navale a un bambino di sei anni è una cosa da pazzi.
LaProfe
RispondiEliminaSi intende che un manuale del genere noi, in libreria, non l'abbiamo, altrimenti le cose sarebbero andate esattamente come dici tu.
Questo post ha dell'ironia, o forse sono io a leggercela l'ironia. Sta di fatto che se ti avessi visto e sentito reagire così alla signora, io starei ancora lì ad osservarti..e sarei tornata anche il giorno dopo. =)
RispondiEliminaUn saluto!
Mah. Quando è nata mia nipote (7 anni fa) le ho regalato (a 1 giorno) un libro molto ponderoso e molto adulto. "Vorrei questo libro per mia nipote che sta per nascere" - ho detto al commesso della libreria della piccola città. "Questo è per lei" - ho detto alla sua (futura) madre.
RispondiEliminaSappi che, se va molto bene, lo leggerà almeno tra 15 anni. Ma, per fortuna, né il commesso, né l'Anziana si sono sognati di ridere.
Se tu non avessi riso, non sarebbe stato giusto nei confronti del bambino.
RispondiEliminaEcco il commento decisivo (e dico sul serio) ;)
RispondiEliminaEcco un caso in cui è meglio non fare affidamento ad un commesso di libreria. Bastava una ricerca su Google ed unacqusto su Amazon.
RispondiEliminaBravo, D!
RispondiEliminaApprovo l'arrabbiatura!
Lo avrei fatto, ma per la stupidità della madre, non per sentirla come una presa in giro.
Non dovrei più stupirmi di nulla, ma ancora una volta esclamo: è incredibile il modo di essere di certi genitori! :-(
g
forse l'hai fatto per non far passare la voglia al bimbo di diventare ingegnere navale!
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