martedì 8 novembre 2011

gratitudine per gabriella

di lo Scorfano

Vorrei timidamente esprimere, in questa inutile sede, tutta la mia gratitudine all'onorevole Gabriella Carlucci, che in questi giorni ha lasciato il PdL per ingrassare le fila dell'UdC di Pierferdinando Casini, cuore inossidabile del cosiddetto Terzo polo. Lo voglio fare con convinta emozione, perché il suo passaggio (la sua fuga al riparo della tempesta prossima ventura, se preferite) sarà per sempre (per me) un ottimo argomento e un insuperabile antidoto per tutte le volte che qualcuno proverà a convincermi che la «convergenza al centro» della sinistra è una necessità non derogabile.

L'onorevole Carlucci infatti non è un'onorevole qualunque: starlette della tv berlusconiana prima, poi traslocata nelle aule del Parlamento, ella rappresenta alla perfezione la vacuità un po' arrogante che ci ha governato in questi anni. E le sue sciocchezze (di variegato e multiforme genere) hanno, in questi anni, attraversato il web in tutte le direzioni: ognuno di noi ne ha più volte riso scuotendo la testa. Ognuno di noi ha pensato che solo la follia berlusconiana delle vallette, dei nani delle ballerine e dei massaggiatori poteva concepire che sugli scranni più importanti del paese sedessero figure di tale impresentabilità, a cui, in qualche modo, ci siamo pure abituati.  

Ecco, ora l'onorevole Carlucci, a cui siamo grati come lei dovrebbe esserlo al suo capo, abbandona la barca del PdL e se ne va nell'Udc, il centro. Forse perché ritiene che la sua carriera meriti di essere proseguita, anche se sotto altre insegne. E quindi noi per sempre, da oggi in poi, sapremo che convergere al centro significa stare con la Gabriella Carlucci. E quindi grazie davvero, onorevole Gabriella: grazie, perché quel giorno non potremo far finta di non sapere. Di non sapere cosa si celi dietro l'azzimata eleganza di un uomo educato come Casini: il profilo un po' ritoccato di un'ex valletta come tante (altre).

Senza contare, ma questo è un fastidio tutto personale, che tra quelli che se ne vanno e quelli che restano per sprofondare insieme al loro capo, io continuo a preferire quelli che restano e sprofondano: in loro mi illudo di vedere un barlume di dignità, almeno quello. Nei primi vedo soltanto l'ansia di scamparla al naufragio, spostando le delicate natiche in un luogo più sicuro e confortevole. E scomoderei anche l'arcinota metafora dei topi che abbandonano la nave quando essa sta per affondare, se non fosse che i simpatici roditori non mi hanno mai fatto nulla di male, né hanno mai malgovernato il mio paese e l'istituzione per cui mi alzo dal letto ogni mattina. E quindi, francamente, non posso mettermi ora a parlar male degli animali.

15 commenti:

  1. sottoscrivo pure io.

    Uqbal

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  2. Vi dico la verità: ho piacere che la Carlucci attragga così tanti non consensi, molto piacere.

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  3. Ecco, io sottscrivo e condivido :-)

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  4. d'accordissimo. Così, per coloro che dimenticano che cosa c'è nel ventre profondo del grande centro.

    insomma, se non si è capito, sottoscrivo anche io.

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  5. prima,quando sosteneva il nano...tutto bene?ipocriti

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  6. Baderei alla comprensione del testo, roby. Grazie.

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  7. Nessuno potrà mai negare che il volto della Carlucci sia tristemente comico o, in alternativa, comicamente triste. Comunque sia, i due volti, uno rifatto (Carlucci) e l’altro finto (Casini), stanno proprio bene assieme. E grazie Scorfano per avercelo fatto notare. Ci hai regalato una sintesi sublime del nuovo vizio che contagia il Palazzo: il ‘volto di scambio’.

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  8. Di Gabriella Carlucci so ben poco, data la mia scarsa frequentazione con l'attualità attuale. Quando ancora potevo vantare un Voxson bicanale (o Brionvega?) ricordo, anche con simpatia ahimè, la sorella maggiore Milli, ex di Marcello Guarducci, in posa fatale tra le braccia del divo Celentano, durante la sigla di chiusura di Odeon. Parlo degli anni settanta, magie da piccolo schermo, e io piccolo Nicolàs... E se non mi sbaglio, ce n'è pure una terza di sorella, la minore di tutte, una brunetta, non appariscente, una così, boh.

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  9. @Alan
    Lei è troppo raffinato per descrivere la corruzione di certi volti, si fidi.

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  10. @fabiolugi
    "Boh" è la parola giusta anche la Carlucci Gabriella. Del cui passaggio in politica, sul web, si trovano tracce molto eloquenti. Quelle linkate nel post ne sono solo piccoli esempi.

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  11. allora dobbiamo ringraziare anche l'ex governatore della sicilia, come si chiamava?
    mi viene coppola, ma sono sicura che non è coppola. però non gli sta neanche tanto male, come cognome.

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  12. Io preferisco quelli che se ne vanno e basta.
    O quelli che,come un equipaggio ammutinato, legano all'albero il capitano impazzito e si mettono ai remi.
    Se il capitano vuole affondare con tutta la nave lo buttino a mare.

    Elin.

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(Con educazione, se potete. E meglio ancora se con un nickname a vostra scelta, se non vi dispiace, visto che la dicitura Anonimo è brutta assai. Qualora a nostro parere doveste esagerare, desolati, ma saremmo costretti a cancellare. Senza rancore, naturalmente.)